I'm obsessed with you.

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Non vedo Alexander da due giorni.

Non mentirò: ho pianto in questi giorni.

Mi manca e non possi farci niente.

Vorrei solo stare a letto e non pensare e niente e nessuno.

Ma capisco che non posso farlo quando James spalanca la mia porta e apre le finestre.

«Buongiorno fiorellino!.» mi alzo a sedere sul letto e lo guardo male.

«Sai, esiste una cosa chiamata privacy.» gli ricordo, stropicciandomi gli occhi.

«Ed esiste un'altra cosa chiamata vitalità, ed è proprio quella che manca a te.» sbuffo.

«Che vuoi'.» gli chiedo, andando in bagno per lavarmi i denti.

«Oggi è il compleanno di Karol e voglio organizzarle una festa.» annuisco.

«E io che c'entro?.» biascico mentre passo lo spazzolino dal lato destro della mia bocca.

«C'entri perché devi aiutarmi. Non so fare cose di questo genere.» alzo gli occhi al cielo e sputo il dentifricio nel lavandino.

Mi risciacquo e lo fisso.

«Voglio un bene dell'anima a Karol, ma non mi sento dell'umore giusto.» lui mi si piazza davanti.

«Ti sto supplicando.» mi rivolge gli occhioni da cucciolo che fa quando vuole qualcosa e io cedo.

«Cazzo, va bene.» lo sbatto fuori dalla mia camera e apro l'armadio.

Mi vesto e corro in cucina.

«Avevi in mente un tema?.» domando a James, avendo già una mezza idea.

«Non saprei. A lei piacciono tanto i film e le serie tv.» annuisco.

«Bene, questo sarà il tema.» batto le mani, entusiasta per il progetto che ho in mente.

«Penso a tutto io, tu distraila per tutto il giorno, di sera andrai all'indirizzo che ti manderò e lì ci sarà la sorpresa.» lui annuisce.

«La distrarrò senza problemi.» fa capire benissimo quali sono le sue intenzioni, per questo faccio una faccia schifata.

«Non vorrei vomitare di prima mattina.» lui alza le spalle.

«Non sputare nel piatto in cui hai mangiato.» mi indica e io rido.

«Peccato che il piatto l'abbia solo assaggiato.» lui mi guarda male in un primo momento, ma poi ride.

«Siamo felici stamattina?.» Aiden mi lascia un bacio sulla guancia, seguito dal fratello Noah.

«Se c'è James c'è sempre felicità.» parla di se stesso in terza persona

La dice lunga.

«Vabbè tiratela di meno dai.» Noah lo prende in giro e si versa un po' di succo dì succo nel bicchiere.

«stasera c'è una festa per il compleanno di Karol. Siete tutti invitati.» dico, sedendomi accanto ad Aiden.

«Anche Alexander?.» quando sento quel nome alzo di scatto la testa.

«se vorrà venire non glielo impedirò.» dico semplicemente.

So che la domanda di Noah era innocente, ma io mi ammutolisco di colpo.

Dovrò rivederlo stasera?

«Glielo dico io.» James prende il cellulare, e deduco che stia scrivendo al fratello.

«Buongiorno ragazzi. Dovete dire alla signora Eva dove si trova Alex, non riuscirò a tenerla a bada ancora per molto.» Marisa ci informa di questa cosa e noi sbuffiamo all'unisono.

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