Eleven;

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Tanner

Quando arrivo a casa di Shawn sono circa le undici e mezza. La madre di Shawn si è avvicinata a me appena sono entrata e mi ha detto che stata accompagnando la sorella di Shawn a hockey.

"Tanner, vieni qui!" urla Shawn da sopra le scale. Mi tolgo le scarpe velocemente per poi avviarmi verso le scale e dirigermi verso la camera di Shawn.

Quand arrivo lì vedo Shawn steso per metà sul letto, per metà sul pavimento. Ci sono dei fogli di carta sparsi dappertutto e il suo computer emana una leggera musica. "Okay okay stavo pensando ad alcune idee che potremmo utilizzare per il nostro progetto" Spiega lui.

Scuoto la testa e mi siedo sul letto dietro di lui. "A cosa stavi pensand?" chiedo.

Dovrei dirglielo che domani me ne vado e che non so per quanto tempo starò via?

Guardo Shawn mentre mi spiega la sua idea. Lui mi sorride quando sono d'accordo con lui e quando voglio cambiare qualcosa lui guarda i fogli con le soracciglie aggrottate.

Inizio a pensare di nuovo riguardo al fatto che dovrei dire a Sawn che devo andarmene con Marley per trovare mio padre. Mi sentirei assolutamente orribile se me ne andassi e molto di più se scomparissi senza farli sapere dove sono. Voglio dire questa mattina lui è praticamente corso dove lavoro mezzo addormentato per essere sicuro che fossi lì. Immagina se sarebbe se scomparissi per giorni.

"Shawn" dico interrompendolo nel bel mezzo della frase. Lui alza uno sguardo confuso verso di me e prendo un grande respiro. "Marley ed io ce ne andiamo domani" dico.

Shawn si mette a sedere velocemente. "Oh è forte. Ve ne andate in una specie di piccola vacanza o-"

"Ce ne andiamo per un po'" Dico guardando i miei piedi. Sono preoccupata per come reagirà.

"Aspetta cosa?" Shawn guarda in alto verso di me incredulo. "Dove state andando?" "Perchè te ne stai andando?"

"Devo prendermi cura di alcune.. cose"

"Che tipo di cose?"

"Possiamo semplicemente lasciare stare? Me ne vado domani, questo è quanto" Mi alzo, volendo improvvisamente uscire da quella stanza il più in fretta possibile.

La mia testa inizia ad essere pesante come penso sempre di più al fatto di trovare mio padre. E se qualcosa andasse storto? E se non credesse che sono io e mi manda via? E se non arrivassi neanche lì? E se tornassi indietro?

Shawn si alza e afferra il mio gomito aiutandomi ad alzarmi. "Stai bene? Sei diventata tutto ad un tratto pallida"

Annuisco lentamente, appena mi aiuta a risedermi sul suo letto. "Ho solamente avuto un calo di pressione o qualcosa del genere" spiego. Shawn mi mette seduta sul suo letto, io ascolto.

"Ti vado a prendere dell'acqua" dice lui camminando fuori dalla stanza. Dopo un secondo ritorna dentro "Non andare da nessuna parte" Poi lo sento camminare giù per le scale.

Sospiro e mi giro con la pancia di sotto, la faccia nascosta nel cuscino.

Dopo un minuto sento Shawn che rientra nella stanza. "Oh merda! E' morta?" Corre verso di me. "Non essere morta" "Cosa potrei fare poi con una persona morta?" "Andrò mai-"

"Shawn non sono morta"

"Oh grazie a Dio" mi passa il bicchiere d'acqua. Prendo alcuni sorsi prima di posarlo su di un piccolo tavolino accanto al suo letto.

C'è una piccola foto sopra, una foto di lui e sua sorella. Voi sapete, non avevo ancora mai parlato con lei. L'avevo ovviamente vista perchè vive qui, ma non ci ho mai parlato.

"Come si chiama tua sorella?" chiedo, spostando il mio sguardo dalla foto al volto di Shawn.

"Aaliyah" risponde lui. "Non ci hai ancora parlato?"

Scuoto la testa. "Lo farò presto" dico.

Shawn annuisce. Siamo seduti in un confortante silenzio per alcuni minuti finchè Shawn mi guarda. Vuoi andare nella vasca idromassaggio?"

Lo guardo confusa. "Proprio ora?"

"Proprio ora"

Annuisco leggermente e mi alzo. La vasca idromassaggio suona veramente rilassante adesso, quindi ci sto.

Shawn ci riflette su per un secondo prima di lanciarmi una maglietta. "Indossa questa sopra il tuo reggiseno e mutande o qualcosa"

Prendo la maglietta e vado verso il bagno. Dovrebbe essere divertente.

Shawn

"Indossa questa sopra il tuo reggiseno e mutande o qualcosa" dico io mentre tiro a Tanner una maglietta semplice nera.

Lei non dice nulla, ma prende la maglietta e va verso il bagno. Prendo un profondo respiro e prendo un paio di pantaloncini da bagno dall'armadio. Sì probabilmente fa molto freddo fuori, ma saremo comunque in una vasca idromassaggio quindi non importa.

Mi cambio velocemente e prendo due asciugamani per me e Tanner. Lei cammina fuori dal bagno e cerco di trattenermi il più possibile dal non guardarla.

"Pronta?" chiedo piano, improvvisamente nervoso.

Tanner annuisce e noto che ha legato i capelli in uno chignon scompigliato, piccole ciocche ricadono fuori. Mi fa ripensare a quando stavo giocando con i suoi riccioli quando si era addormentata sul mio petto.

Lei indossa la maglietta nera che le ho regalato, le arriva a metà coscia. Era così perfetta.

***

Siamo rimasti nella vasca idromassaggio per almeno 5 minuti prima di iniziare a pensare che fosse completamente imbarazzante. Non era strano credo, ma non stavamo parlando quindi era tutto fin troppo calmo.

Ero sul punto di iniziare una conversazione quando sento Tanner chiedermi qualcosa. "Aspetta cosa?"

Tanner prende un grande respiro e mi guarda. "Com'è?"

Io la guardo confusa. "Com'è cosa?"

"Essere felici, amati"

Aggrotto le mie sopracciglia insieme, non essendo capace di trovare una risposta. L'unica cosa che posso chiedere è "Com'è?"

"Com'è cosa?"

"Essere soli"

Sento il suo respiro fermarsi un secondo per poi guardarmi. I suoi occhi mostrano preoccupazione, tristezza, confusione.

"Fa piuttosto schifo ad essere sinceri.." borbotta lei.

Vedo una lacrima scendere giù lungo la sua guancia rosa. Mi sposto più vicino a lei "Aw piccola non piangere" sussurro piano.

Tanner mi guarda e prima di riuscire a pensare a qualcosa velocemente premo le mie labbra sulle sue.

Mi allontanto con la stessa velocità con cui mi ero avvicinato a lei e Tanner mi guarda sorpresa. Poi quando mette insieme i pezzi, la sua mano tocca la mia guancia. Poi velocemente esce fuori e corre dentro la casa.

Metto la mia mano sulla mia guancia calda, ho rovinato tutto.

Ma anche se ho fatto un grandissimo casino non importa quanto la mia guancia stia bruciando.

Tutto quello a cui posso pensare è il formicolio sulle mie labbra per via del bacio.

Spazio autrice

Dopo anni e anni eccovi un nuovo capitolo e posso dirvi una cosa: E' IL CAPITOLO PIù BELLO FINO AD ORA SECONDO ME. Spero vi piacca e scusate. Sto cercando di risolvere i miei problemi e tradurre a quanto pare mi aiuta tanto.

Alone [Shawn Mendes]Where stories live. Discover now