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Agnes
e bene si, oggi si ritorna a casa, sono l'unica sveglia ed il mio intento era proprio questo. mi preparo cercando di fare meno rumore possibile ed esco con solamente il telefono spento e il pacchetto di sigarette con tanto di accendino. non mi sono preoccupata di truccarmi o "farmi bella" perché non è importante, l'unica cosa che voglio oggi e andare da papà prima di partire.

arrivo al cimitero proprio nel momento in cui stanno aprendo i cancelli ed io mi fiondo sulla lapide nel piccolo spazietto che hanno dedicato a mio padre, pieno di fiori e candele che ovviamente ho messo solamente io.
mi siedo a terra, vicino a lui, con le gambe incrociate intenta ad accendermi una sigaretta prima di parlargli.

<<ciao papà come stai? io abbastanza bene, non so se hai visto tutto da lassù ma sono finita in coma per qualche giorno ma ora è tutto apposto>>

porto la sigaretta alla bocca inspirando una grossa quantità di fumo prima di poter continuare

<<sono successe tante cose da quando non ci sei più...mi sono fidanzata con tom, sono sicura che in questo momento saresti felice di saperlo, Tom ti è sempre piaciuto come bambino...e...e beh la mamma ha trovato un nuovo compagno, per quanto io ti conosca so che non ti dispiace perché quello che conta è che la mamma non sia triste per te ma a me ha fatto male vederla con un altro>>>

pur di non piangere faccio altri 2/3 tiri

<<mi sono trasferita da quasi due mesi in Germania ed oggi torno a Berlino, sto per avere un lavoro tutto mio e vivo con una band, sai? i miei amici di infanzia? i figli dei vicini? hanno formato una band che ora è praticamente internazionale>>

mi fermo un'attimo respiro e poi ricomincio a parlare

<<scommetto che in questo momento ti staresti chiedendo perché sto fumando eh? anche tu fumavi, ed io ho iniziato a farlo nel momento in cui te ne sei andato, per provare a stare meglio ho cominciato a fumare ed ha funzionato, tranquillo non mi faccio 10 sigarette al giorno, è da settimane che non fumo>>

passo la mano delicatamente sulla foto che hanno scelto per incastrarla nella lapide...lo raffigura nel momento in cui ci trovavamo ad un luna park a Stoccarda, un uomo ci ferma per scattarci delle foto e papà chiede di essere il primo ad essere fotografato perché voleva una foto in cui era stato catturato talmente bene da conservarla per l'eternità oppure guardarla ogni giorno fino allo sfinimento, tipico di papà.

non ho mai descritto il suo aspetto o altro ma devo ammettere che i suoi capelli biondi ed i suoi occhi verdi tendenti all'azzurro , che ho ereditato anche io, il suo carattere, mi manchino, sono le uniche parti che mi rendono uguale a lui e sono fiera di questo.

senza perdermi in troppe chiacchiere lo saluto e mi alzo dirigendomi nuovamente verso casa per preparare la valigia e poi incontrarmi con il gruppo.

arrivata a casa vedo mia mamma in soggiorno che guarda la TV un po' preoccupata.

<<ma dove eri finita tesoro? ti ho cercata dapertutto, ti ho chiamata ma niente>>
<<ero da papà>>
<<perché non me l'hai detto?>>
<<stavi dormendo>>

e salgo in camera senza lasciarle un momento per poter continuare.

intenta a chiudere la valigia il mio telefono inizia a suonare ripetutamente così vado a controllare ed è, come al solito, il gruppo "band 104" che deve rompere le palle un'ora prima della partenza.

Georg
avete finito la valigia?

io
la sto chiudendo

Tomi❤️
a me la sta facendo Bill

la via del per sempre (Tom Kaulitz)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora