busy

1K 61 5
                                    

Agnes
oggi mi sono svegliata alle 7:30 perché io e Abigail dobbiamo andare a visitare la struttura che utilizzeremo per lavorare, domani devo partire per tornare a Londra e quindi speriamo di concludere questo affare del negozio il più presto possibile.

<<Abi sei pronta ad avere finalmente un lavoro tutto tuo?>>
<<non vedo l'ora, soprattutto di lavorare con te>>
<<ci pensi se facessi dei vestiti a Rihanna tipo, sarebbe fighissimo>>
<<ED IO POI LE SCATTASSI DELLE FOTO>>

finito di fare colazione usciamo fuori, anche se fa un caldo madornale, per aspettare Bill che dovrà accompagnarci con la macchina.

<<BILL DAI MUOVITI>>
<<ASPETTATE HO PERSO IL MASCARA>>
urla dalla finestra del bagno al piano di sopra.
<<NON È CHE CE L'HA UNA DI VOI>>
controlliamo nella nostra borsa che portiamo sempre con noi munita di un piccolo borsellino con dei trucchi indispensabili
<<no Bill io non c'è l'ho>>
<<NON HO SENTITO UN CAZZO URLATEEE>>
<<IO NON CE L'HOOOO>>
<<ECCOLO AMORE L'HO TROVATO C'È L'HO IO>>
<<un'attimo solo Agnes che glielo porto>>
Abigail sale di sopra a portarglielo e li vedo dalla finestra sbaciucchiarsi e scambiarsi diverse parole
<<VI VOLETE MUOVERE INVECE DI AMOREGGIARE>>
mi alzano il dito medio mentre si baciano per poi sorridermi e chiudere la tenda della finestra
<<RITARDATI DI MERDA FACCIAMO TARDI>>
li sento blaterare un po' annoiati e fortunatamente sento dei passi scendere eeeee non sono loro ma è Tom che si è svegliato per rompere il cazzo.
<<bellezza che ci fai qua fuori?>>
<<devo uscire>>
<<a quest'ora>>
<<lo sai cosa devo fare ora ritornatene a dormire dai, Georg e Gustav stanno dormendo stai solo tu sveglio>>
<<vabbè allora a dopo>>
si avvicina per baciarmi e poi sale nuovamente di sopra.
<<c'è l'abbiamo fatta a scendere vedo>>
Abigail e Bill ridacchiano e poi salgono finalmente in macchina.

appena arrivati sul luogo c'è un uomo, vestito in giacca e cravatta che ci fa segno di fermarci poco più avanti, e dopo esserci fermati si presenza in maniera molto formale e ci mostra la struttura.
tutto sommato non è niente male, a parte qualche aggiusto alle pareti, il piano è molto grande e volendo io e Abigail potremmo benissimamente lavorare insieme.

passano ben due ore per via delle varie spiegazioni del datore immobiliare, ma alla fine decidiamo di prenderla, lavoreremo proprio al centro di Berlino.
quel che ci resta ora è comprare gli arredi e questa sarà una cosa che io e Abi dovremmo scegliere insieme per colori ecc.
ma senza dilungarci troppo in parole inutili dopo averla comprata ci dirigiamo nuovamente verso casa.

appena arrivati c'è un silenzio tombale quasi da far paura, ma il bello arriva nel momento in cui abbiamo varcato la soglia della porta.
<<SEI UN EMERITO COGLIONE>>
<<BRUTTO EBETE DEL CAZZO MA NON VEDI CHE TI STANNO SPARANDO ALLA TUA SINISTRA!?!?>>
<<RAGA VENITE A RIANIMARMI CHE SONO MORTO CAZZO>>
<<ZITTO GUSTAV CHE C'È UNO DA ME>>
non capisco a che razza di videogioco stiano giocando visto che di questi tempi ne esistono tanti ma li guardo un po' spaventata per lo strano linguaggio "aggressivo" che utilizzano mentre giocano.

<<siamo tornati>>
<<portato da mangiare?>>
<<Tom ma pensi solo a quello?>>
<<si caro e dolce fratellino>>
<<ma tu non eri debole per via della ferita?>>
<<MERDA MA IO DEVO CAMBIARE LA BENDA MI SONO DIMENTICATO>>
<<Tom porca troia ma come hai fatto a dimenticarti?>>
<<ciao, io sono dori, soffro di perdita di memoria a breve termine>>
dice mostrando dei finti occhi dolci per rappresentare la scena, io e Abigail scoppiamo in una risata e la stessa cosa fanno in seguito tutti gli altri.

<<ragazzi io vado nella mia stanza perché ho delle cose da fare, chiamatemi dopo per il pranzo>>
mentre mi avvio verso la mia camera per recuperare la valigia con cui partirò domani vedo Tom senza maglietta seduto sul letto che non riesce ad aprire la busta delle bende
<<vuoi una mano macio man?>>
<<ah ah molto divertente, guarda che c'è la faccio anche da solo>>
<<si certo>>
ritenta per una seconda volta e comunque non riesce ad aprirlo così gli prendo la busta dalle mani e gliela apro
<<mi facevi così tanta pena che ho agito d'istinto>>
<<stronza>>
ma parlando di istinto, istintivamente lui si stende sul letto ed io piano piano gli disinfetto la ferita non ancora guarita del tutto.
<<ahia cazzo>>
<<scusa Tomi>>
mentre gli attacco la benda lentamente per evitare di fargli del male lui mi osserva incantato come fa sempre.
<<hai gli occhi di una persona che non dorme da 1 settimana Agnes, riposati un po' ti farebbe bene>>
<<Tom non posso...domani devo partire poi devo pensare agli interni del negozio un casino>>
<<si ma dormire per una mezz'oretta non ti farà del male>>
<<ti giuro che mi piacerebbe...ma...non posso davvero>>
lui mi guarda con uno sguardo un po' triste e come dargli torto, dormire per 16 ore consecutive altro che mezz'oretta ma purtroppo la quantità di cose che ho da fare me lo impedisce.
<<mi aiuti a fare la valigia?>>
<<certo amore>>
ad un tratto la tristezza svanisce dal suo volto e diventa stranamente euforia tant'è che scatta letteralmente dal letto per andare nella mia camera.
<<non metto tante cose tanto starò poco a Londra>>
<<se lo dici tu>>
<<mi mancherai un sacco amore>>
<<anche tu>>
ci accocoliamo come se stessimo per dividerci per sempre, l'uno nelle braccia dell'altro, gli accarezzo un po' la forte per poi rassicurarlo.
<<guarda che non starò via per sempre, non vedo l'ora di vedere il vostro concerto>>
<<anche io>>
continuiamo a parlare mentre finiamo la valigia finché non ci chiamano dal piano di sotto per comunicarci che sia pronto.

questo pranzo è quasi abbastanza silenzioso, le cose di cui possiamo parlare ne abbiamo parlato in abbondanza, quindi del lavoro, il concerto, il fatto che io parta ecc.
ma è stato tutto anche abbastanza veloce visto che da quanto ho capito dopo aver sparecchiato i Tokio Hotel devono assolutamente correre nella loro sala prove per provare visto che a causa di Tom non hanno potuto farlo per qualche giorno.

mentre loro sono a provare io e Abigail ci confrontiamo sul divano.
<<domani parto Abi>>
<<lo so, mi mancherai, salutami mamma se la vedi e dille che verrò a trovarla il prima possibile anche io>>
<<tranquilla>>

anche la serata passa molto in fretta, o almeno per me, visto che domani il volo è previsto per le 6 di mattina dovrò svegliarmi molto presto e quindi non posso permettermi di fare tardi così mi sono rintanata a dormire nella stanza di Tom aspettando con ansia che anche lui venga a dormire per essere coccolata un po'.

SPAZIO AUTRICE
come promesso ecco a voi il capitolo, spero che la storia vi stia piacendo e mi scuso per eventuali errori grammaticali nel corso della storia, ciaoo amorini a domani con il prossimo capitolo💗💗💗

la via del per sempre (Tom Kaulitz)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora