Notte brasiliana 🇧🇷

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Oggi è vigilia della festa,da quando ho detto no alla proposta di Kaulitz, hanno cominciato a ignorare la mia esistenza quando andavano al bar. Non dovrei sentirmi turbato, ma è inevitabile. Ieri, quando stavo uscendo, erano circondati da donne al loro tavolo. La mano di Tom circondò i loro glutei e Bill lasciò che gli passassero le mani sul corpo. Ogni tanto mi guardavano, ma presto la loro attenzione tornava alle urla che lanciavano.

Oggi il bar era pieno e non erano nemmeno le 17.00. Sento la porta tintinnare e vedo due forme perfette entrare e cercare un tavolo, che erano tutte occupate. Si siedono al bancone, lontano da me e prendo le loro ordinazioni.

- Cosa vorrai? - chiedo, senza guardarli.

- Sai cosa vogliamo - dice Bill e io alzo lo sguardo su di lui, che mi guarda con i suoi occhi scuri.

- Ok - rispondo - E tu? - Guardo Tom.

- Penso che tu sappia cosa voglio - mi guarda di traverso.

Il modo in cui parlano è estremamente sensuale, ma mi concentro solo sul fare il mio lavoro. Mentre servo loro i drink sento che mi osservano in ogni movimento. Le lascio sul bancone e vado a servire gli altri clienti che hanno chiamato.

- Bibi porta qui una birra - mi gridava un cliente sulla quarantina, sempre molto ubriaco. Prendo la birra e la lascio sul tavolo. Mi mette una mano sulla vita, tirandomi al suo fianco - Questa è la mia cameriera preferita - si sputa addosso parlando e per di più mi dà della cameriera, figlio di puttana. Sorrido e cerco di liberarmi, guardandomi intorno imbarazzato. Sento gli occhi fissarmi e vedo i Kaulitz con le mascelle serrate, che mi guardano con espressioni che sembrano rabbia. Riesco a togliermi di mezzo e tornare al bancone.

- Josh - parlo con l'altro barista - Puoi occuparti del tavolo 3 per me? Sono già cambiati - lui annuisce e io torno a fare i miei compiti.

Sento il cellulare vibrare e vedo la chiamata di mia zia. Vado in cucina.

-Ciao zia .

- Ciao amore, Claus arriva verso le 23 dal lavoro, poi possiamo andare a prendere il ragazzone, ok?

- Posso lasciarlo domani mattina, zia .

- Non ce n'è bisogno, amore, vogliamo partire presto, lo andremo a prendere oggi, ok? - parla e firmo. Parliamo per qualche minuto e riaggancio. Torno al bar ed è più affollato di prima. I ragazzi non sono più al bancone e si sono avvicinati a un tavolo, che tanto per cambiare è pieno di donne. Quando si accorgono che sono tornato, continuano a guardarmi.

Il mio telefono riprende a vibrare e ricevo un messaggio da Hanna.

* Ciao Bia, stai lavorando? -Hanna.

* Sì, il bar è pieno di ubriachi - scrivo e guardo verso il loro tavolo - e di troie .

* Ci sarà una festa a casa di Lucas, vero? -Hanna.

Trascorro lunghi secondi a fissare il messaggio. Domani lavoro di nuovo, ma solo nel pomeriggio. Fanculo, sarò comunque solo.

* Vieni, ci vediamo lì .

Mando il messaggio e torno a servire i clienti. Quando sono le 21, mi tolgo il grembiule e prendo la borsa dalla cucina. Sono uscito con difficoltà dal bar perché era pieno di gente, seduta, in piedi, che cantava e ballava al ritmo delle canzoni che uscivano dalla radio. Cammino verso la mia macchina e sento delle mani ferme che mi tirano.

- Stai già andando? - Tom parla e Bill si ferma al suo fianco. Li guardo entrambi e devo ricordarmi come respirare. Espiro lentamente.

- Il mio turno è finito - rispondo, lasciando andare la mano di Tom, facendo un passo indietro, aprendo la portiera della macchina.

Paradiso Criminale|TOM E BILL KAULITZWhere stories live. Discover now