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  Siamo sdraiati nel letto e io appoggio la mia testa sul suo petto e lui mi avvolge con il suo bicipite muscoloso e mi accarezzandomi una ciocca dei miei capelli

-"ti desideravo dal primo giorno che ti ho vista" io sorrido on dicendo nulla, poco dopo si alza andandosi a vestire e io faccio lo stesso. Una volta uscita dal bagno raduniamo le poche cose e scendiamo nella reception, Brian consegna le chiavi della suite , io intravedo già Luke e Brian mi dice di cominciare a raggiungerlo. faccio quello che mi dice esco e lo aspetto. dopo circa 50 minuti arriviamo direttamente davanti alla Corporation, scendiamo dalla limousine entriamo nella società e ci dirigiamo all'ascensore.

-"Riguardo a quello di stamattina, che resti tra noi" dice Brian .
-"Certamente, ma non ne parleremo più" dico io. Brian si gira.
-"ovviamente" Arrivati io mi fermo al mio ufficio, lui mi augura buon lavoro e ognuno prende la sua strada.

Passata una settimana dopo quella mattinata passata con Brian mi sento diversa ,abbiamo cominciato con i nostri sguardi durante il lavoro ma non è successo niente tra noi a causa del suo troppo lavoro.
Oggi sto lavorando su alcune pratiche che mi ha affidato Brian. Improvvisamente qualcuno spalanca la porta del mio ufficio senza bussare.
-"Il Signor. Miller la vuole vedere nel suo ufficio." e subito". Lei esce e io dietro di lei, non so perché ma improvvisamente il mio cuore batte forte e mi sento a disagio e agitata. Entrata vedo Brian seduto sulla sedia che gioca con un suo gemello.
-"Siediti" mi ordina lui in tono imponente, improvvisamente l'atmosfera si è fatta fredda.
-"Come ti è venuto in mente?" Mi dice lui guardandomi negli occhi.
-"Non capisci" dice sospirando e scuotendo la testa, poi sbatte alcuni fogli sulla scrivania

-"Hai deciso di rinunciare ad una grande opportunità, come mai non hai accettato il contratto di Solis?"
-"Ma non era conveniente" dico io
-"Questo non stava a te deciderlo potevi chiamare" sta cercando di contenersi.
-"volevo dimostrare di riuscire anche io ad essere all'altezza "

-"e hai fallito miseramente, non posso sempre darti cose semplici, sei la mia assitente per un motivo devi essere in grado di aiutarmi quando io non riesco a fare tutto."
-"Brian io.." mi interrompe.
-"lascia stare" dice questo andando verso la grande vetrata.
-"evidentemente non sei ancora pronta". Non so cosa dire
-"ho finito, puoi andare, devo prepararmi per un meeting." non si gira neanche

Esco delusa e demoralizzata, ecco l'uomo freddo che è sempre stato, mi sono montata troppo la testa credevo di aver fatto dei passi avanti e probabilmente quella mattina di sesso non ha significato niente
Ho bisogno di una boccata d'aria. Uscita mi dirigo a un parco li vicino trovo una panchina e mi sfogo. Dopo 10 minuti che sembrano un'eternità sento una voce:
-"Che succede a questa bella donzella?" Alzo lo sguardo e mi trovo Scott che mi porge un fazzoletto.
-"Che succede piccola?" Mi chiede Scott triste.
-"Brian" dico io in tono basso.
-"Quel perfettino di un capo, si lo so cosa vuol dire mi ha quasi licenziato, ma poi qualcuno lo ha convinto e immagino anche in che modo" mi guarda con uno sguardo malizioso.
-"Non sei divertente Scott"
-"Hai ragione scusami" Scott e sempre il solito, e quello che riesce sempre a tirarti su il morale.
-"Sta sera usciamo con Alison e Kevin ti va di venire? Magari ti risolleva il morale."
-"Non lo so Scott grazie mille ti faccio sapere".
-"voglio portare la mia piccola in un posto che adorerà tanto."

Mi sorride e questo fa sorridere anche a me, poi mi prende vicino a lui e ci dirigiamo verso il posto di lavoro. Nel pomeriggio finiti i miei compiti decido di vistare mia nonna, lei trova sempre le parole giuste.

Arrivata fuori comincia a piovere, cavolo non ci voleva!!, per fortuna un taxi mi vede e si ferma io salgo e le chiedo di portarmi alla casa di cura. Arrivata , mi reco al piano terra da alcune infermiere.

-"Salve buongiorno, vorrei vedere la signora Eveline Cherry " chiedo gentilmente alla segretaria.

-"Ah lei è la nipote?"

-"si"

-"lasci che mi presenti sono la sua dottoressa Kate Wiston,sua nonna mi ha parlato molto di lei."

