last day

1.6K 104 26
                                    

Agnes
sono le 8:00 e sto andando a scuola, stamattina mia mamma mi ha detto di non potermi accompagnare a scuola perché aveva delle cose da fare a casa e quindi sono dovuta andare con lo scuolabus...ho sempre odiato questo tipo di mezzo di trasporto per via delle continue urla e risate sguaiate degli altri bambini, l'unica cosa che mi distraeva da questo inferno era la mia felicità per ciò che farò questo pomeriggio, eh già andrò a casa di Tom e Bill e staremo insieme tutto il pomeriggio non vedo l'oraaa.

finalmente il bus si ferma davanti alla mia scuola e scendendo noto quei fantastici dread che si riconoscevano anche in mezzo alla folla, gli donano tantissimo, spero che continui a portare questi capelli per altro tempo, sta così bene! lascio i miei pensieri per un secondo momento e mi avvicino..
<<ciaoooo Tom, dove sono gli altri?>>
<<Bill sta parlando con un suo compagno mentre Gustav e Georg sono come al solito in ritardo, la mamma di Georg si è dimenticata di andare a prendere anche Gustav e quindi ritarderanno>>
certo che bisogna essere proprio problematici per dimenticarsi di andare a prendere un bambino ma vabbè
<<ti va se entriamo insieme?>>
<<ok però aspetta avviso Bill>>

Tom
il fatto che abbiano diviso me e mio fratello in classi diverse è frustrante, mio fratello è letteralmente una parte di me e dover passare 6 ore senza di lui è come stare in una stanza senza ossigeno per 6 ore, impossibile sopravvivere ma almeno ho ed avrò Agnes che mi terrà in compagnia per 5 anni di elementari, quella bambina mi rende felice è la mia migliore amica e non la sostituirei per nulla al mondo con qualcun altro.
<<ascolta Bill io entro con Agnes in classe ci vediamo dopo>>
<<ok ciao Tom e non fare casini>>
ridiamo entrambi e prendo per la mano Agnes e la tiro dentro la scuola raggiungendo insieme la nostra alula.

passano 4 ore

Agnes
dovrei ascoltare la lezione della maestra ma è così noioso e anche Tom lo pensa così abbiamo deciso di colorare alcuni mandala creando un muro con dei portapastelli così che la maestra non ci potesse vedere fin quando...
<<salve maestra, la piccola Agnes Bauer deve andare via>>
lancio uno sguardo stranito a tom, io sarei dovuta andare a casa sua...
lo saluto malinconica e mi dirigo verso l'uscita della classe.

Tom
ma come? perché se ne sta andando? forse dopo viene lo stesso a casa mia, io ho sempre desiderato passare un pomeriggio con lei e quando il mio desiderio stava per avverarsi qualcosa deve sempre andare storto.

Agnes
sono in macchina con mio padre, il suo sguardo è assente sta volta però io mi lascio andare dalla curiosità
<<papà perché sei venuto a prendermi prima?>>
nemmeno uno sguardo
<<papà?...>>
<<ascolta tesoro, cercherò di spiegartelo in maniera molto semplice, la mamma ha trovato lavoro a Londra e dobbiamo trasferirci, non te l'abbiamo detto perché volevamo passassi più tempo possibile con i tuoi amici prima di lasciarli>>

sento il mio cuore frantumarsi in mille pezzi all'idea di doverli lasciare, non avevo fratelli e loro erano i miei amici del cuore, i miei fratelli e il pensiero di non rivederli mai più mi fa stare molto male...

io e papà siamo appena arrivati a casa e nel mentre vedo dalla finestra della mia ormai "ex casa" la mamma dei gemelli ritirarsi con loro due nella macchina, corsi in giardino, verso la loro macchina e faccio cenno loro di scendere dall'auto, mi guardano con una faccia stranita
<< Agni, perché stai piangendo?>>
singhiozzando e con difficoltà nel pronunciare le parole risposi 
<<stiamo per trasferirci>>
i due gemelli si unirono con me e diventammo un unico pianto, un unico fiume che sgorga dalla lacrime di tre poveri bambini che stanno per lasciarsi per sempre
<<vado ad avvisare Gustav e Georg dell'accaduto>>
racconto loro la stessa cosa e si presentano davanti casa mia, ora siamo tutti insieme e nel mentre vedo mio padre uscire di casa con degli scatoloni chiedo
<<papà quand'è che partiamo?>>
<<fra poco tesoro, il viaggio è lungo e noi abbiamo solo la macchina a dispozione>>
dopo queste parole inizia a crollarmi il mondo addosso, saluto i miei amici disperata ma Tom mi prende in disparte
<<tieni, avrei voluto dartela oggi pomeriggio ma a quanto pare ora è il momento giusto>>
un braccialetto con un cuore viola fatto con del quarzo
<<Agnes dobbiamo andare dai su, dai un ultimo saluto ai tuoi amici>>
<<grazie Tom, non lo toglierò mai, prometto di ricordarmi per sempre di voi e che un giorno vi verrò a trovare se starete ancora qui>>
<<promesso>>
<<promesso>>
do i miei ultimi saluti e salto in macchina, completamente distrutta.

SPAZIO AUTRICE
ciaoo, come state? spero che questo capitolo vi piaccia e che la storia vi stia piacendo, in ogni caso potete lasciare una stellina se vi sta piacendo, mi scuso per eventuali errori grammaticali e se il capitolo per voi e troppo lungo, ciaooo💗💗💗

la via del per sempre (Tom Kaulitz)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora