3 - Trevor ▪ TUTTE TRANNE LEI

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Sotto i miei occhi comparve un fazzoletto, quando sollevai la testa mi stava fissando da sotto le lunghe ciglia senza dire una parola, con un espressione indecifrabile. Aveva dei cerchi violacei sotto gli occhi, anche lei reduce di una notte in bianco?

Lo presi asciugandomi la bocca, mi raddrizzai con la schiena passandomi una mano tra i capelli umidi. Possibile che questa ragazza me la ritrovassi ovunque ? Ricapitolando:
- al parco dopo aver assistito alla quinta scena del cazzo tra i miei.
- e adesso, mentre vomitavo per il nervosismo.

« Se lo dici a qualcuno, te la faccio pagare » la minacciai.

« Tsk! Moccioso» schioccò la lingua, girò i tacchi per andarsene.

Aveva schioccato la lingua a me? A ME?

« Ehi tu! Forse non ci siamo capiti» l'afferrai dal bordo di quel suo giubotto strano.

Si voltò assottigliando gli occhi « Puzzi di vomito. Datti una ripulita » si liberò con forza prima di voltare l'angolo e scomparire. Avrei dovuto lasciar atterrare quella dannata polaroid a terra piuttosto che salvarla! E' ciò, che era ancora più insolito, era il fatto che per la prima volta una ragazza non si ricordava di me o meglio non si imbarazzava, considerava, non capiva chi aveva di fronte? Trevor Morris, ultimo anno di liceo, da cui nessuna può scappare, e che tutte vorrebbero scopare. Ma lei? Non gliene fregava un cazzo di niente a quanto pare. Mi irritava, oltre da essere intollerabile da accettare.

Infilai i rayban per nascondere i miei occhi lerci come la merda, poi raggiunsi il cancello per andarmene, avevo in mente di giocarmi la scuola, ma Ellen mi aveva già afferrato lo zaino da dietro urlando " tu non vai da nessuna parte", mi divincolai lagnandomi.

« Non rompere, e vai a farti una canna con Lenny» le avevo risposto.

« Smettila con queste stronzate, ed entra subito Morris! »

Ondeggiai la testa infastidito, le avrei dato un bel cazzotto in faccia, ma era una ragazza, ed era Ellen, nonchè la mia migliore amica, l'unica persona di sesso opposto per la quale non mi era mai sfiorata l'idea di scoparmela, e poi era bello parlare di sesso con lei. Ad ogni modo non potevo prenderla a botte, anche se a volte era capace di farmi schizzare il sangue al cervello in meno di un minuto.

« Dai, ho convinto Diana a dartela proprio oggi, non sei contento? Dovresti ringraziarmi »incrociò le braccia, guardandomi con quegli occhi cioccolato asfissianti.

« Chi cazzo è Diana? »

Sbuffò alzando gli occhi al cielo, una cosa che non tolleravo, ma era Ellen, non potevo fare lo stronzo con lei.

« La cheerleader tettona, quella che...se ci prova di nuovo con Lenny le distruggo le gambe, vediamo se salta ancora» sollevò il mento mettendosi le mani sui fianchi.

« Vuoi che me la scopi, per allontanarla da Lenny?» avevo già intuito tutto, iniziavo a dubitare chi dei due fosse lo stronzo. Lenny ed Ellen, stavano insieme da quest'estate, e non si staccavano mai, neanche per pisciare.

« Una cosa del genere. Entriamo » poi mi trascinò dalla manica della felpa verso l'entrata.

« E togliti quegli occhiali da sole!» brontolò trainandomi come se fossi un bambino.

« No. Ho vomitato »

« Allora puoi tenerli» fece spalluccie. Era incredibilmente lunatica.

« Ah!» urlò Ellen quando Lenny la travolse da dietro distaccandoci.

« Sei pazzo ? »ridacchiò lei. Lenny la prese dai fianchi baciandola con passione.

« Non mi piace che tieni per mano quello stronzo li» fece cenno con la testa verso di me. Erano così smielati che il secondo conato era pronto per sbucarmi dalla bocca.

DAYLIGHTWhere stories live. Discover now