Capitolo 7

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le stelle illuminavano la grande milano, il silenzo che la notte portava  con se regnava attorno  a me mentre il leggero venticello mi spostava qualche ciocca di capelli,  mi rigirai il foglietto dell'audioze tra le mani comodamente seduta sulle piastrelle  del terrazzo  mente mille pensieri mi assalivano  la testa, avrei voluto partecipare all'audizione, dimostrare a tutti che ancora valevo  qualcosa,
avrei voluto farlo per mia madre per dimostrargli che la vita avvolte sa darti delle seconde opportunità che infondo non era così male come lei credeva
ma avevo paura, era da tanto che non ballavo e non sapevo se ne ero ancora in grado.
un rumore mi fece voltare la testa, vidi manuel avvicinarsi alla ringhiera del terrazzo, teneva  in bocca una sigaretta ancora spenta e nella mano destra un accendino con cui successivamente accese la sigaretta  '' lo sai vero che fumare fa male ?'' chiesi facendolo sobbalzare dallo spavento, si giro verso di me accorgendosi della mia presenza  '' chica mi hai spaventato ''  disse ignorando del tutto la mia domanda,  mi alzai in piedi posizionandomi vicino a lui  '' cosa ci fai sveglia a quest'ora ?'' chiese subito dopo,  appoggiai i gomiti sulla ringiera guardando il panorama davnti a me  '' non riuscivo a dormire e tu ?''  gli domandai  '' il divano e scomodo ''  disse accenando una risata  '' manuel posso farti una domanda ?'' chiesi sottovoce dopo qualche istante di silenzio '' chiedimi tutto quello che vuoi chica ''  rispose guardandomi curioso  '' secondo te ne vale la pena, inseguire un sogno che si e già infranto una volta ?''  mi girai incontrando i suoi occhi  '' alla tua età volevo volare, arrivare in alto e ci sono riuscito, è stato difficle ma adesso vivo di ciò che mi piace fare '' ammise  '' e poi chica solo i veri guerieri sono ingrado di sognare nonostante le delusioni e tu non mi sembri una che perde le battaglie ''  mi guardò un ultima volta diritto negli occhi, sorrise togliendosi la sigaretta dalle labbra  per poi gettarla dal terrazzo e se ne ando lasciandomi li, ferma, immobile con la sua frase che  continuava a girarmi per la testa e per la prima volta dopo tanto tempo qualcosa si fece vivo in me.
la mattina arrivo  in fretta e manuel era sparito senza lasciar traccia  '' buongiorno dormito bene ?'' mi chiese maurizio dopo aver fatto il suo ingresso in cucina raggiante come mai   '' si ''  risposi sottovoce
'' ti vedo diverso stamattina ''  dissi squadrandolo da capo a piedi  '' devo andare a prendere una persona '' mi rispose senza darmi ulteriori informazioni
'' e chi sarebbe questa persona ?'' chiesi inarcando un sopracciglio  '' tra un po' la conoscerai''.

passai alcune ore sola in casa in compagnia di un buon libro,  la porta si apri rivelando due figure, vidi per primo Maurizio  subito dopo notai una figura femminile, una ragazza all'apparenza molto giovane '' bice ti voglio presentare greta ''  disse maurizio posando una valigia vicino all'ingresso di casa
'' la mia ragazza ''  continuo a parlare guardandomi poi negli occhi  '' la tua ragazza ?''  chiesi mandando giù un groppo di saliva  '' si, sono greta ''  disse quest'ultima salutandomi con un gesto veloce della mano  '' non mi avevi detto di essere fidanzato ''  dissi a maurizio con voce flebile  '' era partita per un viaggio di lavoro e volevo aspettare che ci fosse anche lei per parlartene ''  ci rimasi male, per quanto odiassi Maurizio non riuscivo ad immaginare un altra donna in casa,  insieme a noi '' quanti anni hai ?''  chiesi alla ragazza squadrandola dalla testa ai peidi  '' venti ''  ammise leggermente in imbarazzo
- cazzo maurizio potrebbe essere tua  figlia - pensai.


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P.s vi ringrazio per tutti quei commenti carini che riescono a strapparmi sempre un sorriso e non potete immaginare quanto io ne abbia bisogno ❤️

Tutto passa // hell raton Where stories live. Discover now