Capitolo 18

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" dove sei stata? " cercai di sgattaiolare nella mia stanza ma Maurizio mi vide lo stesso, lo guardai senza dargli una risposta " mi hai fatto stare in pensiero tutta la notte ! " disse ad alta voce " adesso ti importa di me ? Dove è finita la tua reputazione " strinsi gli occhi " ascolta, mi dispiace per la discussione di ieri, ciò pensato ed mi sono reso conto che ti ho giudicata troppo in fretta " annuì incrociando le braccia " adesso sei qui è hai l'occasione di rincominciare una nuova vita, dimentichiamoci del passato, ti chiedo scusa per tutto ciò che ti ho fatto "  disse nel modo più sincero possibile " accetto le tue scuse "  gli sorrisi sperando che quella fosse la fine a tutti i nostri litigi " ha bice " mi richiamò quando fui quasi dentro la mia stanza " si? " dissi girandomi verso di lui " ho lasciato Greta " ammise dopo pochi secondi lasciandomi senza parole " cosa hai fatto ? " chiesi incredula " se lo hai fatto per me non c- " cercai di finire il discorso " le cose non andavano bene già da tempo " mi riassicurò con un grande sorriso.

Feci il mio ingresso nella grande sala prove,
- il mio primo giorno di lavoro - pensai sorridendo mentalmente, notai bianca con la coda dell'occhio ma cercai di placare la mia voglia di urlargli contro, dovevo restare razione, non potevo rovinare l'opportunità più grande della mia vita per lei,
Mi sarei vendicata ma solo tramite la danza, perché ero certa di valere più di lei " ciao "  là ragazza minuta dai capelli rossi mi si presentò davanti sbarrandomi la strada " ascolta so quello che ti ha fatto bianca e volevo dirti che stamattina gli ho preso il cellulare ed ho eliminato il video dai social e dalla sua rubrica " ammise Camilla sottovoce lasciandomi senza parole " grazie davvero " gli dissi " per quel poco che ti ho conosciuta ho capito che sei una brava persona, con bianca ho chiuso non voglio più averci niente a che fare dopo ciò che si è rivelata " gli diedi un leggero abbraccio, non troppo invasivo, per ringraziarla del gesto.

" manuel " dissi staccandomi dalle labbra del ragazzo " che c'è chica ? " mi guardò in modo provocante " cosa siamo noi ? " gli chiesi dopo qualche secondo guardandolo negli occhi " per il momento non definiamoci " disse rendendomi leggermente triste, ero cosciente che era passato poco tempo ma speravo di essere importante per lui " mi piaci ma è presto per parlare d'amore " mise due dita sotto il mio mento alzandomi la testa che in quel momento era rivolta verso il basso, dopo pochi secondi si fiondò sulle mie labbra e le nostre bocce si unirono nuovamente, la mia mano si posò sul suo fianco attirandolo maggiormente a me
" bice" " manuel " sentimmo il suono della porta chiudersi.

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