(34) Il mio imprevisto.

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Questo capitolo sarà narrato dal punto di vista della nostra amata Dafne Signorelli, buona lettura e buon divertimento nell'entrare nella sua mente. Fatemi sapere se riuscirete a capirla, io ci sto ancora lavorando.

<<E ricordati che ti penso,
che non lo sai ma ti vivo
ogni giorno, che
scrivo di te.>>


Mentre la figura esile di Charlotte si allontana, mi soffermo a guardare il suo corpo perfetto. Le sue gambe lunghe sono fasciate da dei jeans a zampa dal lavaggio chiaro e mettono in evidenza il suo sedere, forse un po' troppo...
Per quanto mi piacciano su di lei, spero non li metta più, vorrei felicemente rimanere l'unica che sa come sia fatto il suo piccolo e delicato fondoschiena. Le spalle sicure sono invece coperte da una maglietta rosa che le sta d'incanto ed i suoi capelli identici ai miei hanno la piega liscia ed un profumo celestiale.
Sorrido al pensiero del suo polso nella mia mano pochi secondi fa, ma poi la realtà mi soccombe addosso ricordandomi le nostre posizioni ed i suoi occhi arossati dal pianto a causa mia.

Vorrei poter dire di non desiderarla, ma con il tempo la sua vocina dolce e precisa, i suoi modi di fare, gli occhietti neri e la sua dolcezza mi sono entrati dentro portandomi a pensarla sempre più spesso. Mi sono separata da mio marito perché le cose fra di noi non andavano bene già da un bel pezzo, è vero, ma sarebbe inutile dire che Charlotte non abbia una parte del merito della mia scelta. Mentirei se lo negassi.

Io ed Alberto non abbiamo ancora ufficialmente divorziato in realtà, infatti i documenti li dobbiamo firmare fra un mese, ed io mi chiedo ogni giorno se abbia fatto le scelte giuste fino ad ora o se stia perdendo il controllo della mia vita.
Mi sento il centro di un tornado di follia ed amore: Charlotte mi fa sentire una donna amata ed innamorata, ma se glielo dicessi diventerebbe irrimediabile. Mi fa ringiovanire e sotto il suo sguardo mi sento me stessa ed attraente.
Tramite le sue parole riesco a vivere la vera me. Dalla sua bocca esce tanto amore per me; con quella vocina mi comunica quanto mi ami, ed io non vorrei rinunciare a lei.
Per non parlare dei suoi occhi dolci.
Sin dal primo giorno di scuola ho notato qualcosa di diverso in questi ultimi, ma non capivo cosa potesse esserci nella sua mente. Ora eccoci qui: lei è innamorata di me ed io ho fatto l'errore di innamorarmi a mia volta.

E ora?

Piano piano ho ammesso a me stessa ciò che provo per lei, ma sapere che sulle mie spalle ho molte responsabilità non ha reso le cose facili.
Sapendo quanto la mia piccola abbia sofferto per la separazione dei suoi genitori, so che non voglio far passare lo stesso a Thomas e Giulio...
Alberto al momento ha solo tanta rabbia dentro di sé, nei miei confronti e, purtroppo, anche in quelli di Charlotte.

Non so se separarmi da lui sarà la scelta giusta, perché ai miei bambini voglio assicurare un'infanzia ed un'adolescienza complete e serene.
Se lui sparisse dalla vita dei nostri figli come molti padri fanno attualmente?
Se i miei amori soffrissero a causa mia e della mia scelta?
Voglio il meglio per loro ed il mio benessere sarà sempre subordinato al loro.

Eppure c'è Charlotte: il mio imprevisto.
E che imprevisto...

Ormai sono andata molto oltre con lei e credo di averla ferita come non mai; nei suoi occhi ho letto non solo tanto dolore, ma anche l'amore che c'è fra di noi frammentarsi.
So che c'è qualcosa e che sempre ci sarà: questa impossibilità di una relazione ha fottuto tanto la mia testa quanto la sua.

Che situazione.

Dopo il suono della campana rientro in classe urtando per sbaglio, ma non poi molto, Charlotte, la quale si scusa immediatamente con la sua solita premura e dolcezza.
È adorabile, assolutamente adorabile.
Il suo profumo di cocco mi inebria le narici e mi strappa un sorriso. Mi piace l'effetto che ha su di me.

Sistemo le mie cose dentro lo zaino mentre avverto gli occhi di Charlotte su di me e di tanto in tanto la sorprendo a fissarmi con occhi imbambolati di chi vorrebbe smettere di guardami, ma non può.

Mi fa sentire desiderata come nessuno.

La collega di inglese arriva ed io prendo zaino e telefono precipitandomi fuori, cercando di evitare lo sguardo di Charlotte.

Prima di andarmene a casa la guardo da lontano ed ha un'aria molto triste, mi dispiace da morire farla stare così, ma devo mettere un freno a ciò che sento per lei.
Non va assolutamente bene.

Appena salita in macchina accendo la radio e mi vengono i brividi quando partono le note di "Tango" di Tananai.

Non c'è un amore senza una ragazza che pianga
Non c'è più telepatia
È un'ora che ti aspetto
Non volevo dirtelo al telefono
Eravamo da me, abbiamo messo i Police
Era bello finché ha bussato la police.

Tu, fammi tornare alla notte che ti ho conosciuta
Così non ti offro da bere e non ti ho conosciuta
Ma ora addio, va bene amore mio
Non sei di nessun altro
E di nessuna io
Lo so quanto ti manco
Ma chissà perché Dio
Ci pesta come un tango
E ci fa dire
Amore tra le palazzine a fuoco
La tua voce riconosco
Noi non siamo come loro
È bello, è bello, è bello
È bello stare così
Davanti a te in ginocchio
Sotto la scritta al neon di un sexy shop
Se amarsi dura più di un giorno
È meglio, è meglio
È meglio che non rimani qui
Io tornerò un lunedì.

Oh, mia cara Charlotte, un lunedì arriverà il nostro finale, se sarà lieto o meno lo scopriremo vivendo.

Una lacrima scende lentamente sullo zigomo destro e mi sorprende come Charlotte sia riuscita a rendermi così emotiva...
Prima non piangevo quasi per nulla, ed ora eccomi qui che piango per una canzone che mi fa pensare a lei...

Non avrei mai dovuto portarla a casa mia o irrompere in tale modo nella sua vita, solo che con gli anni ho imparato che andare contro i sentimenti è inutile.
Prima o poi questi ultimi vinceranno su tutto, e per quanto io abbia effettivamente cercato di resistervi, ho ceduto alla tentazione di quel cuore d'oro e di quel corpicino leggero.

Da un lato vorrei correre via e mettere una pietra sopra ciò che è successo fra noi; dall'altra vorrei gettarmi nelle vampe seducenti a costo di bruciarmi.


















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Fatemi sapere cosa ne pensate e se gradireste più capitoli narrati dalla mia donna. Bacini. 💜

Professoressa, è vero ciò che sentiamo?Where stories live. Discover now