Eight;

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Tanner's Pov

"Mamma? Sei a casa?" urlo appena torno a casa da scuola. Non sento alcuna risposta quindi controllo se lei sta nell'appartamento. Ma non la trovo. Vado fino alla cucina per vedere se mi ha lasciato un fogliettino come sempre, ma non c'è nulla.

Magari non era a casa già da ieri sera? Mi chiedo dove fosse. Voglio dire mi ha mentito su dove lavora, chi lo sa.

Sospiro e mi dirigo verso la mia camera per prendere un laccetto per i capelli dal cassetto. Lego i miei capelli ricci in una cipolla disordinata e mi guardo allo specchio.

I miei capelli stavano bene legati con una cipolla, alcune ciocche ricadevano sulla mia faccia. Il solito grigio scuro dei miei occhi sembra un po' più vivido, magari perchè avevo dormito un po' di più la sera prima.

Indosso ancora una maglietta di Shawn e un paio dei suoi pantaloni da ginnastica. Aveva insistito affinchè indossassi i suoi vestiti quando io volevo solo andare a casa a cambiarmi.

Mi ero addormentata a casa sua la scorsa notte. Appena gli avevo chiesto di stringermi, onestamente mi era sembrato come se qualcuno mi volesse. Almeno per una volta.. piacevo a qualcuno.

Non ero mai stata giù al vecchio atrio per parlare con la donna anziana che lavora di fronte alla scrivania. Il suo nome è Anna ed è molto dolce.

Scivolai nelle mie converse come sempre e mi avviai per la strada poco illuminata. Apro la vecchia porta che dava sulle scale e mi avvio per la mia strada. Appena sento il rumore familiare dei cardini sento anche delle voci.

Sembra la voce di mia madre. Guardo oltre la ringhiera e vedo mia madre, con un uomo.

"Oh per favore, non lo saprà mai" Dice mia madre ridendo leggermente. "Lo so che mentire riguardo a suo padre è sbagliato, ma cos'altro potevo fare? Se ne è andato"

L'uomo annuisce capendo e si avvicina a lei per baciarla.

Woah.

Chi è quella persona e perchè sta succhiando la faccia di mia madre. E riguardo mio padre? E' morto per quello che ho capito.

Scuoto la testa leggermente e scivolo fuori dalla porta fino all'atrio. Vedo Anna mentre è seduta alla scrivania che legge un libro, guarda verso di me. "Buon pomeriggio Tanner. Non ti ho visto la scorsa notte, dove sei stata?" chiede lei chiudendo il libro appena mi avvicino alla buca delle lettere.

"Sono rimasta a casa di un amico" rispondo aprendo la piccola cassetta infilandoci l'unghia. Ci sono solamente 10 cassette perchè bhe.. Nessuno vive qui eccetto per Anna, mia madre e me e una donna che recentemente ci si è trasferita. Anna mi aveva raccontato che lei e suo marito avevano avuto una grande discussione e che lei si poteva permettere di vivere solo qui.

"Un amico? Uhm e come si chiama questo amico?"chiede Anna alzando un sopracciglio.

Tiro fuori la posta e inizio a scorrere tra le buste. "Il suo nome è Shawn" dico.

Aspetta, siamo amici io e Shawn? Sì.. sono abbastanza sicura che lo siamo.

"Noto che è un ragazzo" dice Anna sorridendo.

Annuisco, sorridendo lievemente, quando i miei occhi notano una busta.

E' bianca e spessa. C'è il mio nome scritto sopra.

"Aprila dolcezza" dice Anna sorridendo.

Annuisco e mi siedo sul divano nel salotto e apro la busta.

E quello cambia tutto.

***

"Tanner tesoro sono a casa" mi chiama mia madre dalla porta principale.

La mia mente corre, il mio cuore batte molto forte, la mia pelle bolle di rabbia. "Mi hai sempre mentito" Dico stringendo i denti.

"Cos'hai detto piccola?"

Rivolgo la testa verso l'alto per vedere mia madre di fronte a me, con un sorriso finto stampato sulla faccia.

"Tu. Mi. Hai. Mentito"dico.

"Riguardo a cosa?"

