7. 𝘗𝘪𝘰𝘨𝘨𝘪𝘢 𝘥𝘪 𝘗𝘢𝘱𝘢𝘷𝘦𝘳𝘪 𝘙𝘰𝘴𝘴𝘪

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Era già sera quando le sei fate arrivarono a Fonterossa, il giardino della prestigiosa scuola era gremito di studenti indaffarati a studiare, nessuno degli Specialisti guainava spade o si esercitava con un compagno.

"Quest'autobus ci ha messo un secolo ad arrivare" si lamentò Tecna mentre si sistemava la gonna del vestito che aveva qualche piega qua e là.

Stella sgambettò contenta sui suoi tacchi vertiginosi e fece una piroetta
"ora che siamo finalmente arrivate andiamo a cercare i nostri ragazzi!"

Tutte annuirono ed insieme si incamminarono nel cuore del giardino ma a Flora non sfuggì di come la Fata della Musica si tenesse lontana dal resto del gruppo, probabilmente provava un po' di nostalgia dato che non c'era più niente che la legasse a Fonterossa, Riven se n'era andato tanto tempo prima.

Le fu subito affianco e l'amica la guardò sorpresa.

"Musa cosa c'è?" Musa voltò il capo continuò a guardarsi attorno pensosa.

"Niente è che non hanno decorato il giardino, è tutto spoglio, che razza di festa è senza decorazioni?" Flora rimase sgomenta nel scoprire cosa tormentasse la fata ma non poteva darle torto, si rese anche conto che gli Specialisti si stessero comportando come se quello fosse un giorno normale non come se ci fosse una festa.

"Forse noi siamo arrivate in anticipo d'altronde sugli inviti non c'era scritta l'ora della festa!" Aggiunse stridula Stella cercando di sollevare il morale generale.

"può darsi" rispose Aisha non del tutto convinta.

"Musa ha ragione, è insolito" le diede subito ragione Tecna, Stella inarcò le sopracciglia incredula.

A Flora bastò voltarsi di spalle per sentirsi a disagio "e gli specialisti ci guardano in modo strano..."
Bloom le circondò subito le spalle col braccio "qualcosa non quadra" Stella non demorse, fece dei passi avanti con i pugni serrati suoi fianchi ed il broncio.

"Magari la festa deve solo tenersi all'interno, forse lì è tutto pronto no?" Suggerì la fata del sole e della luna.

Le ragazze decisero di dare a Stella il beneficio del dubbio "andiamo a vedere allora!" Incoraggiò Bloom.

Percorsero il sentiero verdeggiante e circondato di alberi e si ritrovarono davanti le porte d'entrata della mensa, Stella spinse le maniglie e le sei si trovarono immerse nel chiacchiericcio degli studenti della scuola e nell'odore di purè di patate e maiale. Stella fece una smorfia di dissenso.

"Anche la mensa è spoglia!" Disse Bloom con tono saturo di ironia.

"E gli studenti stanno mangiando..." aggiunse Musa in imbarazzo.

"e ci fissano" sibilò Tecna mentre si nascondeva dietro l'amica e cercava di tirarsi in basso a forza la gonna del vestito, Stella fece un gesto di noncuranza con la mano "lasciali guardare, non le vedi tutti i giorni delle fate di Alfea!" Si vantò la Principessa di Solaria.

"Stella!" La richiamò alla realtà una voce che conosceva bene e che l'accarezzava ogni volta come fosse velluto.

Brendon sorrideva entusiasta di vedere la sua ragazza ma non riusciva a comprendere come mai si trovasse lì e perché fosse vestita così elegante, Stella gli corse in contro e buttò le braccia al collo riempiendolo di baci sulla guancia.

Al seguito c'erano anche Sky, Timmy ed Helia che osservavano le loro fidanzate con occhi fuori dalle orbite.

"Oh Brendon amore mio! Che bello vederti come mai la sala non è ancora pronta?" Disse Stella a raffica, quando lo vide in faccia, Brendon mostrava unicamente un'espressione confusa.

𝐓𝐇𝐄 𝐒𝐔𝐑𝐕𝐈𝐕𝐎𝐑: 𝐋𝐄𝐆𝐀𝐓𝐈 𝐃𝐀𝐋𝐋𝐎 𝐒𝐓𝐄𝐒𝐒𝐎 𝐃𝐄𝐒𝐓𝐈𝐍𝐎Where stories live. Discover now