Non fare il mio errore

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"Marco.. sono Alice ti prego non attaccare dobbiamo parlare.."
"Alice lasciami stare per favore"
"No no e no caro tu adesso mi ascolti e mi dici dove cazzo sei! Lara sta male! Tua figlia ha bisogno di te e tu non puoi scappare come un codardo senza nemmeno dirci dove stai!"
Sono arrabbiata. Non può comportarsi cosi è un uomo non è più un bambino e deve fare l'uomo!
"Alice mi dispiace.. ho bisogno di stare solo... mi dispiace"
E riattacca. Senza una spiegazione. Senza dirci dove è.
"Amalia. Devi dirci dove sta. Prima che fa qualche cazzata come ho fatto io dobbiamo fermarlo"
"Non posso tradirlo cosi"
"Nonna per favore... fallo per la piccola Amalia. Dicci dov'è dobbiamo parlargli poi se vuole andarsene se ne va e starà solo come vuole. Ma deve ascoltarci. Dobbiamo provarci."
La nonna riflette un po'.. pensa.. ma poi il cuore prevale..
"E vabbene.. sta nella  casa che era  della  mia povera sorella a Civitavecchia. Mi odierà per avervelo detto..."
"Ti ringrazierà invece.."

Decidiamo di partire subito. Claudio ha chiamato in istituto per avvisare la Boschi  che non ci sarei stata in e partiamo subito verso Civitavecchia.
La casa di zia Rosa è una bella casetta isolata. E non ci mettiamo molto a trovarla.

"Claudio secondo te ci ascolterà?"
"Non lo so.. Non sappiamo cosa stia succedendo vediamo un attimo come fare  a farlo ragionare.. stai tranquilla.."
"Grazie per esserci... davvero.."
"Di niente siete la mia famiglia.. fareste lo stesso con me"
Parcheggiamo davanti alla casa e suoniamo al campanello.
Nessuna risposta...  Marco non è in casa decidiamo di aspettarlo in macchina.
"Ho paura che stia facendo cazzata Claudio.. ho paura che butti via tutto quello che stava costruendo."
"Lo faremo ragionare.. Dobbiamo almeno provarci...Eccolo arriva!
Aspetta calmati non lo attaccare...Aliceee!"
***
Niente come al solito fa di testa sua scende dalla macchina e come una furia si dirige verso Marco
"Si può sapere che cazzo stai combinando!"
"Che ci fai qua avevo detto che volevo stare solo! Chi ti ha detto dove ero? Ma certo nonna Amalia lo sapevo che non potevo fidarmi!"
"Non ti azzardare a dare la colpa a lei! Siamo preoccupati per te! Tutti! Sei un deficente! Un cretino uno stronzo!"
"Alice per favore!"
Le dico cercando di calmarla..invano... continua a urlare anche una volta entrata in casa.
Marco si accende una sigaretta e va in terrazzo. Incurante della nostra presenza. Praticamente ci ignora.
"Marco mi parli per favore?guardami! Che stai combinando?"
"Niente che ti riguarda"
Decido di prendere in mano la situazione
"Alice mi lasci solo con lui per favore"
Voglio parlargli da uomo...voglio capire che sta succedendo perché in questo momento guardandolo mi sembra di rivedere me stesso..un anno fa..