Mi alzo. "Perchè non mi hai detto che mio padre è ancora vivo?"

"I-io" inizia lei ma la fermo.

"Perchè non mi hai detto che mi stava inviando MILLE DOLLARI AL MESE?" urlo.

Mia madre mi guarda scioccata, ma sa che è appena stata scoperta. "Tanner tesoro dove l'ahi visto?" chiede lei.

"Sono andata a controllare la posta e avevo una lettera per me quindi l'ho aperta. Era una lettera da mio padre che mi chiedeva se avevo avuto i soldi che mi aveva inviato e perchè non gli avevo mai risposto" prendo un grande respiro.

"Tan-"

"Dove sono i soldi che mi ha inviato?" chiedo ancora stringendo i denti.

Sono piena di rabbia. Ho sempre vissuto in un buco di merda con a malapena dei vestiti, nessuna medicina, praticamente senza cibo quando mio padre che credevo morto mi stava inviando un sacco di soldi al mese.

"Non lo so Tanner. Smettila di essere arrabbiata"

"SE VOGLIO MI ARRABBIO. DOVE DIAMINE SONO I MIEI SOLDI?" urlo. "LI HAI DATI ALL'UOMO CON CUI TI STAVI SUCCHIANDO LA FACCIA NEL CORRIDOIO?"

"NON PARLARE DI LUI IN QUEL MODO, NON LO CONOSCI NEMMENO" mi risponde mia madre urlando.

"E riguardo al tuo lavoro? Uhm?"

"In che senso?"

"Tu non lavori all'Hampton Hotel. Vedi sono rimasta a casa di un amico la notte scorsa e gentilmente mi ha lasciata usare il suo cellulare per chiamarti. Quando ho chiamato hanno detto che non ti avevano mai sentita e che non avevano assunto nessuno!"

Mia madre guarda intorno alla stanza cercando di non guardarmi negli occhi. "Quei soldi erano miei" dice.

"No, erano miei! Erano per ME. Diamine li avrei usati per entrambe perchè viviamo in condizioni veramente pietose" alcune lacrime iniziano a scendere lungo le mie guance. "Ma non vale per te! Mentre ero qui a vivere in condizioni di merda tu spendevi i miei soldi per solo Dio sa cosa e mentre andavi in giro con quell'uomo!"

Mia madre non dice nulla. Guarda solo la porta.

"Me ne vado" dico tra le lacrime.

Vado in camera mia e prendo i soldi che ero riuscita a risparmiare nascosti nell'armadio e i soldi che mio padre mi aveva inviato le ultime volte. Prendo la mia borsa e esco fuori dalla porta.

Non guardo mia madre. Sempre se quello era il modo in cui dovevo chiamarla.

***

Finisco nel ritrovarmi nel vialetto di Shawn. Avevo pianto per tutto il tragitto fino a qui, pensando a tutte le volte in cui avevo incolpato mio padre per le condizioni in cui vivevo, anche se era tutta colpa di mia madre.

Non era mai stata colpa sua.

Busso alla porta e aspetto finchè non viene aperta. La madre di Shawn apre la porta con un grande sorriso, finchè non vede che sto piangendo. "Oh entra dentro tesoro" Mi aiuta ad entrare e chiude la porta. "Shawn!" urla.

Mi copro la faccia con le mani e continuo a piangere.

Mi odio per essere venuta qui, ma non avevo nessun altro posto in cui andare. Avrei trovato qualsiasi altro posto domani, ma proprio adesso non riesco neanche a pensare.

"Tanner?" sento chiedere da Shawn. "Oh oddio, hey hey va tutto bene" Shawn mi prende e mi abbraccia e inizio a piangere più forte. "Sta bene, qualsiasi cosa sia successa andrà tutto bene. Lo prometto.." sussura.

"Lo spero.." è tutto quello che riesco a dire.


SPAZIO AUTRICE

Eccoci con un altro capitolo! Alla fine ce l'ho fatta, e spero vi piaccia questo nuovo capitolo. Votate e commentate. E non dimenticate di passare dalla mia nuova storia bestfriends se non l'avete ancora letta.

Ig: deliriousmoody



Alone [Shawn Mendes]Where stories live. Discover now