4. Sono in una telenovela?

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Abbastanza irritata vado alla ricerca di Damon, non riesco nè a trovarlo nè a vederlo da nessuna parte. Già non volevo venire  qui, in più è successo anche quello che è successo e sinceramente voglio solo tornarmene a casa. Una grande quantità di persone si sbraccia a ritmo della musica, metà di queste ubriache. Arrivo sotto al bungalow dei drink, dove lavorerò tra pochi giorni e mi siedo su una sedia libera. I faretti colorati creano un'atmosfera confusionaria. "Potrei avere un Sex on the beach?" Il ragazzo dietro al bancone smanetta con gli alcolici. É biondo e ha gli occhi azzurri, dal cartellino sulla divisa posso intravedere il suo nome: Kevin.

"Grace, ti sei completamente dimenticata di me?" Mi giro e trovo Colie con le braccia incrociate, cavoli non l'avevo vista e non l'avevo nemmeno chiamata troppo presa dalla situazione.

 "Colie scusami, davvero mi sono completamente dimenticata e poi sai che neanche volevo venirci qui"

Si siede affianco a me con il suo bellissimo vestito nuovo e ordina lo stesso che ho preso io. Chiacchieriamo del più e del meno finchè non arrivano i drink. 

 "Ecco i due Sex on the beach" Lo prendo ed inizio a sorseggiarlo dopo aver ringraziato il ragazzo.  

"Allora, che si dice a te di ragazzi? Scommetto che ne hai avuti a palate" Ride abbastanza e si schiarisce la voce dopo aver bevuto un altro sorso di drink.

 "Non posso lamentarmi, ora però sono off limits, solo cose non serie. Che mi dici di te invece?" Si sposta una ciocca di capelli ricci di lato e mi guarda attentamente aspettando la mia risposta.

Bevo un sorso di drink anch'io e rivolgo il mio sguardo nel mezzo della folla. 

"Io non ho mai avuto un ragazzo, insomma sempre se si possa contare quello del primo liceo durato si e no un mesetto. Non lo so, non ho mai trovato la persona giusta, o evidentemente doveva andare così." Mi vergogno abbastanza di questa cosa, non lo sa nessuno però adesso desidero essere sincera al cento per cento con lei. Non voglio mentirle, voglio diventare sua amica.

Mi rilasso e ballo un po' a ritmo di musica vicino al bancone. Colie è rimasta al bancone a chiacchierare un po' con il barista e intanto io do sfogo al mio stress ballando sulle note di Don't Call me up.

"Balli bene"  Mi dice qualcuno alle mie spalle con un tono da Don Giovanni.  Mi giro e alle mie spalle trovo un ragazzo alto sul metro e ottanta con occhi verdi e capelli biondo chiaro. Gli rivolgo un sorriso di circostanza e continuo a ballare per fatti miei. Ormai mi sono arresa all'idea di trovare il mio capo. 

"Ti vedo abbastanza preoccupata, siamo ad una festa non dovresti esserlo" Lui indossa una camicia di lino e dei pantaloni bianchi, molto elegante. Qui è pieno di ricchi sfondati quindi penso sia completamente normale. 

Con un po' di alcol che circola nelle mie vene mi lascio scappare dalla bocca qualcosa.

"Il mio accompagnatore, non so se lo conosci, Damon Piers"

Questo ragazzo è molto carino sembra un surfista californiano,
ma d'altronde siamo in California non c'è niente di cui essere sorpresi.

"Lo conosco fin troppo bene"
Mi risponde con un tono di saccenza incredibile. Guardo le persone sbracciarsi a tempo di musica, controllo l'orario e segna la mezza. 

"Sai dove si trova  ora?"
Chiedo speranzosa di qualche risposta. Rilascia una risatina cretina che sinceramente non capisco.

"Non credo lo vorresti sapere" Penso che abbia frainteso, Damon non mi piace e in più non lo conosco nemmeno.

"Devo trovarlo per una faccenda in sospeso, sono una dipendente e ho bisogno di sapere alcune cose, non vorrai mica fare la fine di quella lì a cui  poco fa è stato versato un cocktail addosso?"

TOXIC LOVEWhere stories live. Discover now