Blaze.

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«Mi stai dicendo che mia madre ti ha comprato dei vestiti senza un vero motivo?.» non mi andava di raccontare a James, Noah e Aiden che Eva aveva ascoltato la loro conversazione.

«Esattamente.» annuisco e nascondo la mia espressione quando Alexander passa per andare dritto al cancello.

Sta parlando con un ragazzo, non riesco a sentire cosa stiano dicendo, ma sembra una conversazione abbastanza tranquilla, solo che l'altro gli da una mazzetta di soldi.

«Quindi,Kyla?.» Aiden mi scuote leggermente, per farmi tornare con l'attenzione su di loro.

«Scusate, cosa?.»

«Stasera vuoi venire con noi ad una festa? è tipo qualcosa di...importante, ci vuole un abbigliamento di un certo tipo.» io annuisco.

«Certo, io ci sono.» mi alzo per aggiustarmi i pantaloni, e anche per cercare di capire se sono sporchi di verde a causa dell'erba dov'era seduta.

«Cazzo, devo andare a cambiarmi.» corro verso casa mia ma più mi avvicino e più sento una puzza strana...

Tipo...bruciato...

Cazzo, casa nostra sta andando a fuoco!

«James! Alex! cazzo qualcuno venga!.» urlo a pieni polmoni, così tanto che Alexander arriva in un istante.

«Che c'è-.» si blocca quando capisce.

«Porca puttana.» mi sposta da li e vedo tutti arrivare.

Eva, Mike, mia madre.

Ma non capisco più nulla, vedo solo il fuoco.

Sento che c'è ancora qualcuno a sorreggermi, ma non capisco se sia Alexander o qualcun altro.

C'era la mia vita la dentro.

E ora non c'è più nulla.

«Calma, tornado, hai il cuore che va a mille.» Alexander mi poggia una mano sul petto per farmi calmare, ma io comincio a respirare più velocemente e mi aggrappo alle sue dita con la poco forza che mi è rimasta.

«Kyla!.» sento la voce di mia madre, che mi fa tornare in me.

Vedo i pompieri spegnere l'incendio, dicono che fortunatamente le fiamme non hanno toccato niente altro

«Mi dispiace ma non è rimasto nulla, l'incendio ha spazzato via ogni cosa presente all'interno della casa.» piccole lacrime amare scendono dai miei occhi.

Ogni.Cosa.

«Porca miseria.» James mi abbraccia, facendomi fiondare su di lui, portandomi anche piangere come una bambina

Quel contatto in un momento del genere mi ha fatta scoppiare.

«Menomale che almeno i vestiti di oggi li ho messi da parte nella mia stanza.»
Sento dire ad Eva.

«Grazie, altrimenti non avrebbe nulla da mettere, fortuna che ci sei tu.» mia madre abbraccia Eva e vedo che le scendono alcune lacrime.

«Ovviamente dopo questo...vivrete nella villa con noi.» Mike dopo aver finito di parlare con i pompieri, viene da noi a dirci ciò.

«Grazie sempre.» mia madre non fa altro che ringraziarli, è da settimane che dalla sua bocca non esce nulla se non "grazie".

«Vuoi lo stesso uscire stasera?.» mi chiede Noah, mentre con lo sguardo cerco Alex.

Lo trovo poco distante da noi mentre parla con suo padre e ogni tanto mi lancia qualche occhiata.

«Certo, ora più che mai.» devo svagarmi.

Sweet HellWhere stories live. Discover now