4. fascino o paura?

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Sublime - Sublīmis
In arte, è il sentimento misto di terrore e piacere che si prova nell'osservare qualcosa di tenebroso, oscuro e passionale.
Per il filosofo Burke è ciò che è in grado di commuovere l'animo provocando sensazioni di orrore, pericolo e persino dolore.

Nadine's Pov

La giornata è iniziata malissimo.
Mi sono svegliata con un mal di testa incredibile e ho dormito davvero male, come al solito non facevo altro che rigirarmi tra le coperte. Non ricordo quando è stata l'ultima volta che ho dormito tranquillamente.

Sissy d'altro canto, sembrava essersi ripresa, faceva avanti e indietro nella stanza, fermandosi qualche volta per ballare sopra le note di una canzone di El Alfa.

Mi ha spiegato cos'è successo ieri sera, anche se non ho capito molto. Praticamente dopo quel casino dell'anno scorso nel ripostiglio, ogni sera, o quasi, effettuano i controlli e molte volte capita che durino quasi tutta la notte, quindi si è costretti a stare nelle stanze dove ci si nasconde per tutto quel tempo.
Proprio per questo voleva ci fosse Josh e la sua stanza, per non dover stare con persone indesiderate.
Mi ha detto anche altro, ma ero troppo addormentata per ascoltarla attentamente e nonostante ci provassi finivo sempre per sbadigliare.

Dopo esserci lavate e sistemate, abbiamo deciso di scendere a fare colazione alla mensa.
Io non facevo altro che sbadigliare lungo i corridoi.

«Che lezioni hai oggi?» mi chiede Sissy mentre entriamo in mensa.
«Arte, letteratura inglese e Disegno» dico, cercando di ricordare il mio orario.
«Ah anche educazione fisica»

Annuisce.
«Nessuna lezione in comune oggi, anche se, come professore di arte hai il professor Bloom quindi?»
«Sì, ho controllato sul sito e sembra bravo in quello che fa»
«Bellissimo, saremo in classe insieme allora, io e Josh seguiamo qualche sua lezione per avere dei crediti extra, ma non frequentiamo sempre la sua classe. Comunque sì è bravo, è un po' logorroico ma ci farai l'abitudine» dice mettendosi in fila davanti al bancone.
«Ad esempio oggi non ho ore buche quindi non potrò esserci a lezione»
Annuisco.

Prendo un vassoio vuoto e la seguo, non ho molta fame e sono ancora scossa per ieri sera, ma devo mettere qualcosa sotto i denti se voglio rimanere in piedi e seguire le lezioni.

Devo cercare di non pensare a cosa è successo ieri, parlare con Trevor e rimanere chiusa in uno sgabuzzino con Kristian non era nei miei piani. Se continuo a pensarci mi esploderà il cervello.

Sento una strana sensazione, una di quelle che ti fa rizzare i capelli.

Giro la testa di lato, come attirata da qualcosa e come se qualcuno gli avesse detto che lo so pensando, Trevor entra nella mensa seguito da Kyle e Dylan.
Stanno camminando tra i tavoli e molti occhi sono puntati su di loro, tutto questo però non li mette a disagio, anzi, Dylan sembra gonfiare il petto e alza il mento con un'espressione fiera. Kyle accanto a lui ha le mani nelle tasche e sembra annoiato da tutto ciò che lo circonda, cammina a testa alta e lo zaino in una spalla sola.
Trevor, nel mezzo, sembra proprio quello con meno voglia di essere qui. Ha ancora i capelli arruffati, le labbra gonfie e la faccia assonnata. Sta guardando qualcosa sul cellulare e non ha neanche lo zaino o qualche libro.

Come se sentisse i miei occhi addosso, sposta lo sguardo su di me e mi squadra dalla testa ai piedi. Mi guarda incuriosito ma poi come se ricordasse qualcosa, la sua espressione torna neutra e sposta gli occhi per guardare davanti a sé.

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