17.

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"Succo per te, coca per Rachel e caffè per me" Gab ci passa le nostre bevande per poi distendersi sul divanetto accanto a Rachel che lo guarda con una nota di rimprovero
"Vi ripeto: non c'è bisogno che restiate con me" alzo gli occhi al cielo
"Non abbiamo niente di meglio da fare" scrolla le spalle lui
"Guarda che so che hai saltato gli allenamenti per venire qua" lo canzono "e so anche che tu avevi l'incontro con il club del libro" indico Rachel che mi fa il verso

Sorrido scuotendo la testa per poi afferrare il mio succo che mi aveva portato Gabriel e fare per portarlo alle labbra.
"Ma sei impazzita" qualcuno mi strappa il succo dalle mani e io sbuffo piagnucolando "ma sto morendo di sete"
"Non puoi bere il succo durante un trattamento" mi rimprovera il bellissimo ragazzo davanti a me
"Min, dai" borbotto "sono ore che digiuno, almeno dammi dell'acqua" lo supplico
"Non puoi riempirti d'acqua" scuote ancora la testa venendo poi a sedersi sul bordo del mio letto poggiando una mano sulla mia fronte "inizia a salirti la febbre" sospira
"Sto benissimo" scuoto la testa
Guardo il mio bellissimo, bravo, intelligente, bellissimo, sexy, sensuale, bellissimo infermiere Min; ho già detto che è bellissimo? Min ha 26 anni ma dimostra la mia età, è il mio infermiere privato da anni ormai, più precisamente da quando ho scoperto di essere malata.
Ricordo ancora quando, seduti in soggiorno, io e mio padre sceglievamo accuratamente un infermiere,  o infermiera, che potesse seguirmi da casa. Perché ho scelto Min? Semplice, perché è coreano, e io ho un debole per i ragazzi coreani, soprattutto se belli e sexy.
Di solito veniva qui ogni giorno per controllarmi, a volte era questione di minuti, a volte di ore, altre volte era capitato che dormisse su una poltrona in camera mia mentre io ero occupata con le terapie, come adesso. Questa mattina non sono andata a scuola perché avevo una delle mie solite trasfusioni di sangue, il dottore dice che servono a purificare le mie cellule e a farmi vivere più a lungo, ma dopo più di sette ore l'ago nel mio braccio  iniziava a fare veramente male.
Ora erano le tre del pomeriggio, e Rachel e Gabriel erano appena arrivati per farmi compagnia.

"Gabriel, ti ho detto di non darle nulla" inizia a dire contro il mio migliore amico
"Scusa, ma sai che non resisto agli occhi dolci di Kaylee, è una bastarda manipolatrice quando vuole" sospira l'altro
Io e Rachel ridiamo a quella scena ma subito sono costretta a smettere a causa di un dolore al petto improvviso.
"Kaylee" Min torna verso di me e mi alza la testa delicatamente
"Cazzo" Rachel e Gabriel si alzano e corrono accanto al letto preoccupati
"Sto bene" mormoro poco dopo "lo sai che durano poco" mormoro stanca riprendendomi subito dopo
"Ok, ragazzi forse è meglio se la lasciate riposare adesso, dai tornate stasera quando avrà finito" Min si alza e fa segno ai due di uscire
"Ma dai" sbuffano in coro entrambi contrari
"Dai non fate i bambini e tornatenevene a casa. Lasciatela riposare, tra un'ora massimo avrà finito tanto" esclama non ammettendo repliche.
Rachel e Gabriel si guardano per un secondo per poi annuire, recuperano le loro cose per poi andare verso la porta
"Ci vediamo stasera" borbottano furtivamente uscendo senza neanche guardarci.
Min sospira per poi sistemarmi il respiratore al naso e controllare l'ago nel braccio.
"Stai tremando" costata con voce flebile
Si alza per prendermi una seconda coperta e poggiarmela sulle gambe e su metà bacino.
Era comodo seguire la terapia da casa, almeno potevo restarmene sul mio letto e non su una poltrona di una stanza completamente estranea.
"Sai che il tremore non è a causa del freddo" accenno un sorriso amaro
"Almeno ci provo" sorride dolcemente portandomi le mani sotto la coperta "vado di sotto per aggiornare tuo padre, tra mezz'ora ti levo le flebo e la sacca di sangue, poi hai finito" mi informa baciandomi la fronte

Controlla il purificatore d'aria accanto al mio letto per poi andare a chiudere le tende prima di andare al pieno di sotto chiudendomi la porta alle spalle.
Dopo neanche 10 secondi la porta della mia camera viene aperta nuovamente, ma ad entrare sono Rachel e Gabriel con un'espressione furba e leggermente trafelata. Gabriel socchiude la porta nuovamente per non fare rumore e sospira di sollievo mentre Rachel sorride.
"Siete due idioti" commento divertita
"Shh" mi guardano di scatto entrambi
"Se Min ci becca ci caccia a calci in culo" afferma Gabriel "puoi riposare tranquillamente anche con noi accanto, mica pretendiamo che ci balli la macarena" borbotta lasciando le loro cose sulla mia scrivania
"Smettetela di lamentarvi e venite qua" sposto la coperta e gli faccio segno di raggiungermi

Con amore, Johnny.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora