Kyla: 1 Alexander: 0.

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Non capisco il perché di questo mal di testa allucinante.

Quando esco fuori, noto come quasi tutti stanno facendo colazione seduti al solito tavolino.

Dico quasi perché mancano James e Alexander.

«Buongiorno a tutti.» Aiden e Noah mi salutano con un bacio sulla guancia.

Sussurro ad Aiden, cercando di non farmi sentire da i suoi genitori, ovviamente mia madre non è qui con noi.

«Come mai ho questo mal di testa così forte?.» lui trattiene una risata.

«Cazzo, sei grave se non ricordi cosa hai combinato ieri sera.»io lo guardo confusa, ma prima che lui possa spiegarmi, sia Alexander che James si siedono a tavola.

James mi da un bacio all'angolo della bocca, che mi fa sorridere.

Fortuna che Eva non se n'è accorta.

«Vedo che la cosa comincia a farsi seria.» Alexander dietro di me, prende la brocca contenente il succo di frutta, dandomi una visione moolto ravvicinata dei suoi pettorali.

«Almeno quando sto mangiando vorrei evitare di vomitare.» gli dico, spostandolo

«Zitta.» torna a sedersi e sporgendomi all'indietro, superando James accanto a me, tiro un pezzo di pane contro Alex, che in tutta risposta, mi manda a quel paese mostrandomi il medio.

«Alexander! io e tuo padre ti abbiamo insegnato le buone maniere!.» Eva lo ammonisce, facendomi sorridere.

Kyla 1, Alexander 0.

«Come va la testa?.» mi chiede lui, facendomi scattare verso la sua direzione.

«Bene, grazie.» guardo Aiden che a stento trattiene una risata.

Noah in tutto questo, ci guarda come se volesse saperne di più.

«Bene, colazione ottima, come sempre. Noi adesso andiamo.» Mike ci saluta, facendo alzare anche Eva che ha preso il suo piatto per portarlo in cucina.

«Okay adesso esigo di sapere cosa è successo ieri sera.» Aiden si lascia andare a una risata così lunga che a un certo punto gli manca l'aria.

«Ieri sera mi hai chiamato ubriaca fradicia, anche tu-indica James- vi abbiamo portato di forza in camera, non vi recevate in piedi, credo che sia stato anche il fatto di esservela fatta a piedi dal locale a qui a fottervi.» Alex spiega tutto con una tranquillità disarmante.

Come cazzo è possibile che non mi ricordo nulla? mi ricordo solo della conversazione avuta con James, ma poi buio totale.

«Ah.» dico soltanto.

«James, manca la tua macchina in garage, sai dirmi dov'è?.» Mike fa questa domanda a James e lui sbianca.

«Si, ieri l'ha portata dal meccanico, c'era un problema alle luci davanti.» mento per lui.

Mike annuisce e torna dentro.

«Cazzo, sei brava a raccontare balle in pochi secondi.» fa Alex, guardandomi di lato.

«Dovresti sapere meglio di me che non è difficile.» gli faccio l'occhiolino.

Mi alzo dalla tavola e comincio a raccogliere bicchieri e piatti, non mi aspetto che loro lo facciano perciò do io una mano.

Sono fin troppo comodisti questi ragazzi.

«Dovreste dare una mano.» do una gomitata a James che si alza e mi aiuta a portare le cose dentro.

«Stasera c'è un'altra gara di Alexander.» dice James sotto voce, mentre mettiamo i piatti nella lavastoviglie, guadagnandoci un sorriso da parte della domestica che nel mentre sistema i piatti asciutti.

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