"Marco che sta succedendo?"
"Claudio niente.. lasciatemi stare vi prego.."
"Io ti capisco sai.. nei tuoi occhi nel tuo voler scappare via rivedo un po' di me stesso un anno fa."
Sta in silenzio poi si volta verso di me..
"Sto di merda..di merda.. le cose con Lara non vanno. Litighiamo in continuazione. Mi sento sbagliato.. Non mi sento capito. Sai cosa m'ha detto l'altra sera? Che sono un fallito..  che la devo piantare di fare il Peter Pan e trovarmi un lavoro vero.. perché per lei quello che faccio non è un lavoro vero. Mi ha detto che non posso continuare a pensare di poter vivere con la fotografia. Che con la fotografia vivono solo i grandi fotografi e io invece sono un mediocre.
Mi sono sentito uno schifo. Perché in fondo ha ragione. Ma io senza la mia arte non riesco a vivere.. Non posso rinunciare a tutto per lei. Snaturerei me stesso. È come se le chiedessi di rinunciare alla sua professione. Non lo farei mai. Lei l'ha fatto. Io per lei sono un fallito e me l'ha detto finalmente."
"Non credo che Lara pensi questo. Si l'ha detto ma sicuramente era arrabbiata..  E quando si è arrabbiati si dicono tante stronzate. Marco oltre a questo che sta succedendo? Non è solo questo.. vero?"
"No.. Non è solo questo.. c'è una ragazza.."
"Cazzo lo sapevo.. che stai combinando?"
"È una fotografa. Lei mi capisce. Mi ascolta. Mi corteggia. Mi vuole. E io..io Non ci sto capendo più niente."
"Ascoltami Marco.
Quando io e Alice siamo entrati in crisi io mi sentivo proprio come te. Mi sentivo solo, sbagliato, fallito perché non riuscivo a farle capire quanto l'amassi.. Non mi sentivo più desiderato non mi sentivo più un uomo. Non mi voleva mi rifiutava e mi diceva cose che mi facevano tanto male. Tanto. E più mi feriva più mi sentivo male. Più mi feriva e più mi avvicinavo a un altra persona.
Perché quando ti senti perso hai bisogno di qualcuno che ti faccia sentire unico. Che ti faccia sentire ancora un uomo."
"È così che mi sento."
"Lo so. Lucia per me è stata quel qualcuno. Mi riempiva di attenzioni.. di complimenti.. Mi diceva che ero un uomo speciale che mi voleva.. che mi desiderava.. si avvicinava a me da donna.. Mi dava quelle attenzioni che io volevo da Alice..
E più si avvicinava più anche io la volevo.
E cercavo di resistere cercavo di non mollare. Faceva male resistere anche perché diventava sempre più insistente. E più Alice mi rifiutava più mi avvicinava a lei."
"Non c'è  stato niente con questa ragazza.. Non ancora.. ma non so per quanto"
"Ascoltami.. quella sera maledetta. Avevamo discusso di nuovo ancora una volta. Sono andato a  quella festa e me la sono ritrovata davanti. Era bella era provocante. E io la volevo. Sono sincero con te la volevo. Ed è finita che l'ho avuta. E m'è piaciuto. Mi sono sentito di nuovo uomo. Desiderato.
Ma poi? Poi la scopata è finita. E mi sono sentito uno schifo. Una merda. Perché per quella avventura stavo perdendo tutto. Tu penserai potevi non dirglielo in fondo sapevo che non avrebbe avuto seguito ma non è così. Perché quando mi sono ritrovato davanti Alice che addirittura mi chiedeva scusa io non potevo tacere. Lei i miei occhi li vedeva.. lo vedeva lo schifo che sentivo dentro.. Non ce l'ho fatta a non dirglielo e l'ho persa. E che è rimasto? Una bella scopata? Non è rimasto niente solo lo schifo. Oggi dopo un anno Marco lo schifo ce l'ho ancora dentro e tua sorella l'ho persa. E non so se riuscirò mai ad averla ancora.. Non fare lo stesso errore.."
"Non ce la faccio più.. "
"Lo so io non ti sto  dicendo che è facile ma tu hai ancora la possibilità di non fare la cazzata che ho fatta io.. tu hai ancora la possibilita di tornare a casa e trovare la tua compagna incazzata nera pronta a urlarti  contro ma ce l'hai ti sta aspettando ed è preoccupata. Quanto vorrei averla io questa possibilità. Invece non ce la posso avere. E sto lottando ma più lotto più sento di averla persa."
"Che devo fare?"
"Torna a casa"
Marco ha le lacrime agli occhi. Non ho parlato con nessuno come oggi ho parlato con lui.. nemmeno ad Alice ho mai detto certe cose.. Non potrei la ferirei.. ma con lui posso perché lui non deve fare il mio stesso errore. Io non posso permetterglielo.
Mi abbraccia.
"Grazie"
"Coraggio eh.. coraggio amico mio"
*** *** *** *** *** *** *** *** *** *** *** ***
Non avrei dovuto.. ma sapete come sono fatta.. faccio sempre cose insensate e cosi l'ho fatto... ho ascoltato tutto...

Per me questo capitolo è stato molto importante. Forse possono sembrare capitoli superflui ma non lo sono.. sono capitoli importanti sia per il rapporto tra Marco e  Claudio che tra Claudio e Alice.
Ho immaginato Claudio aprirsi con Marco evitandogli come ad un fratello di commettere lo stesso suo errore..e mi ha emozionato molto scriverlo

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