Due cuori e.... mille dubbi

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Una stanza.. una donna(io).. un telefono davanti con un messaggio.. un invito a parlare semplicemente parlare...1000 dubbi.
Che devo fare? Dovrei accettare? Dovrei andare?
Non rispondo.. voglio essere sicura di quello che faccio.. voglio prendermi tempo per pensarci..
La notte non chiudo occhio. Non riesco a non pensare.
È stato coraggioso. Per una volta ha messo da parte la ragione e mi ha chiesto semplicemente di parlare..
E io per una volta voglio agire pensando non a quello che devo fare ma a quello che voglio.
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Mi sono fatto forza. Non serve più nascondersi. Non serve più essere orgogliosi e razionali.
Gli ho chiesto di nuovo di parlare.. come un anno fa..
Non mi rifiutare anche stavolta ti prego.. 
Nemmeno una risposta.. ha letto il mio messaggio e non mi ha dato nemmeno una risposta.. vabbene non lo merito..
Mi arrendo stavolta mi arrendo..  ho provato di tutto. Mi sta rifiutando di nuovo. Mi sta di nuovo negando di parlare..
Non ho dormito tutta la notte. Guardavo ogni tanto il telefono in attesa di un segno.. di un risposta. Ma niente...
La mattina dopo arrivo in istituto e cerco il sguardo.. ma non lo trovo ogni volta che cerco di incrociarlo lei lo distoglie.. ho sbagliato?
"Ho corso troppo? Ma che devo fare? Qualsiasi cosa faccio sbaglio Lara .. io non le ho chiesto di tornare insieme.. Le ho chiesto solo di parlare. Nemmeno questo merito"
"Claudio non so che dirti.. Prova a darle altro tempo.. Prova ad aspettare.."
"Non ce la faccio più Lara voglio parlarle.. noi dobbiamo parlare"
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"Ali ciao.."
È ora di pranzo quando decido di mettermi di nuovo in mezzo. Se tornano insieme me la pagheranno con gli interessi voglio una bella vacanza in un luogo da favola tutta sperata da Conforti in persona
"Ehi.."
"Che c'hai?"
Scuote la testa come per dire niente..
" Alice senti.. io ho parlato con Claudio"
Mi guarda aspettando che io continui
"Mi ha detto di averti scritto e di averti invitato fuori per un weekend.. lui sta male. Perché non gli rispondi? Almeno un no ma se lo merita.."
"Non gli rispondo perché  non so cosa rispondere.. Non so cosa devo fare.. "
"Cosa Vuoi fare? È questo che devi seguire. Devi sentire cosa vuoi"
"Ho paura"
"Non ti sta chiedendo di tornare insieme domani. Ma solo di parlare. Hai già fatto questo errore di non  ascoltarlo.. Non farlo di nuovo"
Non parla più. Chiude gli occhi quasi a farsi forza e torna a scrivere la sua ricerca.
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Sono come divisa in due. Una parte di me dominata dal cuore mi dice di accettare di andare con lui per cercare perlomeno di chiarire..  l'altra quella dominata dalla paura mi dice di no..mi dice che anche una sola chiacchierata vorrebbe dire riaprire ferite che probabilmente non si sono ancora totalmente richiuse. 
Questo dubbio mi attanaglia la mente e il cuore per tutto il giorno.
Evito di vederlo di scambiare con lui anche solo una sguardo.. il suo sguardo pieno di aspettative per quella risposta che vuole con tutto se stesso e che tarda ad arrivare.
Mi sento una stupida e probabilmente lo sono.
La Alice di prima probabilmente non ci avrebbe pensato due volte avrebbe ascoltato il cuore... sarebbe andata; ma la Alice di adesso è diversa.. Alice ora sa che l'amore può far male.. può tradire. Alice oggi sa quanto fa male perdere tutto e non vuole più soffrire. Ma sa anche che lo ama. E che tutto quello che vorrebbe adesso è andare da lui e dirgli di si.
Torno a casa con questo pensiero in testa. Gioco con mia figlia ma penso a lui. Mi addormento e lo sogno.
La mattina dopo mi sveglio con lo stesso pensiero. Vado in soggiorno apro l'album delle nostre foto. I giorni felici mi scorrono davanti nascondendo momentaneamente quelli tristi..
E forse in nome di quel giorni felici io so già dentro di me cosa fare.
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Sono in istituto nel mio ufficio ormai rassegnato all'idea che anche questo tentativo di farmi almeno ascoltare è stato vano.
Cercando non pensare.. di lavorare come ogni giorno.
La porta è aperta e non mi accorgo nemmeno che qualcuno è entrato..
"Sentiamo dottor Conforti.. dove vorrebbe portarmi?"
Sto sognando? Non può essere vero..
Invece lo è. È lei davanti a me.. Non so che dire per la prima volta sono senza parole. Avevo ormai perso la speranza.
"Allora? Hai perso la lingua? Dove mi porti?"
"Dove vuoi.. andiamo dove vuoi tu.."
"Mi devi promettere di non forzarmi.. di non precipitare le cose"
"Solo per parlare Alice.. ce ne andiamo io e te e parliamo.. come avremmo dovuto fare da tanto tempo.. decidi tu dove andare dovunque va bene per me.."
Non parla più. Va verso la porta. Poi si gira e mi guarda vedo tanto timori nel suo sguardo. Non si fida di me e ha ragione. Ma si fa coraggio. Sospira. E tutto d'un fiato mi dice finalmente
"Voglio tornare in Toscana. Portami in Toscana".

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