Finally we can go out all togheter.

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«Alexander...» sono sopra il mio ragazzo, è come se mi tenesse prigioniera grazie ai suoi baci.

Mi tiene per i fianchi e continua a baciarmi, ma il mio cellulare sta squillando già da un po'.

«Non rispondere.» sussurra sulle mie labbra, tenendomi con una mano la guancia e con l'altra i fianchi.

«E se fosse importante?...devo...rispondere.» riesco a staccarmi tra un bacio e un altro e rispondo.

E' Daphne.

Alexander continua a baciarmi il collo, e io devo iniziare seriamente a trattenermi.

«Kyla! finalmente!.» sento Daphne ma il mio cervello percepisce solo la presenza di Alexander.

Che adesso sta facendo viaggiare le mani sotto la mia maglietta.

Accarezzando, con una mano, lentamente la superfice dei miei seni nudi.

Oddio.

«D-dimmi Daphne.» lui se la ride sotto di me, e continua a lasciarmi una scia di languidi baci che scorrono dalla mascella al collo.

Con l'unica mano libera invece, accarezza il mio interno coscia, fasciato da un leggings molto attillato.

«Stasera ti andrebbe di uscire? saremmo io, tu, Karol ed Emma.» il mio respiro si fa sempre più veloce.

«S-si, c-certamente.» la sento gioire dall'altro lato della chiamata, e io spero che riattacchi al più presto.

«Allora fatti trovare pronta in orario, ti passiamo a prendere intorno alle otto e mezza.» Alexander adesso mi sta mordendo il collo e geme piano, ma considerando che è molto vicino al mio orecchio, lo sento il doppio.

«Va bene, ci sentiamo dopo.» dopo aver sentito anche il suo saluto, riattacco e poso il telefono.

Tengo i capelli di Alexander mentre lui continua a giocare con il mio collo.

«Sei un vero stronzo. Sai che avrei potuto ansimare al telefono, vero?.» sento il suo sorriso crescere sulla mia pelle.

«Non l'avrei permesso. Purtroppo sentire questo suono provenire dalla tua bocca è un lusso che solo io posso permettermi.» inarco la schiena, facendo scontrare ancora di più le nostri parti intime.

Adesso è il cellulare di Alexander a suonare.

Non è possibile.

«Ma è un cazzo di scherzo o cosa?!.» gli passo il cellulare e pettino i miei lunghi capelli con le dita.

«Cosa succede?...ma che significa che non ci vogliono pagare?...ho capito, sto arrivando.» chiude la chiamata e sbuffa.

«Tornado non sai quanto cazzo mi dispiaccia, ma nell'azienda ci sono degli incompetenti e devo risolvere i loro danni.» mi alzo da sopra il suo corpo e mi lascia un bacio sulla testa.

«Cosa è successo?.» chiedo, mentre lui si rimette la maglietta.

«Un coglione ha sbagliato a scrivere il tipo di accordo che aveva siglato con un'importante famiglia con cui stavamo facendo un affare, e adesso loro si sentono fregati, quindi non ci vogliono dare la parte che ci spetta.» strabuzzo gli occhi.

«Fammi sapere se riesci a sistemare le cose.» lui annuisce e mi lascia un altro bacio sulla fronte.

«Non dovrei tornare tardi, comunque.» subito dopo esce.

Sembra una maledizione.

Ogni volta che io e Alexander riusciamo ad appartarci, veniamo sempre interrotti in qualche modo.

Sweet HellWhere stories live. Discover now