Guardami 🔞

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- Andiamo - Bill mi parla all'orecchio e mi prende la mano. Mi limito ad annuire, salutando la gente. Vogliono che vada a casa loro e ho accettato. Usciamo dal locale e la macchina ci sta già aspettando. Quando Bill mi apre la porta, sento delle voci che li chiamano e automaticamente mi giro, guardando le due donne che si stavano avvicinando con il sorriso più stupido stampato in faccia. Una di loro mi guarda furiosamente e la riconosco come la stronza che ha dato di matto alla festa di Lucas. Si avvicinano e abbracciano i ragazzi, ignorando la mia presenza, mi sento a disagio.

- Te ne vai già, Tomtom? - chiede la bionda e fa un sorriso falsissimo,
mettendogli le braccia al collo.

- Non andare, resta ancora un po', Billy - dice l'altra bionda, abbracciando Bill per la vita.

Non li schivano, ma non dicono nemmeno niente mentre mi fissano. Il sangue mi ribolle e chiudo ermeticamente la portiera della macchina, allontanandomi da loro. Ho visto un taxi e ho attaccato velocemente, senza dare loro il tempo di fare nulla, perché li avevano lasciati andare e venivano verso di me. Salgo sul taxi e abbasso il finestrino quanto basta per fargli il dito medio. La mia rabbia non se n'è andata appena sono tornata a casa, ma si è calmata con una doccia calda. Non ho niente con loro, nessun tipo di rapporto, ma potevano rispettarmi quando ero presente, giusto? Penso . Cerco di convincermi di questo, ma so che in realtà non hanno mai detto che avrebbero avuto l'esclusiva con me, avrebbe dovuto essere una cosa detta solo da me, anche se non avevo accettato la proposta. Il rammarico per quello che è successo al club mi colpisce forte e decido di sdraiarmi e provare a dormire. Mi asciugo i capelli, indosso solo una maglietta e mi sdraio, sentendo gli occhi diventare pesanti. Mi sto quasi addormentando quando sento un leggero colpo di tosse. La luce della mia lampada era accesa, quindi quando ho aperto gli occhi ho visto due figure in piedi davanti al mio letto. Rimasi sorpreso e mi misi a sedere di soprassalto.

- Che cazzo ci fate qui? - un sorriso appare sulle loro labbra - Come siete entrato in casa mia?

- Perché te ne sei andato così? - chiede Bill, serio.

- Chiedi ancora perché? - dico beffarda,prendendo la coperta per coprirmi.

- Sei molto disobbediente - Tom mi guarda serio con quegli occhi scuri.

- Esci da casa mia - indico la porta. Non si muovono di un centimetro, fissandomi cupamente.

- Ancora non hai capito - dice Bill, e comincia a togliersi gli accessori - Finiamo quello che abbiamo iniziato, Bianca.

- No, non lo faremo - Comincio a tremare involontariamente, mentre Tom si toglieva il cappotto e Bill si toglieva il gilet - Ragazzi, siete davvero dei duri, vero? Non voglio fare più niente - si avvicinano ai lati del letto togliendosi le scarpe - Quello che è successo a Loung non sarebbe dovuto succedere - si fermano e mi fissano - Tornate dalle vostre puttane - Io non potevo smettere di tremare.

Mi rendo conto che non riescono a staccarmi gli occhi di dosso e provo paura mista ad ansia. I loro sguardi sono penetranti e mi fanno sentire esposta, come se fossi completamente nuda. Tom è il primo a parlare.

- Non sarebbe dovuto succedere? - inizia a togliersi la maglietta - Sai come faccio a sapere che sarebbe dovuto succedere? - espone il suo corpo muscoloso e gli addominali perfetti - Per tutte le volte che sei venuto per me - continua a guardarmi con un sorrisetto.

- Non ho accettato la tua proposta - dico con tutto il corpo che trema.

- Cazzo - guardo Bill, che si toglie la maglietta mettendo in mostra il suo corpo più snello ma muscoloso - Ti piace - comincia a slacciarsi la cintura - Sto mentendo? - chiede inarcando un sopracciglio. Sento il letto abbassarsi da un lato e Tom mi sistema una ciocca di capelli dietro le orecchie, facendomi riprendere fiato.

Paradiso Criminale|TOM E BILL KAULITZWhere stories live. Discover now