Eight

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Nuovo giorno e nuovo inferno, i giorni stavano passando troppo velocemente e questo per la ragazza, si riteneva una grande fortuna, lasciando a parte l'anno bisestile.

Non si voleva rovinare la giornata pensando ai 365 giorni che dovrà trascorrere con compagnia orribile, non per molto a Tom gli sarà attribuito questo aggettivo dispregiativo.

"Arrivo!" urlò una voce femminile all'interno della casa, passi che man mano si avvicinavano e la porta si aprì, era un ragazza dai capelli rossi lunghi fino al seno, occhi verdi e aveva indosso maglia troppo grande, maglia di Tom.

A Taylor passava la rabbia nelle vene, stava per esplodere, ma si sentiva strana.. era gelosa o arrabbiata, beh non avrebbe senso, perchè dovrebbe essere arrabbiata?

"Saresti?" questo tono usato dalla rossa fece innervosire di più la corvina, che prese e la spinse entrando scoburticamente dentro la casa.

"Hey!" la rimproverò la rossa alzando le braccia per poi farle sbattere poco dopo i fianchi.
"Taylor." le urla della ragazza furono coperte da una voce maschile che pronunciò il nome di chi si ritrovava davanti, e con quale sorpresa, pensò Taylor.

"Avete scopato? Ditemi così almeno evito di toccare quella merda." disse Taylor incazzata al solo pensiero di quel liquido bianco, ma la verità della sua incazzatura era la gelosia.

La ragazza odia cosi tanto Tom, e ora prova addirittura gelosia, strano, si ripeteva silenziosamente lei.

"Non parlo delle mie scopate con una ragazzina di 17 anni."
"19" lo corresse lei, ignorante, dava ai nervi il modo in cui pensava di sapere veramente come stavano le cose.

"Cambia poco, comunque si, bacinella e ammorbidente nella mia camera." uno sguardo di fulmine partì prima da Taylor e poi da Tom, che subito dopo sorrise e si diresse dalla rossa.

Taylor corse di sopra per non assistere a quel schifoso spettacolo pagato col vomito e si avvicinò al lenzuolo stropicciato, nessuna macchia.

Menomale, meglio per lei.
-
"Taylor dobbiamo parlare." all'ultima ora di "schiavitù" il ragazzo interruppe il lavoro di Taylor, ancora innervosita per l'accaduto di stamane.

"Dimmi." disse lei mettendo perfettamente il lenzuolo pulito senza nessuna piega.
"Non mi piace il modo in cui ti atteggi." il respiro di Tom affondò nel collo della ragazza, che respirava affannosamente.

"Io.."
"Cambia modo di fare piccola.." come l'aveva chiamata? Il cuore della ragazza batteva a mille.

"È questo l'effetto che ti faccio?" il ragazzo infilò un bigliettino nella tasca dei jeans della ragazza, Tom improvvisamente baciò il collo di Taylor facendola girare nella sua direzione.

"Tom.."
"Indirizzo, tutto lì dentro, alle 20 ti vengo a prendere.

Taylor avrebbe fatto di nuovo ritardo, ancora.

The darkness shine for us- Tom KaulitzWhere stories live. Discover now