24 - Jackie ▪ QUESTA COSA TRA ME E TE

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Avevo letto tutti i libri di Harry, visto tutti i film e sapevo i dialoghi a memoria, ma in quel preciso istante, avevo completamente la testa da un'altra parte. Lo schermo era come se fosse annebbiato, la mia testa era troppo concentrata a evitare che i miei muscoli si contraessero troppo e sfiorassero la mano di Trevor, anche se in realtà, i miei muscoli avrebbero tanto voluto farlo, sentivo le articolazioni imprecare e pregarmi di muovermi anche di un millimetro, ma il cervello le sgridava. 

Fin quando non furono le articolazioni di lui a prendere il sopravvento, e nel momento stesso in cui le articolazioni di entrambi divennero un tutt'uno, sentii le ossa riavvolgersi e attaccarsi a quelle di lui. Ci stavamo tenendo per mano. Esattamente non so cosa significasse, ma era bello.

<< Se ti da fastidio la lascio >> disse con gli occhi puntati sullo schermo.

<< No, va bene così>>

Cercai di rilassarmi e godermi il film, ma quello che feci nei successivi 120 minuti era pensare a cosa sarebbe successo una volta finiti i minuti.

<< Se esistesse davvero la magia, sarebbe tutto diverso.migliore. >> disse durante i sottotitoli.

<< Già. Potrei vedere mio padre ad esempio >> risposi.

<< E io non vederlo mai più. Gli toglierei la memoria >>

<< Peccato che niente di tutto questo sia possibile >> dissi.

<< Già. >>

Avevamo ancora le mani attaccate, e stavo impazzendo perchè non sapevo cosa fare, dovevo mollarla io per prima?

<< Non credevo fossi un appassionato di disegno>>

<< Sono da scoprire.>> sorrise << da che ricordo ho sempre disegnato, l'idea di creare un mondo come lo vedo io, mi è sempre piaciuta. Non mi reputo un grande artista, i miei quadri sono senza tecnica >>

<< Non credo servi la tecnica per rappresentare l'immaginazione. Serve solo un buon occhio osservatore. Come una macchina fotografica.>>

<< Il mio occhio sarebbe l'obbiettivo >>disse.

<< E la tua immaginazione la foto >>  continuai.

Sorrise, abbassò leggermente la testa e un ciuffo biondo scivolò sulla sua fronte.

<<Hai questo modo di dire le cose, che mi piace da matti >>

<< Il mio modo di parlare non è niente di che >>

<< Perchè non vedi dal mio stesso obbiettivo Jackie >>

Poi Trevor si avvicinò, con le nostre articolazioni ancora intrecciate, che non avevano intenzione di staccarsi. Avevo voglia di baciarlo talmente tanto che non sapevo frenarmi, e non volevo farlo, perciò lo baciai. Mi scaraventai sulla sua bocca lasciandomi trasportare da quel bacio che avrei ricordato per sempre. Non ci fermammo, passarono minuti, la sua lingua stava creando delle forme geometriche con la mia, mi prese con la mano la testa portandola di più verso di se.

<< Cazzo...wow>> mormorò quando si staccò.

Già era stato davvero un cazzo di wow.

<< Forse l'ho fatto male. >>

<< Che? No. Era perfetto >> disse.

La sua faccia era rilassata, mentre la mia probabilmente era come se fosse stata appena stirata da un ferro da stiro. Eravamo talmente opposti da far paura.

<< Tu...insomma per te va bene questa cosa tra me e te quindi?>> domandò.

<< Mi va bene >>

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