Capitolo 20

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* due mesi dopo *
Ed è quando le cose vanno per il verso giusto, quando la sofferenza abbandona il tuo corpo,
Quando ritrovi la  speranza di un futuro migliore che la mia vita va a sgretolarsi rapidamente, forse non ero destinata alla felicità forze essa non sarà mai in grado di entrare pienamente a far parte della mia vita.
Avevo passato i due mesi migliori della mia esistenza, ero riuscita ad emergere nel lavoro, mi avevano proclamata prima ballerina cedendomi il posto di bianca, originariamente mio, ero tornata da Maurizio, anche se passavo la maggior parte delle mie nottate in casa di manuel, eravamo riusciti a trovare un equilibrio nel rispetto di tutti, era riuscito a comprendere ciò che legava me è manuel ed si era dimostrato un ottimo padre, si padre.
* flashback un mese prima *
" non voglio più stare lontano da te, ho perso già troppi anni della tua vita da oggi voglio poterti stare sempre vicino soprattutto quando avrai bisogno di me " disse Maurizio guardandomi negli occhi " ho capito  tardi di aver bisogno di mio padre ma adesso voglio mettere da parte il mio orgoglio " gli sorrisi " come mi hai chiamato? " chiese con occhi lucidi, lo guardai rendendomi conto subito dopo di ciò che gli avevo appena confidato, per un attimo fui tentata dal dirgli che mi ero sbagliata ma poi lasciai stare la parte razionale di me lasciando libero sfogo ai miei sentimenti " ti voglio bene papà " dissi calcando l'ultima parola, mi strinse in un forte abbraccio lasciando sfuggire qualche lacrima dai suoi occhi che successivamente contagiarono anche me.
* fine flashback *
Ma come ho detto niente è destinato a durare è me ne accorsi tenendo in mano quel braccialetto d'oro che conoscevo perfettamente " bice i-io" manuel cercò di difendersi ma con scarsi risultati " cosa ci fa il braccialetto di bianca nella tua stanza " dissi ad alta voce sventolandocelo  in faccia " avrei voluto dirtelo " mi guardò spaventato " siete stati assieme ? " chiesi dopo qualche secondo non sicura di voler ricevere una risposta " n-o noi " si perse nelle sue stesse parole " manuel dimmi la verità ! " dissi sentendo la rabbia impossessarsi del mio corpo " sì, siamo andati a letto " ammise nervoso " quando? " " quante volte ? " chiesi sentendo gli occhi lucidi " la sera della discoteca quando sei tornata a casa sola " disse sospirando " ed altre tre volte "  ammise dispiaciuto " stavamo insieme ? " chiesi pregando in una risposta negativa ma fu quando pronuncio " si " che il mio cuore si frantumò in tanti piccoli pezzi " mi hai tradita " sussurrai più a me stessa che ha lui - adesso capisco perché bianca mi odia - pensai " bice ti posso spiegare, mi dispiace davvero ma giuro che io amo te sono stato un cogli- " provò a spiegarsi ma lo bloccai non volendo sentire altro " zitto, non voglio le tue scuse, io mi fidavo ciecamente di te è tu mi hai delusa nel modo peggiore  "  una lacrima rigò la mia guancia " io ti amavo  ma adesso ti odio " dissi stingendo i denti.
Lasciai la sua casa il più velocemente possibile, lasciai lui insieme a pezzi di me che non avrei più riavuto indietro, mi aveva distrutta, usata, illusa
Perché ? Mi chiedevo sentendo la testa esplodere.

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Ciao!! Voi che dite siamo arrivate alla fine ?

Tutto passa // hell raton Where stories live. Discover now