Capitolo 28

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-*Lucy's POV-*

Rivolevo indietro Louis. Il mio migliore amico. Che si fotta Harry e qualsiasi altra cosa. Volevo lui. Lui sapeva cosa mi rendeva felice. Sapeva quando stavo male. Sapeva quando avevo un sorriso falso, cercando di nascondergli ciò che avevo. Lui riusciva a leggere me e ogni cosa attorno a me, solo guardandomi.

Harry e Bella erano ancora fuori e perciò potevo uscire, evitando che mi riempisse di domande. 

Indossai un paio di infradito per poi aprire la porta, uscire e avviarmi verso la casa di Louis. Tenni su il cappuccio per evitare che i paparazzi mi riconoscano. I miei piedi mi portarono verso quel famigliare viale, non stavo pensando, stavo solo...eseguendo. 

Mi ero sentita persa nelle ultime settimane senza di lui...era come se stessi per esplodere.

Mi fermai fuori dal suo appartamento. E se quella ragazza fosse lì? L'unica macchina che vidi fu quella di Louis quindi...ero quasi sicura che non ci fosse. Bussai leggermente alla porta, trasalendo al suono del mio anello che batteva alla porta. Mi venne voglia di toglierlo...si. Gli anelli erano belli, ma in quel momento ritrovarmi dei ricordi del matrimonio mi faceva solo star male.

Quando Louis non rispose bussai un'altra volta e un'altra volta ancora. Non rispose.

"Louis...ti prego, aprimi." urlai, dando un pugno alla porta.

Lui doveva essere lì. DOVEVA esserlo. Avevo BISOGNO di lui...

Poggiai la testa contro la porta, cominciando a piangere. Avevo bisogno di lui. Dov'era il mio Louis?

Mi accasciai per terra, tirandomi le gambe strette al petto. Avevo bisogno di lui qui...

-*Louis' POV-*

Mi alzai e mi guardai attorno.

Ero nella stanza di Liam.

Aspetta, perchè ero lì...?

Poi mi ricordai di tutto.

Sospirai e mi tenni la testa tra le mani.

Non avevo idea di cosa fare.

Mi alzai in piedi, sentendo male alla testa. Dovevo tornare a casa. Sentivo solo il bisogno di dormire nel mio letto e chiarirmi le idee. Avevo bisogno di bere un pò, quella era l'unica cosa che poteva aiutarmi.

"Liam...io torno a casa." gli dissi, entrando nella sala da pranzo.

Mi guardò preoccupato.

"Lou, sta piovendo...ne sei proprio sicuro?" chiese.

Vidi delle gocce di pioggia battere leggermente sulla finestra.

"Ho bisogno di tornare a casa." affermai.

"Sei sicuro di stare bene?" chiese, guardandomi attentamente.

"Starò bene. Potrei chiamarti appena arrivo a casa." gli sorrisi, cercando di convincerlo.

Lui sospirò, avevo vinto.

"Va bene, ma appena arrivi, chiamami." disse.

"Ci si sente, Liam." dissi, prima di uscire e ritrovarmi sotto la pioggia.

****

Appena intravidi il mio appartamento, mi accorsi che qualcosa non andava. Pur non essendo così vicino, sapevo benissimo chi stava accovacciato lì davanti alla porta.

Lei era rannicchiata, cercando di proteggersi dalla pioggia.

"Lucy!" urlai, correndo fino a raggiungerla ed abbassarmi di fianco a lei.

Stava tremando e piagnucolando.

"Louis." sussurrò, voltandosi verso di me, tremante.

La presi in braccio e la strinsi a me.

"Shhh principessa. Shhhh. Sono qui. E' tutto ok." Aprii la porta ed entrai, chiudendola con un piede dietro di me per poi portare Lucy nella mia stanza.

La sua pelle era gelida e i suoi capelli erano bagnati. Batteva i denti e stringeva gli occhi chiusi.

"Louis." gemette, stringendo le mani.

Le tolsi la felpa bagnata e la lasciai per terra.

"Fa così freddo." disse lei, cercando di aprire gli occhi.

Sembrava così debole, come un uccellino.

Le tolsi i pantaloni di tuta e la portai in bagno per poi farla sdraiare nella vasca. Un caldo bagno. Ecco cosa le serviva. Aprii l'acqua calda, intanto lei continuò a tremare, ma poi dopo circa dieci minuti, smise e finalmente si rilassò.

Soddisfatto, chiusi l'acqua, lasciandola lì mentre io andai a prepararle del tè. Aveva bisogno di bere qualcosa di caldo e indossare qualcosa di comodo.

Presi un paio di pantaloni da tuta e una felpa, vestiti che Lucy amava mettersi quando restava da me.

"Hey, questi sono per te." le dissi, lasciandoli al lato della vasca.

Lei annuì debolmente, senza guardarmi.

Mi abbassai alla sua altezza e le accarezzai i capelli.

"Andrà tutto bene, tesoro. Staremo bene."

I suoi occhi incrociarono i miei, prima che cominciasse a piangere. Era ferita.

Senza pensarci, la aiutai a vestirsi per poi stringerla a me, affondando il mio viso contro il suo collo.

"Lucy, staremo bene." sussurrai, lei tremò appena il mio respiro sfiorò il suo collo.

Si staccò un attimo da me e mi guardò tristemente, continuando a piagnucolare.

"Non puoi esserne certo, Louis." mormorò con il labbro inferiore tremolante.

La avvicinai a me e le misi delle ciocche di capelli dietro l'orecchio.

"Si, sono certo. Non lascerò che ti succeda qualcosa." sussurrai, prima di stringerla a me e baciarla dolcemente.

Appena le nostre labbra si sfiorarono, fu come se tutto intorno fosse scomparso. Non m'interessava più nulla. Solo questo, lei, noi.

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BA BA BA BAM

LASCIO A VOI I COMMENTI. 

Scusate se ieri non ho aggiornato e probabilmente anche nei prossimi giorni non aggiornerò sempre. 

Cominciano le verifiche e interrogazioni -.-

.

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Più siete a seguirla e votarla e più io m'impegno ad aggiornare e quindi a  finirla <3 

AL PROSSIMO CAPITOLOOOO>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>

Dancing Styles (traduzione italiana) .EDITING.Onde as histórias ganham vida. Descobre agora