Twenty-three

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Da odiarsi ad amarsi ad odiarsi peggio di prima è un attimo.
Tutto questo ha cambiato il rapporto con i dur che è estremamente peggiorato ma non possono fare niente, mancano altri 5 mesi e Taylor potrà ripagare la denuncia senza finire ai domiciliari e trovarsi un lavoro più formale e senza problemi.

"Non è difficile trovare una cazzo di università!" esclamò la ragazza scrollando fra le mille strutture di Lipsia che non davano a lei, qualche meraviglia fantastica.

Chiuse una volta per tutte il portatile poggiandolo sulla scrivania e si stese sul letto a pancia in su guardando il soffitto e immaginando, e se avesse letto bene quelle 4 righe?

Lei pensava che sarebbe cambiato di tanto e ora sarebbero a scambiarsi le intimità ma in realtà, su quelle righe ci poteva fare anche l'anilisi logica ma comunque il loro rapporto sarebbe caduto a pezzi: Tom ora sta con Vienne.
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"Hey Bill." entrò il corvino in cucina salutando il fratello che era intento a canticchiare la base della loro nuova canzone e scrivere su un foglio le parole che l'avrebbero composta.

"Oi." disse lui masticando, poggiando la matita sull'isola in marmo e rivolgendo lo sguardo al fratello.

"Mi sono messo con Vienne." spalancò gli occhi incredulo.
"Cosa?" tra un pò non si soffocava con i semi della frutta che si stava gustando fino a qualche secondo fa.

"Mi sono messo con Vienne." ripetè lui con fare ovvio.
"Ho capito testa di cazzo! Solo che.. non ti senti in colpa?" chiese lui girando la testa da un lato del collo.

"Ti rendi conto di cosa ha fatto?" masticò la mela per poi poggiarla sul piatto di plastica bianco accanto al foglio scarabocchiate alcune parole.

"Beh si ma.."
"Beh niente ma, Clarissah ha organizzato si nuovo una festa."
Bill prese il telefono e scrisse a Taylor, aveva in un certo senso riacquistato i rapporti con lei ma voleva anche, che Tom se ne pentisse di ciò che aveva fatto.

"20, scollata." scrisse lui.
"A chi stai scrivendo fratellino?" sogghignò Tom cercando di affiucciare il nokia del gemello.

"A-a Vlamerì! Si a Vlamerì.. le ho chiesto se poteva venire.."
"Uhm ok, se dice di si fammelo sapere!" disse lui urlando per poi salire su per le scale.

"Come no.." sussurrò lui credendo che nessuno lo abbia sentito.
"Cosa?"
"Niente!" fece spallucce e tornò di sopra aprendo il suo guardaroba.

Ma che doveva mettersi di cosi.. strano? Una maglia larga nera con scritto "Gun" in rosso dietro, e dei jeans baggy neri non facevano di sicuro la differenza!

The darkness shine for us- Tom Kaulitzحيث تعيش القصص. اكتشف الآن