Capitolo Speciale
«Alice» la chiamò Edoardo al citofono.
«Si?»
«Posso salire?»
«Certo.»
Le mani delicate di Alice ebbero un leggero tremito. Il suo cuore cavalcava il sogno di un momento magico. Avrebbe voluto sentire la sua voce all'infinito. Una lacrima di felicità scappò al suo controllo e si affrettò ad aprire la porta. Il sorriso di Edoardo le scaldò il cuore, un cuore che scoppiava di allegria e si buttò nelle sue braccia.
«Fai la valigia.»
«Come la valigia?»
«Si, ti porto in un posto per Natale.»
«Ma il lavoro, le responsabilità?»
Edoardo la guardava con ammirazione e si sedette sulla poltrona accanto alla finestra, dove la neve si era accumulata sul davanzale.
«Lascia stare le incombenze, prendiamoci un po' di tempo solo per noi.»
Mentre lui parlava lei aveva già preso i vestiti e li aveva divisi sul letto.
«Dove andiamo?»
«È una sorpresa. Porta qualcosa di pesante però.»
«Ok.»
Quando ebbe finito, Edoardo prese la valigia e la trascinò fuori, si fermò accanto alla porta di Paolo e Claudio che sentendo il trambusto aprirono e li videro scambiarsi un caldo bacio.
«Dove andate di bello» gli chiese Claudio che fra i due era il più curioso.
«È una sorpresa, non lo so» gli rispose Alice osservando il viso divertito di Edoardo.
«Allora buon viaggio piccioncini» gli dissero quasi in coro i due amici e amanti della porta accanto.
«Pss, pss... scrivimi quando arrivi» gli sussurrò Claudio all'orecchio mentre le baciava delicatamente la guancia.
«Lo farò» rispose Alice sorridendo.
La macchina era parcheggiata accanto al marciapiede e Edoardo si sentiva al settimo cielo, aprì il bagagliaio e mise la valigia di Alice accanto alla sua.
«Possiamo andare.»
«Dove?» ci provò di nuovo lei.
«Ah non te lo dico, sappi solo che stiamo andando all'aeroporto.»
«Dimenticavo il tuo Jet, il capitano sarà già a bordo e la signorina dai capelli biondi è all'opera per renderci il viaggio indimenticabile.»
«Sarai tu a rendere il viaggio indimenticabile» rimarcò lui e la sensazione che ebbe Edoardo dopo averlo detto si materializzò in emozione. Le prese la mano e l'accarezzò prima di accendere l'auto. L'aeroporto era abbastanza distante da permettere ad Alice di informarsi ancora sulla destinazione ma Edoardo era capace di mantenere un segreto così a lungo da far stancare anche la più brava indagatrice del mondo. Alice ad un certo punto si stancò e si affidò al fato.
Il volo non durò molto, all'atterraggio il freddo pungente rese rosse le guance di Alice che si tirarono sentendo mille spilli. La mano calda e sicura di Edoardo l'aiutò a scendere i cinque scalini del Jet e la signorina li salutò insieme al capitano.
«Forse ho capito dove siamo» disse Alice senza fiato. Era un viaggio che sognava da sempre ma come aveva fatto Edoardo a saperlo, sicuramente c'era lo zampino de suoi dirimpettai, "Questi due", pensò lei ammiccando un sorriso e considerando il fatto di portargli un bel regalo.
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Bad Girl
ChickLitCosa accadrebbe se ad un colloquio di lavoro ti venisse chiesto di fare sesso? A quante è capitato? A me si. Mi chiamo Alice, ho trent'anni, vivo da sola e a volte con il mio fidanzato, una coppia gay come vicini di casa sui quali posso sempre conta...
