Ten

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Prese a baciarla con foga mentre la camicia e i tacchi della ragazza volarono nella stanza in una parte non precisa, ma poco consultata dalla mente dei due.

"Cazzo Taylor." mormorò lui abbassando la zip del vestitino della ragazza, che anche lui fece una fine consueta, per Tom era abituale ritrovare o lanciare abiti di ragazze nella sua stanza.

Si slacciò i pantaloni e subito dopo la camicia con l'aiuto di Taylor, che subito dopo si ritrovò faccia a faccia sotto il grande petto di Tom.

"Tom.." gemette lei appena sentì le labbra di quest'ultimo avvinghiandosi al collo magro della ragazza marcandola.

Scese sotto ancora di più arrivando fra il seno, strofinò la testa provocando un gemito soffocato alla ragazza che subito dopo, le venne slacciato con poca cura il reggiseno.

Iniziò a succhiare i capezzoli facendo dei cerchi immaginari ma precisi con la lingua.
"Tom!" gemette lei ancora più forte, quando la sua intimità venne invasa dalle dita di Tom.

Appena venne, il ragazzo si tolse i boxer facendo esaltare la sua intimità decisamente di grande dimensione.
Prese dal cassetto alla sinistra del letto un preservativo a caso e se lo mise per poi entrare immediatamente ancora nell'initmità di Taylor eccitata.

Quella notte fu una notte di fuoco, ma il giorno dopo venne la pioggia che spense tutto.
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Il sole picchiettava sul viso della ragazza costringendola ad aprire gli occhi.
"Tom?" aveva la voce ancora assonnata, si girò verso la parte del ragazzo che stranamente, era vuota e fredda.

Il ragazzo se ne era andato già da un pezzo.
Taylor si rinfilò subito le sue mutande e il reggiseno mettendo per sbaglio, una maglia trovata lì vicino al letto infilandola.

"Tom?" chiese di nuovo lei scendendo le scale, lo trovò girato di spalle intento a sorseggiare il suo caffè amaro, come lui quella mattina.

"Hai la giornata libera, sia oggi che domani, vai via." non ci poteva credere, la stava cacciando dalla sua casa dopo aver passato una notte di calore insieme.

"M-ma come?" balbettò lei, che cosa stava accadendo ora?
"Ti ho detto di andartene e di non presentarti nè oggi e nè domani, via." indicò la sua porta, la ragazza con gli occhi lucidi corse a prendere il suo vestito della sera precedente e le scarpe per poi uscire delusa da sè stessa dalla dimora.

Tom, appena Taylor chiuse la porta di casa, riuscì a sentire vari singhiozzi soffocati.
Ma per lui, tutta quella notte era stato uno sbaglio, ma non in senso negativo anzi..

L'ha fatta sentire come le solite ragazze che trascorrevano un'ora a fare giochetti sessuali con lui, e lui non voleva darle questo effetto, l'ha portata nel suo letto dove almeno centinaia di ragazze ci saranno state.

E lei, dove nel suo letto non ci sarà stato nemmeno un gatto sopra, lei era diversa.

The darkness shine for us- Tom KaulitzDove le storie prendono vita. Scoprilo ora