If you want, i'm here.

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«Non accetto un no come risposta.» Emma è venuta a casa mia per Aiden, ma adesso sta provando a convincermi ad andare alla festa per il ritorno di Leonardo.

Tipo quella per Marisa, ma questa sarà decisamente meno formale.

«Voglio bene a Leo ma non me la sento, le cose con Alexander non stanno andando bene e mi piacerebbe deprimermi in pace.» lei mi abbraccia.

«Cosa succede con Alex?.» alzo le spalle.

«Non ne ho la più pallida idea. Ieri mattina mi ha completamente ignorata ed è da quel momento che non si fa vedere.»

«L'ho sempre capito e sostenuto, ma non posso costringerlo a starmi accanto se non vuole. Spero solo che stia bene.»

«Mi dispiace...posso vedere se Aiden sa qualcosa, ti faccio sapere, ok?.» annuisco sconfortata.

«Puoi anche stare a casa se non vuoi venire alla festa di stasera, capisco le tue ragioni.

«No...vengo, può farmi solo bene un po' di divertimento.» lei annuisce e poi apre il mio armadio.

«Prestami qualcosa tu che sono a corto di...oh oh oh.» tira fuori un vestito corto rosso, in seta, abbastanza scollato.

«ehm, non è opera mia.»

«E di chi allora?.» Alexander.

Ma non c'è bisogno di dirlo ad alta voce.

«Farò finta di non averlo visto.» lo posa e mi manda uno sguardo colmo di malizia.

Io le lancio il cuscino e ridiamo.

***

Sento la porta d'ingresso aprirsi e il mio cuore perde un battito.

E' Alexander.

«Fratello, finalmente sei tornato.» Noah gli va incontro, io rimango seduta sul divano, ma incrocio il suo sguardo e sento le gambe cedere.

«Si ma sono venuto solo per prendere alcune cose, sto da un mio amico per un po'.» guarda me mentre pronuncia queste parole.

Avevo già capito che non volesse vedermi, non c'era bisogno di andarsene anche da casa.

Noto come Alexander fa scorrere lo sguardo sul mio vestito.

«Kyla, a che ora viene Emma?.» mi chiede Aiden, uscendo dal corridoio ed entrando in cucina.

Appena nota suo fratello Alexander, si blocca.

«Dovrebbe essere qui a momenti.» Aiden annuisce e subito dopo sentiamo suonare alla porta.

«Deve essere Emma, ci vediamo dopo. Ciao Alex.» quest'ultimo mi saluta con un semplice cenno del capo.

Siamo tornati a questo? davvero?

Vedo la macchina di Emma e mi ci fiondo dentro, tentando di respingere le lacrime.

«Oh, che succede?.» lei si accorge subito del mio stato d'animo e spegne la macchina.

«Ti prego, andiamo e basta.» lei scuote la testa alle mie parole.

«Se non te la senti possiamo rimanere qui.» adesso sono io a scuotere la testa in segno di negazione.

«Sto bene, adesso andiamo...devo andarmene da questa casa per un po'.» lei annuisce e accende nuovamente la macchina, partendo quasi a tutta velocità.

Non sopporto il fatto di aver abbattuto le mie barriere ed essermi fatta prendere in giro.

Prima mi dice che sono importante per lui, fa cose importanti nei miei confronti e poi?

Sweet HellDove le storie prendono vita. Scoprilo ora