Six

129 7 0
                                    

Taylor si trovava davanti alla dimora di Tom, pronta a essere pulita anche se lo è già, ma per mettersi qualcosa sotto i denti avrebbe fatto di tutto.

Suonò il campanello avendo un goppo in gola e con l'ansia, nemmeno lei sapeva perchè.
"Oggi hai altre faccende da fare." poggiò il cappotto sul divano ben rifatto, quel giorno il piano di sotto era in belle condizioni.

Che cosa sarebbe capitato a Taylor di così scandaloso?
"Vieni." la ragazza guardò Tom confuso, lui le prese il polso e la trascinò al piano di sopra dove non era mai stata.

Entrarono in una camera da letto, pareti bianche e letto matrimoniale con coperte e cuscini grigi ma mal ridotti, erano schiacciati letteralmente e ognuno era sparso qua e là.

"Dovrei rifarti il letto?"
"Pulirlo." precisò lui, beh era una cosa facile.
Tom uscì dalla camera prendendo una vaschetta e un ammorbidente per la lavatrice per poi tornare dalla ragazza rimasta lì.

"Tieni." disse lui porgendole la roba presa per poi scomparire al piano di sotto.
"Pft." disse lei pensando fosse finita lì, ma appena si avvicinò al bordo del letto una macchia liquida e ancora sciolta le fece cambiare idea.

"Tom!" urlò lei dal piano di sopra, la persona richiamata intanto stava bevendo il suo caffè ridacchiando.

Taylor scese incazzata nera dalle scale per poi lanciare il lenzuolo sporco di liquido bianco e il
necessario per purirlo, giù dalla ringhiera.
"Ma come cazzo ti permetti?!" Tom si avvicinò a lei che intanto lo stava guardando con sfida, ma il suo volto si rigirò quando il ragazzo le mollò uno schiaffo.

"Ma come cazzo ti permetti te! Semmai!" Tom prese i polsi della ragazza bruscamente lanciandola giù dalle scale dove lei cadde.

"Vai a pulire!" lui le indicò prima gli oggetti che aveva fatto cadere di proposito e poi la camera da letto dove lei non voleva più metterci piede.

"Te lo scordi."
"1 anno Taylor." la voglia di quest'ultima di prenderlo a sberle a più non posso era alta ma si contenne perchè sapeva che non ci sarebbe riuscita senza farlo ridere o fargli male.

"Vaffanculo." mormorò lei piegandosi a testa in giù raccogliendo con schifezza il lenzuolo.
Tom ne approfittò per ammirare il suo lato ben ripieno sporgente.

"Bel culo Baljum." perfetto, ora non solo si era fatta prendere in giro da un perfetto ignorante, ma ora sapeva pure il suo cognome.
Fantastico.

Lei rivolse un bel terzo dito a Tom per poi risalire le scale e tornare, sempre con disgusto, nella camera del ragazzo.

Taylor stava mandando fuori di testa Tom, gli piace infastidirla.
E chissà come mai?..

The darkness shine for us- Tom KaulitzOnde as histórias ganham vida. Descobre agora