Capitolo 57

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-*Lucy's POV-*

Io e Harry eravamo sul divano, mentre bella era seduta sul pavimento, stava guardando un film. I ragazzi erano andati via e Niall mi aveva chiesto di mandargli un messaggio e raccontargli quello che era successo. Harry era seduto normalmente, mentre io ero accoccolata a lui, tenendo la testa contro il suo petto. Era questa la mia posizione quando guardavo un film con Harry.

"Che diremo alla gente...di noi...?" chiesi, giocherellando con le dita di Harry.

Lui abbassò lo sguardo verso di me, ma io evitai di guardarlo negli occhi.

"Potremmo evitare di dirlo, se ti da fastidio." mi disse.

Sospirai, stringendomi a lui.

"Non...voglio che la gente mi odi. E lo sai bene che mi considerano una cattiva persona...lo sono, infatti! Voglio dire, ti ho lasciato per Louis e poi ho abbandonato Louis quando...Nolan...e ora sono di nuovo con te. Non parleranno male solo di me, ma anche di voi..."

Harry si abbassò verso di me, e prese il mio viso tra le sue mani.

"Non m'interessa quello che diranno di me. L'unica cosa che importa adesso siamo io, te e Bella. La nostra famiglia. E' la cosa più importante."

Lo guardai negli occhi. Mi guardava attentamente e tutto quello che vidi nei suoi occhi fu amore e desiderio; e il fatto che non provasse minimamente a nascondermelo, mi toccò il cuore.

"Ti amo, Harry." sussurrai, tirando un boccolo dei suoi capelli.

"Ti amo anche io." mi sorrise lui, baciadomi dolcemente e poi staccarsi per evitare di farci vedere da Bella.

-*Louis' POV-*

Era andato. Sepolto. Avevo così tanto bisogno di Lucy quel giorno, perchè non potevo sopportare tutto ciò da solo. Vedere mio figlio, mentre veniva seppellito sotto terra. Senza la presenza di sua madre. Desiderai correre via, proprio come aveva fatto Lucy. Scappare via....da tutti i miei problemi. Non la stavo accusando, ma stavo desiderando di fare lo stesso che aveva fatto lei. Chissà se si sentiva in colpa, o sentiva il bisogno di tornare indietro. Tanto non importava. Era troppo tardi.

Tornai a casa. Mi sdraiai sul letto e rimasi lì a fissare il soffitto, mentre le lacrime mi rigavano il viso. Avevo passato tutto il tempo a piangere, cosa che non facevo quasi mai. Il mio telefono cominciò a squillare. Pensai di non rispondere, ma continuò, perciò andai a prenderlo. Era Eleanor.

"Pronto?" dissi, cercando di schiarirmi la voce.

"Hey Lou." disse lei, insicura.

Era strana.

"Io uhm...ho visto il telegiornale e...ho sentito del...funerale." parlò incerta. "Vuoi uhm...che venga a stare un pò con te?"

Sorrisi, intenerito.

"Lo faresti?" chiesi. In quel momento avevo bisogno di qualcuno e lei era lì.

"Sarò lì tra venti minuti." mi disse lei.

"Le porte sono sempre aperte." dissi prima di attaccare.

Non sarei più rimasto solo.

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Dancing Styles (traduzione italiana) .EDITING.Where stories live. Discover now