Truth or Dare? pt.1

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Quando arriviamo a destinazione, la mascella mi cade decisamente a terra.

No, non è una villa, è un castello proprio.

Ci saranno tremila piani, e sono anche pochi.

«Tesoro, inutile dirti che questa casa trasborda di persone, tu non conosci nessuno perciò...» non faccio James, perché prendo l'iniziativa e stringo la sua mano con la mia.

«Sento puzza di cotta.» Mason passa come un serpente accanto a James, guadagnandosi un'occhiataccia da parte sua.

Davanti a noi, Alexander mi guarda da sopra la spalla, come per dirmi "te l'avevo detto", io alzo gli occhi al cielo e lo mando a fanculo mentalmente.

Ma da quando tutto questo si è trasformato in un scommessa tra noi due?

Però non sono più così sicura che lui avesse torto.

«Oh no, è qua fuori.» Noah sbuffa vedendo qualcuno fuori dalla porta d'ingresso

Una ragazza.

«Porca puttana, ma lei aveva detto che non sarebbe venuta!.» James comincia ad agitarsi e io  stringendo la sua mano, gli chiedo come mai tutti stanno cominciando ad agitarsi.

«Quella è Caroline.» ah, cazzo.

Capisco Aiden, da un lato.

La sua bellezza è disarmante, ha i capelli biodi lunghissimi, è molto alta e potrei elencare i milioni di altri pregi presenti nella sua parte estetica.

Ma per come me l'hanno descritta, potrei elencare milioni di difetti nella sua persona.

Per quello che so, ovviamente.

«Aiden?.» lo chiamo perché vedo che è rimasto bloccato a guardare la bionda fumare.

«Porca puttana.» lui si riprende e mi stacca da James.

«Scusa fratello, un attimo.» mi avvolge un braccio attorno alle spalle.

Oh no.

«Ciao...Aiden.» quando passiamo accanto alla biondina, lei lo saluta, appena mi vede, il suo sorriso vacilla.

Lui impassibile, la saluta con un cenno del capo, mentre io muovo la mano libera-l'altra è impegnata a tenere quella sinistra di Aiden- e lei sembra scioccata.

Quando finalmente entriamo dentro la casa, scoppiamo a ridere.

«Cazzo, è morta dentro!.» quasi urla, per sovrastare la musica.

«E' stato esilarante! sembrava una bambola di porcellana, lì ferma.» ridiamo fino a finire il fiato.

«Grazie, comunque.» io gli sorrido, comprensiva, e subito dopo veniamo circondati dai fratelli Wood e Mason.

«Come hai fatto ad entrare senza farti venire sette crisi?.» gli chiede Alex, lui in risposta mi afferra la mano e la alza, facendo vedere le nostre dita intrecciate.

«Perché avevo la mia ragazza accanto.» a quelle parole, vedo Alex stringere la mascella.

«Divertente.» Noah e James ridono, ma quando ci vedono impassibili, smettono all'istante di ridere.

«Voi due?!.» Mason è scioccato.

«No, idioti creduloni. Abbiamo fatto finta.» James sembra aver ripreso a respirare, mentre Mason ci manda a fanculo.

«Lo accetto.» gli dico, ridendo.

«Andiamo a fare gli auguri al festeggiato.» adesso che ci rifletto, io non sono invitata, lui neppure mi conosce.

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