52. Meliora sequor? ✓

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Claudio era seduto al suo tavolo e mangiava svogliatamente una fetta biscottata strabordante di Nutella. Stefano sedeva alla sua destra, con un'espressione cupa in volto. Federico e Paolo alla sua sinistra. Parlavano, ma lui non sembrava ascoltarli. Simone non si vedeva. Dov'era sparito? Chissà se era riuscito a parlare con Claudio e far eliminare in qualche modo il video dal telefono di Stefano?

Finalmente Tiziano vide Teresa fare capolino nella sala.

La ragazza si avvicinò in punta di piedi alle spalle di Claudio. Mise le mani sui suoi occhi. Tiziano studiò a reazione di Stefano, e notò che la osservava con un'espressione stupita, Teresa gli fece cenno con le labbra di fare silenzio. Claudio tastò le mani di Teresa, disse qualcosa. Tiziano non sentiva nulla, dalla distanza a cui si trovava.

Poi Teresa, con un gesto rapidissimo, tolse le mani dagli occhi, girò il viso di Claudio e gli diede un bacio a stampo sulla bocca.

Tiziano sentì la sua mascella precipitare verso il basso.

L'ha baciato? Addirittura?

Non avrebbe mai pensato che potesse osare tanto. Andava al di là delle sue migliori aspettative.

Claudio la guardò con un'espressione confusa, Teresa gli fece l'occhiolino, disse qualcosa al suo orecchio. Tiziano vide Claudio riprendere rapidamente controllo delle proprie reazioni. Fece cenno a Stefano di spostarsi la fece sedere accanto a sé, sorridendole amabilmente. Scambiarono qualche parola. I tre beta, comandati da Paolo, si alzarono, per lasciarli da soli.

Mentre si allontanavano, Paolo tirò uno schiaffo a Stefano, che si massaggiò la nuca, e poi guardò un'ultima volta Claudio e Teresa. Sollevò le sopracciglia. Sembrava rassicurato.

Ha funzionato. Ha funzionato!

Claudio e Teresa continuarono la loro recita da piccioncini: Teresa gli aveva preso la mano, e la teneva ostentatamente appoggiata sul tavolo. Claudio sollevò lo sguardo e cercò qualcuno nella stanza. La sua ricerca si fermò su Tiziano.

L'espressione con cui lo guardò fu così intensa che Tiziano non riuscì a sostenerla. Non riuscì a interpretarla.

Chi sei, Claudio?
Sei il bullo che mi ha chiuso negli armadietti per due anni?
O il ragazzo che ieri sera si è abbandonato completamente a me senza opporre resistenza?

Tiziano si rese conto di non averci più pensato.

Al suo corpo, alla sua bocca, alle sue mani.

Lo voleva ancora. Lo voleva di nuovo.

«Alcol test!»

Una manata sulla schiena. Tiziano si guardò intorno per capire chi lo stava importunando.

Era Valerio. Gli porse un piccolo oggetto bianco. Poi bussò sul tavolo per attirare l'attenzione di tutti. Tiziano si accorse che c'erano due capi scout accanto a lui.

«I capi scout hanno esaminato gli alcolici mancanti dalla dispensa e sono giunti alla conclusione che non puoi aver bevuto una simile quantità di alcol da solo. Le ipotesi sono due: hai bevuto con qualcuno o hai nascosto quel che resta da qualche parte per bere di nuovo. Hai bevuto di nuovo?»

Tiziano stava per rispondere di no, ma si rese conto che in questo modo avrebbe fatto partire una seconda indagine, per scoprire chi aveva bevuto insieme a lui.

«Sì» disse. «Non serve che mi fai questo test.»

«E invece serve. Voglio sapere se stai dicendo la verità, e se stai dicendo la verità voglio sapere quanto hai bevuto. Soffia nell'etilometro» gli ordinò Valerio porgendogli l'oggetto bianco.

L'ultimo desiderio (BoyxBoy)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora