Tiziano quasi si strozzò con il tramezzino.
Claudio innamorato di me?!
Cominciò a tossire e Karen gli tirò energiche pacche sulla schiena per aiutarlo. «Devo farti la manovra di Heimlich?» gli chiese ridendo.
Tiziano scosse la testa, continuando a tossire.
Recuperò la Coca Cola dal sacchetto, la aprì e ne bevve un po'. Si diede qualche pugno sul petto. Si schiarì la voce.
«No» disse con la voce ancora roca. Tossì un altro paio di volte. «Stai scherzando, vero? Riguardo a Claudio...»
«Non sto scherzando per niente! Ok, forse innamorato è una parola grossa... ma gli piaci, è così evidente!»
Tiziano tossì di nuovo. «No, guarda: hai frainteso totalmente. Punto primo...» Tiziano si schiarì la voce. Diede un'altro sorso alla Coca Cola. «Dicevo, punto primo: Claudio è etero. Punto secondo: se Claudio fosse gay, cosa che non è, io sarei l'ultima persona al mondo che si farebbe piacere.»
Karen sorrise. «E tu?»
«E io cosa?»
«Ti piace, vero?»
Tiziano scosse vigorosamente la testa. «Non sono gay!» mentì.
Anche Karen? Perché mi sta facendo queste domande?
Le avrà mica detto qualcosa Simone?
Si rese conto, in quel momento, che l'idea che Simone sapesse della sua omosessualità non lo preoccupava più. Più correttamente: lo metteva un po' a disagio, ma il sentimento passava in secondo piano, perché sommerso dal gigantesco senso di colpa che provava all'idea di quello che poteva aver fatto con l'ultimo desiderio.
«Ok» proseguì Karen, ignara delle preoccupazioni di Tiziano. «Adesso ti mostro come avrebbe reagito un ragazzo veramente etero alla mia affermazione.» Karen prese la sedia, girò lo schienale verso Tiziano, sedette a cavalcioni a gambe larghe, si ingobbì, storse le spalle e puntò un dito avanti in una posizione di chiara ispirazione gangsta, poi, con voce profonda: «Che cazzo hai detto? Un uomo mi sta dietro? Ma che schifo! Che merda! Cazzo so' 'ste frociate? Argh! Bleah! Ritira subito quello che hai detto o ti meno a sangue!»
Tiziano roteò gli occhi. «Ho detto che sono etero, mica che sono omofobo.»
Karen sorrise e drizzò la schiena. «Dici che ho un'opinione un po' troppo negativa di voi maschi?»
Tiziano rifletté qualche istante. «No, be'... in effetti credo sarebbe stata la reazione di buona parte dei miei compagni di squadra. Sicuramente sarebbe stata la reazione di Claudio, se gli avessi detto una cosa del genere.»
«Claudio chi? Claudio... Che state a fà? Stamo a pomicià!?»
Tiziano mise una mano sugli occhi ricordando la scena dietro al cespuglio. «Quella era una battuta... non stavamo pomiciando...»
«L'ho capito che era una battuta, ma un ragazzo etero non l'avrebbe mai fatta.»
«L'insulto preferito di Claudio è frocio. Il secondo insulto preferito di Claudio è checca. Non può essere gay.»
«Che c'entra... quello lo dice perché deve mantenere il personaggio... e poi... ok, non dovrei dirtelo, ma non faceva altro che parlare di te, ieri, mentre eravamo in attacco insieme e tu non c'eri.»
«Per prendermi per il culo, immagino.»
«Sì, ovvio. Resta il fatto che ti nominava ogni due secondi: ah quer rinco de Fiorellino in quanti nanosecondi se sarà fatto eliminà?... Andrea, nun fa cazzate che un Tizio pe' squadra basta e avanza... Ma veramente eri amica sua da piccola? Te ce sottoponevi volontariamente, alle interazioni con quer cacacazzi? Ti ho citato i primi tre esempi che mi sono venuti in mente delle milleseicento volte che ti ha nominato.»
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L'ultimo desiderio (BoyxBoy)
RomanceSei una schiappa a calcio. Sei innamorato da due anni di Simone, la star della squadra, che per te prova solo pietà. A complicare le cose c'è Claudio, il capitano superbullo e superbello che ti tormenta chiudendoti negli armadietti dello spogliatoi...
