14. 𝘗𝘢𝘨𝘪𝘯𝘦 𝘥𝘪 𝘎𝘢𝘳𝘰𝘧𝘢𝘯𝘪 𝘳𝘰𝘴𝘴𝘰 𝘴𝘤𝘶𝘳𝘰

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Flora si asciugò la fronte madida di sudore col braccio e si raddrizzò un secondo per la stanchezza, quei vasi pesavano parecchio. Stava rimettendo in sesto la serra di Alfea che le era stata affidata, dopo tutto ciò che era successo, da quando aveva ricevuto gli inviti per quella festa falsa a Fonterossa non vi era più entrata, per poi scoprire grazie a Lord Bartelby che Gantlos avesse fatto irruzione nel suo piccolo posto speciale. Le piante stavano bene, un pò spaventate e ferite ma erano dure a morire. Flora si era sentita tremendamente in colpa per non essersi curata di loro come avrebbe dovuto, ma le abitanti della Serra l'avevano accolta a braccia aperte, o per meglio dire, foglie, comprendendo la situazione difficile in cui si trovava la fata della natura.

Giunchiglia Lillà non aveva perso la sua voglia di scherzare, dall'alto del suo scaffale s'allungò per solleticare con i petali gialli la spalla della fata "Oh! Lillà!" Esclamò Flora sorpresa, quella sghignazzò inondando la stanza di polline "sembri stanca, fatina" borbottò, Pianta Carnivora tossì annunciando la sua presenza "non dovresti andare a prepararti?" Chiese col suo vocione.

L'Ibisco gigante, alto poco più di due metri che si godeva il sole pomeridiano di Maggio, agitò i petali giallo ocra che verso il centro sfumavano in un fucsia avvolgente, le foglie frusciarono a contatto con le altre piante che pertanto gli fecero spazio per muoversi. "Carnivora non metterle fretta!" Rimproverò duro, pianta agrippina fece ondeggiare le sue liane ricoperte di foglie come a voler protestare, dall'alto della sua posizione l'orchidea rampicante sbuffò "quand'è che arriva il nipote di Saladin?" Chiese curiosa.

Le piante di gelsomino che osservavano la scena dal bancone dove Flora aveva lasciato gli utensili, sospirarono sognanti "è cosi bello..." mormorarono. Flora ridacchiò mentre un leggero rossore le colorò le guance, Ibisco emise un grugnito rassegnato "state zitte voi!" Sbottò.

Flora diede un'occhiata all'orologio, "Helia dovrebbe arrivare fra venti minuti" Mormorò tranquilla mentre sfilava i guanti, giurò di aver visto tutti i fiori della serra sbiancare per un attimo. Pianta Carnivora agitò in aria le foglie come una forsennata "e cosa ci fai ancora qui? Muoviti! Va' a prepararti!"

Lillà le diede ragione "pensa se lui arrivasse e ti trovasse... così" fece cenno verso la sua figura e Flora non sapeva se dovesse sentirsi offesa o apprezzare la sincerità, anche se non richiesta.

"Tesoro, sei ricoperta di terriccio" le fecero notare con la loro solita delicatezza i Narcisi, Flora cercò di pulirsi goffamente il grembiule ricoperto di polvere poi poggiò le mani sui fianchi "sempre molto cordiali voi eh?" Disse la fata.

Ibisco le fece cenno di lasciar perdere, "va' su, noi ti aspetteremo" la incoraggiò.

"Non che possiamo andare da qualche altra parte" bofonchiò la Pianta Carnivora scettica.

Flora si slacciò il grembiule e sorrise alle piante della serra "grazie, ci vediamo presto. Vi voglio bene!" Salutò prima di svanire nel portale che la condusse nel corridoio del Collegio d'Alfea.

Le piante rilassarono i gambi e si appollaiarono al sole "è proprio una brava fatina" udirono Lillà sussurrare.

Flora corse fino alla sua camera, sbatté la porta così forte da far sussultare Musa e Tecna, sedute sulle poltroncine all'ingresso "Flora, tutto bene?" Chiese Tecna spegnendo lo schermo del palmare, la fata scosse la testa "uhm, no però si, insomma Helia arriverà tra poco ed io..." Musa sbarrò gli occhi "okay, okay, va' a prepararti, se arriva prima che tu sia pronta lo intratteniamo noi".

"O lo spediamo di sopra a fare da modello per la nuova collezione di Stella" le fece eco la fata della Tecnologia, Flora ridacchiò divertita al solo immaginare Helia indossare quei colori accesi che a Stella piacevano tanto. Sorrise un'ultima volta alle sue amiche e filò in bagno. Entrata in doccia lasciò che l'acqua calda le lavasse via la stanchezza e l'ansia per la presenza del nemico, si focalizzò sul pensiero che di lì a poco si sarebbe vista con Helia e avrebbe passato un bel pomeriggio, dimenticandosi per un po' di ciò che la faceva addormentare tardi e rigirarsi nel letto.

𝐓𝐇𝐄 𝐒𝐔𝐑𝐕𝐈𝐕𝐎𝐑: 𝐋𝐄𝐆𝐀𝐓𝐈 𝐃𝐀𝐋𝐋𝐎 𝐒𝐓𝐄𝐒𝐒𝐎 𝐃𝐄𝐒𝐓𝐈𝐍𝐎Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora