Capitolo 1

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Ho sempre pensato che le difficoltà della vita definiscono chi siamo. Non importa cosa facciamo, le difficoltà ci saranno sempre e avranno un posto decisivo nelle nostre vite: magari alcune passano, altre restano, altre ancora si dimenticano, oppure ci sono quelle passate ma che non si dimenticano mai.
Quest'ultime sono le peggiori, il loro ricordo resterà sempre in te, sarà come un'allarme nella testa che ti ricorda cosa è successo. Implicherà incubi, dubbi nelle decisioni future e la distruzione di te stesso. Ad esempio, la mia difficoltà più grande è mio fratello. Non è ancora passata, ogni santo giorno il suo odio verso di me cresce ed io non posso fare niente per evitarlo. Ho provato così tante volte ad essere una brava sorella, a capirlo, ma ho sempre fallito. Tuttavia bisogna anche dire che non eravamo così prima. Da piccoli eravamo più uniti che mai, tutti dicevano che eravamo inseparabili, guarda caso però ora siamo due perfetti sconosciuti. Fino a qualche anno fa sulla mia scrivania avevo una foto di noi due da piccoli, a Disneyland, vestiti da principessa e principe, ma poi l'ho levata, perché faceva troppo male vedere come un bellissimo rapporto si era disintegrato nel nulla. Fortunatamente non ho solo un fratello, ma anche una sorella. Viviamo con i nostri genitori. Mia sorella è più grande di noi di tre anni, mentre io e Matthew siamo gemelli.
Matthew. Il diavolo in persona. Non so neanche perché mi odi così tanto, è iniziato tutto al primo anno di medie, ora dobbiamo iniziare l'ultimo anno di superiori, eppure non è cambiato niente. Non lo reputo neanche più mio fratello. A scuola facciamo finta di non essere parenti e che il nostro cognome sia uguale solo per caso. Solo la mia migliore amica, Christina, sa tutta la storia. La vorrei vedere, ma essendo estate è andata a Los Angeles dato che i suoi parenti sono di lì. Ritornerà giusto per l'inizio della scuola. Sospiro mentre giro una pagina del libro che stavo leggendo. La pagina ruvida entra in contatto con la mia pelle, graffiandola leggermente. Pizzica un po', ma è un dolore sopportabile, quasi come se fosse solletico. Il fantastico odore di carta invade le mie narici, mentre mi sento finalmente a casa. Teoricamente sono già a casa, in camera mia, ma i libri mi danno quella sensazione di serenità che non puoi provare da nessuna parte se non da loro. È come se tutti pesi della giornata, della tua intera esistenza, si alleviassero facendo scomparire quel macigno nel petto e facendoti sentire un calore dentro di te che ti porta a sorridere. È la migliore sensazione che si può provare, parola mia.
La mia camera è completamente al buio, se non fosse per un raggio di sole che entra dalla finestra. Ho chiuso completamente le persiane, non volendo distrarmi proprio oggi.
È il mio compleanno. Matthew neanche mi ha salutata, ma a me va bene così. Se lui è felice, lo sono anche io. I miei genitori e mia sorella invece sono stati molto carini, si sono preoccupati tutto il tempo di cosa volevo fare. Sono stata tutto il giorno con loro, ma ora voglio stare un po' per conto mio. Per carità, amo la mia famiglia, ma alcune volte non fa male prendersi i propri spazi.
«Silvia, tutto bene?» Maya entra in camera mia.
Maya è mia sorella. Siamo abbastanza diverse, sia caratterialmente che fisicamente. È proprio una bella ragazza, e non lo dico solo perché è mia sorella. I capelli castani e ricci, gli occhi grandi e verdi, la bocca sottile, leggermente bassa e magra, il naso a patata, le danno quel tocco di ingenuità che la rende bellissima. Annuisco, mentre giro un'altra pagina del libro.
«Stasera andrai ad una festa con Matthew, gli ho già parlato e per lui va bene.»
«Stiamo parlando dello stesso Matthew?» domando indifferente. Dopo quasi sette anni ci ho fatto l'abitudine. Mia sorella non sa perché ci siamo allontanati -neanche io lo so, a dir la verità- ma ha subito capito che qualcosa non quadrava. Eravamo un invincibile trio, ed ora siamo un duo. Maya prova a stare con tutti, e non ce l'ho con lei per questo. Probabilmente avrei fatto la stessa cosa anche io nella sua situazione.
Questa è la mia difficoltà, questa è la mia incasinata vita.

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