Capitolo 1

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Mi sono lasciata il passato alle spalle, ho lasciato la mia vita e mi sono trasferita a New York con mia nonna, per frequentare l'università, vivo in un piccolo appartamento, subito fuori New York . Appena finito il liceo, mi sono messa quasi subito a cercare lavoro. Sono riuscita a mandare un curriculum online, e sembra sia stato preso in considerazione.

Sento la sveglia suonare , oggi è il mio primo giorno in cui incontrerò il mio futuro capo forse . Sono stata convocata per un colloquio con il grande grande Bryan Miller in persona , un multimilionario, che possiede una delle società più potenti di New York e influente del mondo per non dimenticare che girano molte voci su di lui e sulla sua bellezza, senza tralasciare la sua grande reputazione per gli affari.

–"Spero vada bene" dico a me stessa guardandomi allo specchio con le mani sulle cosce e girandomi da ogni angolazione. Per l'incontro, dopo aver frugato più volte nel mio armadio, trovo finalmente un outfit, mi metto una gonna con sopra una camicia bianca semplice e un cappotto, mi reco in bagno per completare il tutto.

Mi faccio una coda, prendo una borsa e ci metto dentro due cose, e un blocco per gli appunti, mangio alla veloce un panino, prendo le chiavi della macchina e mi dirigo in tutta fretta alla società , non voglio arrivare tardi al mio appuntamento, specialmente in presenza di Brian. Arrivata noto la grande società, ha i vetri a specchio e non so descrivere la sua altezza. L'entrata da fuori è accompagnata da un enorme scalinata con alla fine due porte di vetro e sopra ad esse un enorme scritta "MILLER'S CORPORATION" , vedo un signore entrare , è vestito molto elegante con giacca e cravatta e porta alla mano una valigetta, lo vedo affrettare il passo , si vede che andrà di fretta, probabilmente ad un meeting. Non so se mi abituerò mai a questo posto.

Dopo vari minuti, decido finalmente di entrare. Tiro un sospiro e mi dirigo sulle scale , pronta per essere ricevuta dal grande Brian Miller. Entrata è enorme al centro vedo una scrivania grande, con dietro molte signore impegnate in chiamate e cose varie; alle loro spalle ci sono due enormi scalinate una a destra e l'altra a sinistra, alle pareti degli ascensori e per finire un enorme area ristoro piena di tavolini e un bancone che serve il cibo. Vado dalla prima segretaria che vedo. All'apparenza sembra svogliata e impegnata, infatti, non credo neanche mi abbia notata , mi avvicino non sapendo la sua reazione.

-"scusi buon giorno, dico avvicinandomi, sono qui per vedere il Sign. Miller , ho un appuntamento".

Lei mi guarda come se fossi un'idiota totale, controlla qualcosa e poi si rivolge a me

-"50° piano , arrivata chieda alla segretaria".

-"okay grazie mille" un po disorientata decido di prendere l'ascensore, insomma questa corporation è enorme. Torna al suo lavoro molto velocemente, all'apparenza si danno molto da fare e sembrano svolgere al meglio il suo lavoro. Schiaccio il numero 50 e aspetto. Mi sento come una bambina al suo primo giorno di scuola, mi manca solo il grembiule e un cerchietto, per il resto ci azzecco in pieno.

Arrivata al 50° piano, mi si apre l'ascensore. Trovo davanti a me un pavimento lucidissimo, fatto di una pietra bianca molto costosa, la sala d'attesa e molto fornita con poltrone e tavolini con riviste varie, non può mancare ovviamente la grande vetrata che c'è , rimango stupita da quanto sia mozzafiato la città da quassù . Intorno a me le pareti sono dello stesso colore del pavimento, vedo delle segretarie molto carine e posate, ma molto impegnate. Dopo qualche minuto si degnano di guardarmi.

-"Buon giorno signorina ci dica pure" mi fa un sorriso davvero amichevole

-"ho un incontro con il Signor. Miller"

-"a che nome"?

-"Mitchell"

_"d'accordo , aspetti solo un minuto." Digita sulla tastiera in modo davvero sbalorditivo, aggrotta un po la fronte per poi ritornare al suo impeccabile viso.

La vedo sparire dietro il bancone, sento i suoi tacchi sbattere sul pavimento, fino a che non li sento più.

-"è il suo primo giorno?" l'altra ragazza interviene

-"Si, ho un colloquio e sono un po tesa" stringo con la mano i manici della borsa

-"Stia tranquilla sono sicura andrà bene" dice sistemando alcuni fogli dietro di lei e tornando a sorridermi; faccio appena a dire grazie quando sento di nuovo i tacchi avvicinarsi. Ci siamo.

-"Il Signore è ancora in riunione finirà tra pochi minuti appena rientrerà nel suo ufficio glielo farò sapere, desidera qualcosa durante l'attesa?"

-"No grazie mille sono a posto"

mi rivolge un sorriso e torna al pc.

Decido di sedermi sui comodi divani in pelle, prendo il telefono per controllare che non ci siano messaggi o chiamate. Dopo averlo riposto cerco di mantenere la calma provando ad immaginare un ipotetico dialogo che terrò a breve.

Passato un tempo che sembra infinito la signorina mi si avvicina e con la sua delicatezza, e mi invita a seguirla.

-"Prego, da questa parte" , la seguo , credo di essere goffa in confronto a lei. Superiamo un enorme sala dove ci sono persone che lavorano al computer attraversandola, al fondo c'è un corridoio parallelo prendiamo la sinistra passando davanti ad una sala riunioni, tutta vetrata, dando ancora più luce al piano dietro di me. Il corridoio prosegue ancora, ma mentre svolto vado a sbattere contro qualcuno, facendomi tornare alla realtà.

Una vita inaspettataWhere stories live. Discover now