-"Si, lavoro qui da un po di mesi, e purtroppocon il mio nuovo lavoro non sono riuscita a farle visita"

-"nessun problema Emily, sua nonna è in ottima salute so che parlate sempre al telefono,

-"si, ci sentiamo quasi tutti i giorni"

-è fortunata ad avere una nipote come lei, venga, e se non le dispice possiamo darci del tu"

-"certo". caspita questa infermiera è proprio brava e simpatica ,qualcosa mi dice che diventeremo amiche

-"Evelin hai visite, guarda chi ti ho portato? "

-Emily sei tu? ciao tesoro mio come stai?" vedo Kate che ci lascia sole ed esce.

-"bene scusami nonna ma ho troppo lavoro, e ho degli orari precisi quindi".. mi interrompe

-"Non fa niente Emily , io sto benone qui, Kate si prende cura di me ed è molto gentile"

-"Questo mi fa piacere nonna"

-"Dimmi tu invece come va il tuo lavoro"

-"Va molto bene, ho solo un capo che pretende un po' troppo , ma alla fine è il mio lavoro quindi.. mi va bene così." lei mi prende la mano dolcemente

-"Bambina mia hai fatto tanta strada, sei riuscita a laurearti e adesso non farti sottomettere, io ho tanta fiducia in te"

Dopo aver parlato un po' con mia nonna e della sua routine quotidiana vedo che sono già le 18.00.

-"Cavolo sono le 18.00, devo tornare, chiamo l'infermiera".

-"spero ci rivedremo presto" mi dice Kate sorridendomi all'uscita "io mi prenderò cura di questa nonnina è in buone mani" Io contraccambio con un sorriso ed esco.

E' sera, ormai sono già le 21.30 quando ricevo un messaggio da Kate l'infermiera di mia nonna.
//vieni all'ospedale, tua nonna si è sentita male//
//arrivo subito// .

Non è possibile, sta succedendo tutto insieme, prima Brian e adesso mia nonna. Mi affretto a prendere un taxi nel frattempo chiamo Scott per avvisarlo che non verrò alla serata.

Arrivata mi trovo Kate ad aspettarmi;
-"Mi dispiace Emily"
-"Dove è la voglio vedere"
-"Non puoi entrare Emily" è sotto operazione, faremo il possibile" detto questo si avvia in sala operatoria.
"Emly!!!.. sento delle voci provenire.
-"Scott ,Alison cosa ci fate qui?.
-"Siamo corsi appena abbiamo sentito il messaggio" dice Alison.
-"Già" aggiunge Scott " su di noi puoi sempre contare" mi butto tra le braccia di Scott e scoppio in un pianto.
-"Emily ci dispiace tanto, ti siamo vicini più che mai." Dopo quasi un'ora vedo Brian che mi raggiunge
-"Brian cosa?.. come??che ci fai qui?
-"Scott mi ha avvisto." Lancio un'occhiataccia a Scott, Brian è l'ultima persona che voglio vedere in questo momento
Improvvisamente le porte si spalancano e un dottore esce.
-"Signora Mitchell?"
-"Si" rispondo io speranzosa.
-"avremmo ancora un po, le faremo sapere quando potrà vederla, può andare a casa e riposarsi."
Detto questo torna da dove è venuto.
-"Ragazzi!! Mi rivolgo ad Alison e Scott. Andate, io starò qui, non meritate tutto questo."
-"Sei sicura? Ribatte Alison
-"Si per favore"
-"D'accordo se hai bisogno di qualcosa chiama" dice Scott mi prendendomi per la vita, dandomi un bacio sulla fronte che Brian non sembra approvare.
-"Buona notte"
-"Grazie" detto questo si allontanano e rimango sola con Brian.
-"Che ci fai qui? non ti ho chiesto di venire".
-"Volevo assicurarmi la tua salute e non è carina la tua reazione."
-"La mia salute!! Ti rendi conto di come mi hai trattata oggi?"
-"Non sei nello stato di parlarne ora sei esausta, telo leggo negli occhi"
-"io non sono stanca"
-"Si tutto questo ti sta dando alla testa, avresti bisogno di riposo e di rilassarti."
Sta volta vedo Kate uscire con le lacrime agli occhi.
-"Mi dispiace Emily, mi dispiace tanto."
Non riesco a capire più niente, la testa mi gira.
-"Emily.." Brian cerca di toccarmi.
-"NON MI TOCCARE, NON MI TOCCAREE..
Non mi sento più me stessa, sto provando un dolore che nessuno può capire.
-"Adesso calmati Emily ci sono io" lui mi prende tra le sue braccia e mi tiene ferma stretta a lui. Io piango come non ho mai fatto.
-"Voglio vederla, VOGLIO VEDERLAAAAA,"
Ma Brian mi trattiene.
-"Lasciami Brian!!, LASCIAMI!!" ma lui niente
-"Non puoi Emily" mi dispiace. Sta volta mi arrendo. Vedo Kate tornare dentro
-"Ora io e te andiamo a casa" dice Brian.
-"NO!! io voglio vederla!!" Non riesco neanche più a parlare respiro male e ho il viso bagnato dalle lacrime. Improvvisamente Brian mi prende in braccio..
-"Dobbiamo andare ora non sei nello stato di affrontare nulla, torneremo domani telo prometto."

Una vita inaspettataDove le storie prendono vita. Scoprilo ora