Poesia 27.

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Napoli, 2 Aprile 1976.
Carmela.

Figurine.

Io, so
faro
e so porto,
di tutti.

Guido,
accolgo e
raccolgo
barche scapezzate
rotte
danneggiate,
al limite.

Le aggiusto e
le ributto in mare,
le faccio galleggià
ci spiego pure le vele;
eppure io,
io, so
cura di nessuno
rimango barca vuota
scassata
in mezzo all'oceano.

Si, lo so
prima o poi affondo,
negli abissi
c'è già un fosso scavato
con l'impronta mia,
basta solo che
l'acqua che m'accompagnerà
mi diventi amante.

Ma infondo,
tanto poco importa
quando c'hai
quelle mezze figure accanto
che so solo figurine lustrate
d'un album chiamato
"Barche aggiustate
senza mai ritorno
al porto".

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