Twelve

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Taylor si stava riconciliando perfettamente l'eyeliner che come all'appuntamento, aveva allungato sopra l'occhio dando un effetto da gatta di Nefertiti.

Tutti a scuola la chiamavano cosi, ma non perchè ci assomigliasse, ma per prenderla in giro con insulti pesanti.
"Non potevi restare in Egitto?" disse un bambino puntandole contro il dito indice.
"Lasciala stare Mark!" e lì conobbe Vienne, ma anche lei non le fu d'aiuto.

"Arrivo!" esclamò la ragazza appena sentì il campanello suonare, corse di sotto aprendo la porta e si ritrovò un Tom con la camicia abbottonata fin sopra i capezzoli, pantaloni un pò grandi neri e le sue solite scarpe bianche del logo nike.

"Wow, sei stupenda.." disse lui in un quasi sussurro, lei gli sorrise e si recarono alla vettura del ragazzo.

"Anche tu non sei da meno." Taylor aprì il discorso in macchina e Tom si girò verso di lei.
"Non sai la voglia di togliertelo."
"No Tom." lo bloccò Taylor, sapeva cosa sarebbe successo di nuovo e la ragazza non ne sentiva il bisogno di stare di nuovo male.

"Quello che abbiamo fatto è uno sbaglio." continuò lei picchiettandosi nervosamente il dito contro la coscia scoperta.

"Ma cosa dici Taylor!"
"La verità Tom, la verità." il fatto è che Tom non sapeva minimamente cosa fosse la verità, per lui esistevano le ragazze e il letto e l'unica verità che sapeva dire era ammettere che quelle ragazze non gli davano nessun sentimento profondo.

"Non voglio litigare." disse poi la ragazza.
"Già, neanche io." rispose lui freddo frenando di botto e uscendo dall'auto, erano arrivati e avevano già discusso.

Lei titubante scese dalla macchina chiudendo la portiera cautamente rispetto al padrone dell'auto ed entrò nella famosa vesta.

"Tom!" Vlamerì lo accolse con un bicchiere di champagne in mano e addosso un bel vestito di Coco Chanel bianco con dei ricami glitterati.

"Sei bellissimo stasera!" il sorriso della ragazza si spense dopo questa affermazione appena Taylor si presentò davanti a lei.

"Oh.. tu saresti?" l'accolse con disgusto Vlamerì, in quel momento provava gelosia e invidia per Taylor perchè era vicino a Tom e con un vestito e un corpo mozzafiato, lei era mozzafiato.

Vlamerì non si è mai sentita sicura, ma era capace di vantarsi e prendere in giro gli altri facendoli diventare a sua volta insicuri, pensava di farlo con Taylor ma non sapeva che quest'ultima poteva farla crollare a pezzi con una sola parola.

"Taylor Baljum." strinse nervosamente la mano di Vlamerì e subito dopo la ragazza dalla veste bianca si rese conto di che tipo di persona era Taylor.

L'aveva fatta impaurire con un solo sguardo quella sera.

The darkness shine for us- Tom KaulitzDove le storie prendono vita. Scoprilo ora