Punizione 🔞

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Più l'evento andava avanti, più sentivo le palle muoversi dentro di me, facendomi venire la pelle d'oca. Sono già completamente bagnato e mentre mi muovo o rido durante una conversazione, tutto dentro si contrae, togliendomi la ragione. Ragazzi, siete pazzi, Kaulitz. Mi guardano come se si divertissero con la situazione e ogni tanto mi sussurrano cose sconce all'orecchio, facendo contrarre ancora di più la mia intimità.

- È ancora tutto ok? - Tom ha un sorriso malizioso.

- Sì - dico seccamente -Dannazione, Kaulitz, posso sapere perché vengo punito?

- Fammi vedere - dice Bill - Non rispondi quando chiamiamo, non rispondi ai nostri messaggi - si avvicina al mio orecchio - Sei una ragazzina molto disobbediente - tutto il mio corpo reagisce alla tua voce. Sono molto bagnato.

- Pensavo che conoscessi ogni mio passo -scherzo e i suoi occhi si infiammano.

- Sei molto audace e attraente - dice Tom senza staccarmi gli occhi di dosso - Ti mostreremo cosa succederà se non obbedisci alle nostre regole - tutto il mio corpo trema, per l'eccitazione, per la paura, per l'ansia . Non so cosa abbiano intenzione di farmi, ma posso già immaginare le cose più folli.

- Per dover obbedire a queste regole, avrei dovuto prima accettare di essere tuo sottomesso, cosa che non è accaduta - mi guardano - Quindi non puoi pretendere nulla da me, tanto meno punirmi - le loro mascelle si serrano e la rabbia traspare nei loro sguardi. Tom mi mette le mani sulla vita, Bill lo segue e mi conducono in un corridoio vuoto.

- Non è necessario che tu abbia accettato la nostra proposta per essere nostro, Reden - parla Bill tra i denti, con il viso molto vicino al mio - Tu sei nostro. È mio - la sua mano mi stringe il collo - Obbedirà alle nostre regole - parla lentamente, tra i denti. Il mio corpo trema ancora di più. Tom mette la mano sulla mia zona intima e preme le palle con le dita, facendomi respirare affannosamente e mordermi il labbro, trattenendo un gemito.
- Ripeti che non sei nostra - insiste sempre di più, facendomi aprire la bocca senza emettere alcun suono - Dai, voglio vedere il tuo coraggio adesso - esercita sempre più pressione, finché non riesco a trattenermi e lascio che emetto un gemito e mi copro immediatamente la bocca con le mani.

- Non sei nostra, Bianca? - chiede Tom sussurrandomi all'orecchio, con le dita che fanno movimenti circolari sul mio clitoride, non riesco a rispondere, il mio corpo è preso in consegna, non riesco a trovare le parole giuste e loro se ne accorgono. Tom smette di masturbarmi e mi guarda con un'espressione severa - Dimmi, stronza - i suoi occhi lampeggiano di rabbia.

- Io-io sono - balbetto, stringendo le labbra, tremando tutto il corpo.

- Di chi sei? - La mano di Bill mi stringe il collo, portandomi via quel poco d'aria che mi è rimasta.

- Vostra- parlo velocemente - Io-io sono, io sono vostra - mi lascia il collo e cerco aria velocemente, con tutto il corpo che trema.

- Andiamo - dice Tom e mi mette una mano sulla schiena, con Bill che fa lo stesso e mi guidano fuori dal corridoio. Quando arriviamo al salone grande, vanno a parlare con Georg e Gustav, mentre io li aspetto vicino all'ingresso. Vado a prendere il cellulare quando sento una frase che distrae la mia attenzione.

- La donna del mercato - l'uomo si avvicina in modo elegante e sensuale - Marcelo, non potevo presentarmi quel giorno - mi sorride.

- C-ciao, sono... - mi interrompe.

- Bianca, lo so - dice, con un sorrisetto sulle labbra.

- Come fai a sapere il mio nome?

- Diciamo che ho un interesse particolare per te - si avvicina un po', analizzandomi da cima a fondo, facendomi fare un passo indietro - Hai qualcosa che mi interessa - parla a bassa voce.

Paradiso Criminale|TOM E BILL KAULITZDove le storie prendono vita. Scoprilo ora