5. 𝘊𝘢𝘴𝘤𝘢𝘵𝘢 𝘥𝘪 𝘢𝘲𝘶𝘪𝘭𝘦𝘨𝘪𝘢

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Quel giorno il cielo era terso, gli uccellini cantavano contenti ed Helia si godeva il fresco affacciato fuori al balcone e ogni tanto controllava il cellulare per vedere se Flora gli aveva scritto, messaggiare non era proprio una cosa da loro, dopo le avrebbe scritto una lettera, era più felice che mai con quelle, la porta della stanza venne spalancata ed il giovane si voltò subito indietro, "allora? Ci sono notizie da Saladin o Codatorta?" Chiese apprensivo a Sky, Brendon e Timmy.

Brendon fece spallucce.

"questo ce lo devi dire tu Helia, Saladin è tuo nonno, non il nostro" non poteva dargli torto, in quella situazione quello che avrebbe dovuto saperne più di tutti era proprio lui, ma era uno studente, non faceva parte della dirigenza.

"e comunque no, Codatorta non ci ha detto nulla, tantomeno il preside o il Professor Desmoria" aggiunse Timmy posando le armi, che avevano usato durante gli allenamenti, sulla parete con le mensole vuota.

Sky si sedette sulle morbide poltrone turchesi distendendo i piedi, era sfinito.
"Si direbbe che hanno la situazione completamente sotto controllo" tentò di rassicurare il corvino.

Helia non riusciva a sentirsi calmo, allenarsi, seguire le lezioni lo distraevano ma quando tornava in stanza si sentiva inquieto, osservato, come se qualcuno aspettasse un suo passo falso e quello che era successo alla sua dolce Flora non lo faceva dormire la notte, sotto sotto, dentro di sé, nei meandri più nascosti del suo cuore sapeva perché era tutto iniziato con Flora, era sicuro che fosse opera degli Stregoni del Cerchio Nero perché Flora non aveva mai attirato l'attenzione di qualcuno, tranne di lui stesso, come aveva fatto con Anagan.

Dentro di sé Helia temeva che Anagan avesse per Flora gli stessi progetti che ai tempi Lord Darkar ebbe per Bloom, rabbrividì al pensiero.

"Io non ci credo, non hanno nemmeno avvertito tutta la scuola, c'è qualcosa che non quadra in tutta questa storiaㅡ"

"probabilmente Saladin lo farà oggi, Stella mi ha scritto poco fa che la Direttrice Faragonda ha riunito tutta Alfea nell'auditorium, tuo nonno non è il tipo da starsene con le mani in mano" aggiunse Brendon mostrando la chat, buttando l'occhio discretamente si potevano vedere messaggi pieni di cuoricini e frasi romantiche.

Helia scosse la testa spostando la sua attenzione da un'altra parte, agitò le mani e si voltò nuovamente verso il balcone, l'aria fredda gli colpì il viso ed il giovane sospirò calmandosi.

"Okay, okay va bene, va tutto bene"

Timmy gli posò affettuosamente una mano sulla spalla e lo guardò bene in faccia, il suo amico era stanco.
"Helia devi calmarti, se ti senti così ora cosa credi che succederà quando affronteremo il nemico?"

"non lo so, io... voglio soltanto delle risposte, non ce la faccio a brancolare nel buio"

"lo sappiamo amico, ma non per questo devi portarti questo fardello da solo, chiaro?" Aggiunse Brandon, anche Sky annuì.

"chiaro, grazie"

Brandon fece cenno con la mani e alzò gli occhi al cielo
"non ringraziarmi"

Helia e Timmy si sedettero sulle sedie delle scrivanie, Helia con le braccia incrociate al petto, in pochi attimi l'atmosfera nella stanza si alleggerì, col grande piacere di Brendon, circondò con un braccio le spalle di Sky ridacchiando.

"allora? Come sta Thoren ora che è sposato con Daphne e ha un regno da governare?" Chiese curioso e con una punta di ironia nella voce.

Sky sorrise e si massaggiò la fronte, il solo pensarci gli faceva venir l'emicrania.

"sta bene più che altro dice che è difficile stare dietro a Daphne perché hanno molto da fare, non hanno un attimo di pausa" ridacchiò, Helia accennò un sorriso, Thoren sapeva benissimo quale sarebbe stato il suo destino se fosse stato al fianco di Daphne, per certe cose l'amore non basta ma quei due erano fatti l'uno per l'altra, non c'era niente che avrebbe potuto distruggere la loro felicità, la loro fiaba.

𝐓𝐇𝐄 𝐒𝐔𝐑𝐕𝐈𝐕𝐎𝐑: 𝐋𝐄𝐆𝐀𝐓𝐈 𝐃𝐀𝐋𝐋𝐎 𝐒𝐓𝐄𝐒𝐒𝐎 𝐃𝐄𝐒𝐓𝐈𝐍𝐎Where stories live. Discover now