Capitolo 14

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!!! Presenza di linguaggio forte

Mi stringevo nella felpa mentre il freddo della notte pungeva la mia pelle, lunghi brividi percorrevano la mia spina dorsale mentre i vecchi palazzi grigi lasciati alla rovina mi facevano da sfondo e l'assoluto silenzio regnava intorno a me, stringevo nelle mani una piccola bustina contenente la mia libertà e mentre aspettavo i miei pensieri tornarono indietro a qualche sera precedente
* flashback tre giorni prima *
" cosa vuoi ? " risposi al telefono dopo che quest'ultimo non faceva altro che squillare " stavi dormendo? " chiese il ragazzo in modo innocente " stavo cercando di prendere sonno  " sbuffai  " affacciati dalla finestra " disse suscitando il mio interesse,  dopo pochi secondi fui davanti alla finestra  " cosa ci fai lì ? " dissi appena entrò nel mio raggio visivo " scendi, ti aspetto qui " disse per poi spegnere la chiamata senza darmi possibilità di ribadire, indossai le prime cose che presi dalla valigia, che ancora non avevo sistemato, e dopo pochi minuti uscì silenziosamente dall'abitazione
" ciao " il ragazzo si avvicinò a me appena misi piede fuori dal portone " manuel che ci fai qui, a quest'ora? " chiesi fissandolo negli occhi " mi è venuta voglia di andare al mare " disse accennando un piccolo sorriso " al mare ? " chiesi inarcando un sopracciglio, - era uscito di testa, non c'era altra spiegazione- pensai " esatto e non ci volevo andare solo " ammise.
Ammirai il mare, il suo colorito trasparente era diventato scuro a causa della poca luce che emanava la luna, splendente in un cielo pieno di stelle, inspirai l'aria fresca che ne sapeva di salino, quell'odore che mi riportava all' infanzia, ai momenti felici dell'esistenza, mi sentì afferrare il braccio e trascinare verso la riva del mare " manuel che fai ? " chiesi confusa " il bagno " rispose tranquillamente " ma sono vestita " opposi leggermente resistenza, ma lui, più forte di me, sollevò il mio peso facendomi aggrappare al suo collo " che vuoi che sia un po' d'acqua " mi prese in giro incominciando ad camminare verso l'acqua " manuel mettimi giù " dissi con tono leggermente alto, mi ascoltò, fece come gli avevo chiesto ma il mio corpo sprofondo nelle acque scure per poi emergere subito dopo " sei uno stronzo " gli afferrai la maglietta facendogli perdere l'equilibrio, Risi quando il suo corpo si bagno completamente di acqua salata " ti faccio ridere ? " chiese spostandosi le ciocche di capelli ricci  dalla faccia, lo ignorai incominciando ad camminare per uscire dall'acqua " è settembre ed tu mi butti in acqua, se mi ammalo è colpa tua" dissi sedendomi sulla sabbia una volta raggiunta la riva, lui mi imitò sedendosi vicino a me " vieni qua " attirò il mio corpo cingendolo con un braccio, con l'intento di riscaldarmi è funzionò quando incominciai a sentire il calore del suo corpo sulla mia pelle bagnata.
* fine flashback *
Scossi la testa cercando di togliere dalla mente i ricordi, quella notte mi riaccompagnò a casa subito dopo " sei venuta "  udì una voce che non sentivo da troppo tempo " Riccardo " dissi freddamente guardando la persona davanti a me " questi " gli spinsi la busta contro il suo petto " sono tutto ciò che ti devo " dissi acidamente subito dopo, lo vidi afferrarla per poi controllare il suo contento " ha, li hai rubati a papino ? " fece un sorrisetto alzando entrambe le sopracciglia " sono miei e sono tutti " strinsi i denti " Adesso puoi anche andartene e uscire definitivamente dalla mia vita " lo guardai dritto negli occhi cercando di fargli capire il messaggio " bice, è così che mi tratti ? Dopo tutto quello che abbiamo passato insieme " disse ironicamente " ricordati che senza di me non avresti potuto pagare i debiti che la tua cara mammina si procurava per la droga " potevo sentire il sangue ribollirmi nelle vene " sareste finite in mezzo alla strada " mi ricordò " ed io ho lavorato per ripagarti " dissi con tono alto " si facevi la puttana davanti a tutti ballando mezza nuda, hai rovinato la nostra storia " ingoia un groppo che si era formato nella mia gola " tu non mi hai mai amato volevo solo il mio corpo, tu mi hai portato ad usarlo come merce in quel locale illegalmente " dissi ricordandomi delle sue minacce nei miei confronti - se mi lasci mi devi ridare indietro tutti i soldi - furono le sue parole dopo che chiusi la nostra storia poiché sfinita dei suoi comportamenti violenti, li voleva tutti, subito altrimenti le persone vicino a me ci avrebbero rimesso è così mi porto ad accertare il primo lavoro che mi fu offerto, ballavo sui tubi, quasi completamente priva dei miei abiti, lo facevo illegalmente visto la mia tenera età, lo facevo per un pubblico di sporchi uomini vecchi e non c'era giorno ed istante in cui mi vergognavo di quello che avevo fatto, mi sentivo sporca, impura, avrei potuto trovare un altra soluzione eppure quella, all'epoca era l'unica che riuscì a trovare.
" non ti ricordavo così coraggiosa " si avvicinò ulteriormente a me alzandomi bruscamente, con una mano, la mia testa verso la sua " hai ripagato il tuo debito per questo adesso me ne andrò ma ricordati piccola insignificante ragazza che non ti libererai facilmente di me" spinse il mio corpo facendomi perdere l'equilibrio ed sbattere contro il muro alle mie spalle, mi guardò un ultima volta è poi se ne andò, lasciandomi lì, mentre il mio corpo scivolava lentamente in terra.

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Ciao a tutti !! Capitolo un po' particolare, il passato di bice la tormenta e primo o poi uscirà fuori, ciò che la spaventa? Il giudizio delle altre persone quindi spero che almeno vuoi non la giudicate per quello che ha fatto.

Tutto passa // hell raton Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora