19.

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Quella giornata scolastica sembrava non finire più, ero esausta a causa dello sfogo avuto in bagno e di tutto il sangue che avevo perso, ma dovevo sforzarmi di restare sveglia e concentrata.
"Kaylee, tutto bene?" domanda Lily pizzicandomi il braccio per richiamare la mia attenzione, la guardo risvegliandomi dai miei pensieri e lei mi osserva preoccupata "Sei bianca da far paura" mi informa
Sospiro passandomi una mano tra i capelli portandoli dietro l'orecchio e socchiudendo gli occhi.
"Sto bene" annuisco
Il mio cellulare vibra e lo afferro senza farmi vedere dal professore di fisica che era alla lavagna con un mio compagno di classe. Collin mi ha scritta e leggo il messaggio sentendo un sorriso spontaneo nascermi sulle labbra e un formicolio alle mani.

Da Colin:
Sono fuori la tua aula, la lezione era troppo noiosa e ho voglia di vederti, mi raggiungi? ;)

Sorrido e poso il cellulare sotto al banco per poi alzare il braccio
"Dimmi Kaylee" mi indica il professore credendo che avessi la risposta al problema che stava spiegando
"Posso andare in bagno? Non mi sento molto bene" mento
"Certo" mormora scoraggiato tornando poi a spiegare
Povero professor Michaelson.
Esco dall'aula chiudendomi la porta alle spalle, cammino lungo il corridoio deserto del mio piano e sbircio in giro alla ricerca di Colin. Improvvisamente qualcuno mi afferra da dietro e mi alza da terra facendomi ridere.

Devo preoccuparmi del fatto che ho riconosciuto Colin solo dal suo profumo? Io credo di si!

"Ciao Johnny" rido ferma in quella posizione, lui dietro di me che mi regge dalla vita tenendomi sospesa in aria
"Ciao piccola" soffia sul mio collo lasciandomi poi un bacio
Ridacchio e lui mi mette giù, mi volto improvvisamente allegra e noto un paio di ragazzine in fondo al corridoio che ci guardano sussurrando tra di loro, così mi viene in mente un'idea.
Sorrido e porto una mano dietro la nuca di Colin per poi premere le sue labbra sulle mie baciandolo con passione.
Lo sento ridacchiare e mi stringe per la vita fino a quando quelle tre ragazze non vanno via con uno strano cipiglio.
"Faccio strage di cuori" mormora ironico prendendo fiato e in risposta alzo gli occhi al cielo divertita
"Domani è sabato" gli ricordo poi euforica "dove andiamo?" Domando curiosa staccandomi
"Non ci provare" ride superandomi, cammina davanti a me con fare sicuro e le mani nelle tasche del jeans
"Almeno dammi un indizio" sbuffo affiancandolo
"Ti passo a prendere alle otto" afferma
"Di sera? Credevo che avremmo passato il pomeriggio insieme..." ammetto confusa
"Di mattina stupida" dice ovvio e io sgrano gli occhi
"Ma sei impazzito?" Sbotto scioccata "non mi sveglierò mai alle 8 del mattino, e per fare cosa poi? A quell'ora sono ancora tutti chiusi" gli faccio notate
"Sto scherzando bella addormentata. Passo a prenderti per ora di pranzo, ora però basta" ridacchia alzando gli occhi al cielo
"Che diavolo di indizio sarebbe scusa" Sbuffo annoiata
"Accontentati" ridacchia fermandosi poi improvvisamente puntandomi un dito contro "ora andiamo, voglio farti vedere una cosa. E smettila di chiedermi di domani o ti lascio" avvisa cercando di fingersi serio
Lo guardo divertita per poi afferrargli la mano alzata e sporgermi per lasciargli un bacio a stampo fugace
"Non puoi lasciarmi, ricordi? Noi stiamo insieme solo per finta" canzono facendogli poi la linguaccia
"Non ne sarei tanto sicura fossi in te" mormora con un ghigno tornando poi a camminare
"E questo cosa significa?" Mi acciglio ma lui mi ignora
Rido e gli salto sulle spalle ma lui mi fa segno di fare silenzio e mi trascina dietro l'angolo del corridoio prima di svoltare per le scale della scuola.
"Che diavolo..." mormoro non capendo
Mi indica con un cenno del capo Michelle e Oliver che stavano parlando, e ancora una volta il tono del ragazzo non mi piaceva per niente.

"Allora? Lo hai detto a qualcuno?" Domanda lui rabbioso, mi spaventa quasi tanto sembrava furente
"No..." sussurra lei tremante
"Beh perfetto direi..." ringhia lui scalciando l'aria "cazzo Michelle, vuoi morire o cosa? Se non fai come ti ho detto succederà molto presto e giuro che-"
"Lo so, ok?" Lo blocca lei improvvisamente più coraggiosa "ma cosa dovrei fare?" Ridacchia tra le lacrime "io ti amo Oliver... ma ho paura e sono distrutta" afferma e io sospiro
Come poteva amarlo dopo tutto quello che le aveva fatto?
Vedo Oliver sospirare più tranquillo, rilassa le spalle e fa cadere le braccia lungo i fianchi, si avvicina a Michelle e poggia le mani intorno al suo viso dove si poteva intravedere un leggero livido sotto l'occhio destro e il labbro appena spaccato. Come ha potuto ridurla così? Mi fa schifo cazzo, sento lo stomaco sotto sopra e una rabbia assurda accecarmi.
"Ti amo anch'io cazzo..." sospira appoggiando la fronte contro quella della ragazza
Era incredibile, a vederli da fuori sembravano veramente innamorati, ci sarei potuta anche cascare se non avessi assistito a certe scene. Ma quanto era brava la gente a fingere?
"Farai come ti ho detto?" Domandò poi leggermente più teso
"Oliver... sai che non posso farl-" scuote la testa Michelle
"Perché no, cazzo" si allontana lui sferrando poi un pugno contro il muro, gesto che fa rabbrividire Michelle per la paura

Con amore, Johnny.Where stories live. Discover now