the disappointment in my eyes

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Agnes
dopo ore passate ad interrogarmi mi accendo la decima sigaretta prendo il telefono e mi incoraggio ad alzarmi dal letto ed uscire di casa per andare a trovare Tom, sono stata una merda oggi e non presentarmi in ospedale potrebbe peggiorare solamente la situazione. senza nemmeno essermi sistemata salgo in autobus con molti occhi puntati addosso di persone che sicuramente staranno pensando che io sia una barbona, non ci faccio molto caso e aspetto impaziente il momento di scendere.

barcollando e continuando a portare la sigaretta alla bocca scendo alla fermata per recarmi all'interno dell'ospedale, appena entrata c'è un orologio davanti a me e mi soffermo a guardare l'orario 1:25 di notte, l'ospedale è deserto, c'è solo qualche medico.
<<signorina, sicura stare bene?>>
<<ehm...sisi...potrei chiederle un informazione>>
<<certamente>>
<<saprebbe dirmi dove si trova la stanza di Tom Kaulitz>>
<<oh il ragazzo che è stato ricoverato questo tardo pomeriggio, certo venga con me>>
solo a sentire queste parole mi viene un vuoto doloroso al petto. mi accompagna nel corridoio della sua stanza dove vedo anche gli altri seduti con una faccia che sembra non dormano da 15 giorni
<<ecco a lei la stanza, la sarà avvisato il momento in cui potrà visitarlo come gli altri ragazzi che si trovano poco più avanti perché al momento Tom Kaulitz sta riposando>>
<<Tom è... è vivo?>>
<<certo che è vivo signorina, aveva solamente una scheggia gli ha trafitto i primi due strati di pelle per questo perdeva molto sangue ma nessun organo è stato danneggiato, dobbiamo solamente tenerlo qui qualche giorno per assicurarci che la ferita non perda più sangue>>
guardo il dottore con gli occhi lucidi e lui mi ricambia con un piccolo sorriso come per farmi capire che sia tutto ok e mi avvicino agli altri.

<<o dio mio Agnes>>
dice Bill per poi correre ad abbracciarmi e stringermi, Gustav Georg e Abigail mi guardano, il loro sguardo sembra un po' deluso ma io non posso fare a meno di dargli ragione.
<<come hai fatto a ridurti in questo stato?>>
<<Bill sto male>>
inizio a piangere tra le sue braccia
<<Bill *singhiozzando* sono stata così una merda oggi che non mi sono degnata nemmeno di aiutare Tom, vorrei trovarmi io nella sua situazione adesso non lui>>
<<Agnes purtroppo capitano a tutti i momenti noi, sarei venuto a parlarti se quel coglione di Tom non si fosse trafitto con un pezzo di vetro per via di un coso che ha lanciato, vedi io ora ci scherzo un po' su perché è ciò che vorrebbe Tom in questo momento ma anche io stavo passando un momento no quando l'ho visto a terra>>
<<dai ora vieni a farti quattro passi fuori e ne parliamo>>
io annuisco, guardo la mia migliore amica distrutta e lei sembra fare lo stesso.

io e Bill andiamo fuori, ci appoggiamo vicino ad un muretto ed io caccio nuovamente il pacchetto di sigarette intenta a fumarne un'altra come se non l'avessi fatto 10 minuti fa.
<<leva queste merde, fumare non ti aiuterà a stare meglio>>
Bill ha ragione, ne ho fumate dieci in tutta la giornata magari con l'undicesima potrei morire.
<<dai su ritardata dimmi cosa c'è che non va che il tuo amico di fiducia ti aiuta>>
<<mi manca mi padre, Tom mi tradisce, mi sento in colpa per quel->>
<<ooo calma, chi ha detto che Tom ti tradisce? si ho notato quello che sta facendo da ieri sera ma nessuno ha detto che ti tradisce>>
<<è solo che...io non voglio perderlo Bill, fin da quando eravamo piccoli ho sempre saputo fossimo fatti l'uno per l'altro, mi ha fatto stare male diverse volte ed io l'ho sempre perdonato>>
<<beh non hai tutti i torti...per tuo padre,  posso solo dirti che mamma mi ha insegnato che quando una persona a noi cara va in cielo non smette mai di seguirci, di guardarci e di supportarci indipendentemente dalla strada che abbiamo intrapreso>>
abbraccio Bill un po' più tranquilla e mentre mi asciugo le lacrime lui rompe il silenzio
<<o ti prego vieni qui che ti aggiusto un po' il trucco>>
i suoi mascara, eyeliner e matite di fiducia a volte sono veramente la salvezza.

dopo essermi aggiustata un po' rientro nell'ospedale ormai sono le 3 del mattino quasi e Gustav e Georg si sono addormentati tranne Abigail, intenta a scrivere con qualcuno sul suo telefono, mi siedo vicino a lei e le do le scuse che merita per il modo in cui le ho risposto qualche ora prima
<<vabbè comunque io mi addormento un po' Agnes>>
i suoi occhi a stento si tengono aperti io le faccio un sorriso divertita e le annuisco.
<<allora Ragaz->>
<<eh già stanno volando nel mondo dei sogni>>
ed in questo momento io e Bill ci rendiamo conto che saremmo stati gli unici svegli tutta la notte per poter stare un po' con Tom l'indomani.
<<ma approposito tu non mangi da tutta la giornata ti va qualcosa>>
<<non ti preoccupare sto bene>>
<<Agnes non fare cazzate devi mangiare, aspetta ora ti vado a prendere un cornetto al bar dell'ospedale>>
io mi metto a ridere e lo ringrazio e mentre lui si dirige verso il bar io mi soffermo vicino alla finestrella della camera di Tom, dove si vede lui, dormire beato con il petto fasciato e la flebo attaccata, merda quanto cazzo mi dispiace.
<<ecco il tuo cornetto Agnes>>
<<grazie Bill>>
ci sediamo e parliamo aspettando che le ore passino, sperando nella maniera più veloce possibile.

SPAZIO AUTRICE
chissà come starà Tom, lo scoprirete solamente nel prossimo capitolo che uscirà a breve, spero la storia vi stia piacendo in ogni caso mettete una stellina ciao amorini💗💗💗

la via del per sempre (Tom Kaulitz)Where stories live. Discover now