Insecurity.

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«Spero che abbiate veramente capito questa volta, ci vediamo domani.» poggio la testa sui palmi delle mie mani quando la professoressa esce dall'aula.

Non ho capito un cazzo.

«Tutto ok?.» Brandon si piazza davanti al mio banco.

«Decisamente no, non ho capito nulla di tutto quello che ha spiegato, e l'ha fatto per ben due volte...non capisco perché non riesco a comprendere.» lui mi rivolge un sorriso comprensivo e mi poggia una mano sulla spalla.

«Non disperarti...la matematica non la capisce mai nessuno.» io sorrido e provo a riprendermi.

Abbiamo un test su questo argomento proprio la prossima settimana, e non posso permettermi di fallire.

Proprio non posso.

«Vieni, dobbiamo andare.» annuisco.

Finalmente una materia che ogni tanto capisco: scienze.

Mi siedo accanto a Brandon perché Noah vuole stare con la sua amatissima Daphne.

Non fa altro che parlare di lei, gli si illuminano gli occhi quando lo fa.

Mi chiede sempre consigli su come comportarsi, e fino ad adesso le cose sembrano andare bene.

Anche tra me e Alexander le cose vanno abbastanza bene.

Però ancora non vuole ufficializzare nulla, e accetto pienamente questa sua decisione.

Non siamo ancora riusciti a spingerci oltre i baci.

E non capisco se sia un bene o un male.

Perché a me chi lo assicura che dopo aver fatto sesso lui non si stancherà di me?

Oddio, non voglio nemmeno pensarci.

«Spero che abbiate preso tutti appunti, queste cose saranno presenti nel test della settimana prossima.»

Un altro test?!

«Cazzo! Brandon dimmi che hai scritto qualcosa.» lui annuisce.

«Tranquilla, ti mando tutto io.» tiro un sospiro di sollievo e lo abbraccio.

***

«Abbiamo l'ultima lezione, cerca di fare attenzione.» mi dice Brandon, mentre andiamo insieme in classe.

Ma in tutto questo...Leonardo che fine ha fatto?

Lo chiederò ad Emma.

Vedo James da lontano e lo saluto con la mano, ma lui guarda in cagnesco il ragazzo al mio fianco, che in questo preciso istante ha messo un braccio attorno alla mia spalla, provando a farmi vedere qualcosa sul suo cellulare.

Ion in questo gesto non ci vedo nulla di male, ma adesso ragioniamo con il cervello stracolmo di malizia dei Wood...

Infatti, come volevasi dimostrare, James si piazza davanti a me.

«Kyla, possiamo parlare un attimo?.» non mi da nemmeno il tempo di rispondere, che mi prende per il braccio e mi trascina dentro un'aula.

Entriamo e lui chiude la porta, facendomi aderire alla parte.

«Che cazzo ti prende?.» io sbuffo.

«Oh cielo! non ci posso credere. Comprati un vocabolario e vatti a leggere la definizione di amicizia, perché secondo me non sai cosa sia.» lui alza un sopracciglio.

«Io non ho amiche femmine, tutte le ragazze con cui ho parlato sono sempre finite a letto con me.» sbuffo.

«Buon per te, cosa vuoi che ti dica? non siamo tutti come te, qualcuno preferisce avere amiche piuttosto che "scopamiche".» mimo le virgolette.

Sweet HellDove le storie prendono vita. Scoprilo ora