20. 𝘙𝘪𝘵𝘰𝘳𝘯𝘰 𝘥𝘦𝘪 𝘊𝘪𝘤𝘭𝘢𝘮𝘪𝘯𝘪

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I capelli mossi dal vento le frustavano il viso, assottigliò gli occhi e riconobbe quella chioma spigolosa che mai sarebbe stata capace di dimenticare, "Riven?" Disse esitante, impaurita, senza saper cosa fare, come reagire. 

Lui si voltò con espressione raggiante in faccia, "Beh? Sorpresi di vedermi?" Esclamò spalancando le braccia, solo quando incontrò lo sguardo esterrefatto di Musa vacillò. La fata strinse forte i pugni poi voltò il capo per non doverlo guardare in faccia, per tutto quel tempo che non c'era stato Musa aveva sofferto nel peggiore dei modi, ogni giorno al suo risveglio si ritrovava faccia a faccia con la consapevolezza che fosse sola, perché tutte le sue amiche erano felici ed innamorate, Musa non era arrabbiata per ciò, le sue amiche erano felici e lei lo era per loro ma comunque l'assenza di Riven, il dover convivere con il suo ricordo l'avevano messa a dura prova, ed eccolo lì, era sbucato all'improvviso dal bosco di Niran e lei si era completamente immobilizzata, il cuore palpitava così forte che temette Riven riuscisse a sentirlo.

Il primo a far qualcosa fu Sky, raggiunse Riven e lo strinse in un abbraccio che cercò di comunicargli quanto veramente gli fosse mancato, Riven ridacchiò e ricambiò la stretta divertito "ma guarda che facce, avete visto un fantasma per caso?" Domandò divertito ricambiando la stretta di Sky che già ridacchiava sentendo le battute dell'amico. Il sole fuori dai fitti rami del bosco fece capolino attraverso le nuvole, il vento non accennava a diminuire ma l'intero gruppo non accennava a volersi allontanare. Riven era là con loro. Qualcosa stava cambiando, doveva essere così per forza. 

"In effetti" disse Aisha incrociando le braccia al petto ed inarcando un sopracciglio, gli altri risero osservando lo scambio di sguardi tra lei e Riven, poi il Re d'Eraklyon sciolse l'abbraccio, "Aisha ha ragione, sei partito e poi di te non ne abbiamo saputo più nulla". Nel frattempo il resto degli specialisti s'era buttato addosso al loro amico per poterlo salutare come si deve, fra una risata ed un "da quanto tempo razza di scemo!", "Timmy ma la cambi mai la montatura degli occhiali?" ed "Brandon mi stai stritolando! Aiuto!"e "Helia amico sei proprio bravo con quei laser sembravo un salame!" Riven si dimenticò di rispondere al biondo. Poi i ragazzi si allontanarono per fargli riprendere aria, Riven si voltò brevemente ed incontrò lo sguardo di Musa, si sentì un nodo in gola e distolse lo sguardo sentendo l'ombra del passato arrampicarsi sulla sua schiena per farlo sprofondare nel baratro; c'erano questioni più urgenti da trattare.

"Riven ma che ci fai qui?" Chiese Bloom, Stella, al suo fianco annuì, "me lo stavo chiedendo anch'io, questa è una missione segreta, Riven" disse la fata del sole splendente picchiettando il piede destro sulla neve attendendo una risposta. "Ti ha contattato Faragonda? Saladin? O Hagen?" Domandò Tecna parlando a raffica, Riven scosse la testa "è una storia lunga e complicata, vi spiegherò tutto". Disse sorridendo incerto, le ragazze annuirono sollevate anche se Musa preferì restare sulle sue, non riusciva a fidarsi.

Nex toccò brevemente la schiena dello specialista "significa che sei tornato per restare?" Riven guardò il paladino poi si voltò verso gli amici che attendevano la risposta con trepidazione "si, resto" scoppiarono strilli e urla di gioia e tutti si strinsero attorno all'amico che avevano appena ritrovato. Anche se Riven spesso e volentieri si mostrava scontroso e anche presuntuoso tutti lo sapevano che ciò era soltanto una parte di ciò che era Riven. Era altruista, gentile anche se sempre con quell'orgoglio che non si è mai tolto di dosso. Nonostante tutto sapevano chi era Riven, e ciò era tutto quello di cui Riven aveva bisogno. 

"Oh Riven il mantello è strappato, dovresti usare un tessuto più resistente altrimenti si farà a brandelli" Fece notare Stella sollevando il mantello della divisa di Riven che mostrava un strappo verso il basso. 

Timmy guardò lo strappo perplesso, senza saper cosa dire. Sky e Brandon si guardarono intrattenendo una conversazione fatta unicamente di occhiate. Helia fissava Riven incredulo poi sollevò un angolo delle labbra ridacchiando. Un vuoto disperato nei suoi occhi color oceano. "Eri tu". Accusò minaccioso, Riven sospirò, il nipote di Saladin spostò il braccio all'indietro pronto ad attaccare Riven con i laser. "Helia andiamo, lascia che ti spieghi" Sky e Brandon tirarono Helia indietro per le spalle per evitare lo scontro.

𝐓𝐇𝐄 𝐒𝐔𝐑𝐕𝐈𝐕𝐎𝐑: 𝐋𝐄𝐆𝐀𝐓𝐈 𝐃𝐀𝐋𝐋𝐎 𝐒𝐓𝐄𝐒𝐒𝐎 𝐃𝐄𝐒𝐓𝐈𝐍𝐎Where stories live. Discover now