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Ian Blake
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There's nothing like you for me, together I gave you everything babe Well, everything I had to give
Girl, why would you push me away? Lost in confusion, like an illusion You know I'm used to making your day
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Ian

Nella vita di tutti i giorni proviamo dei sentimenti con sfumature diverse nei confronti delle persone con cui entriamo a contatto. Proviamo ad individuarli,a darne una definizione e a farne un uso appropriato. Alcune persone proprio non sanno come dosare i sentimenti,dunque troppo odio di qua,poco amore di la. Nessuno realmente sa gestire i propri sentimenti. Amore,amicizia,ansia,entusiasmo,delusione,tutti mostri interiori che fin troppo spesso tornano a farci visita,anche nei momenti più oscuri per noi,dove l'angoscia più totale ci é amica,l'unica spalla su cui piangere.

Spesso gli stati d'animo variano a seconda del tempo,o di come é andata la nostra giornata. Il bipolarismo ne é la prova,nessuna persona sa realmente cosa significa essere felici quando per primo non ha vissuto e ha combattuto con la tristezza. La tristezza é li,ad ogni angolo della nostra vita,della nostra giornata,pronta a riemerge e a farci sprofondare nei peggiori abissi della solitudine. Nella mia vita ho riconosciuto cinque principali mostri,i quali mi hanno divorato lentamente e dolorosamente. La paura,la rabbia,la tristezza,la gioia e il disgusto. Semplici emozioni,tra loro diverse e contrastanti. Ma così gemelle,che un filo immaginario le allinea nel più perfetto mix letale. La vita finisce realmente quando questi mostri si evolvono. La paura diventa ansia,apprensione. La rabbia diventa collera,irritazione,frustrazione,impotenza. La tristezza diventa magone,malinconia,nostalgia,depressione. La gioia diventa euforia, allegria, entusiasmo.

Il disgusto? Il disgusto é il peggior mostro che abbia mai conosciuto. Un mostro che ti divora dall interno,nel profondo delle viscere e non lascia più scampo. Perché il disgusto,non cambia. Diventa sempre peggiore,diventa fastidio,avversione,odio.

Tra i miei pensieri,finalmente arrivo al negozio. Parcheggio davanti ad esso e scendo velocemente chiudendo l'auto. Con la solita chiave,apro la porta di vetro opaca entrando nel mio piccolo angolo di tranquillità. Nemmeno saluto Troy che sta lavorando con una ragazza,non ho voglia di parlare con nessuno questa mattina. Ho bisogno solamente di immergermi anima e corpo nel mio lavoro così da non sentire questo lacerante dolore al cuore.

Sbatto la porta passandomi le mani tra i capelli,tiro su con il naso e Sfilo il cappotto appoggiandolo sulla sedia. faccio lo stesso procedimento con la felpa e mi accomodo davanti al tavolo luminoso,il mio tavolo. L'angolo dove avvengono tutte le magie. Provo a sistemare tutte le cose in sospeso,i lavori più difficili ma non ci riesco minimamente. Cerco di prendermi tutto il tempo con calma ma quando anche le mie mani tremano nervose sprofondo nel caos. Lascio cadere la matita sulla scrivania e appoggio le braccia sulla mia testa quando la fronte tocca la superficie fredda del tavolo. Resto così per minuti interminabili,da solo con il più grande vuoto al petto che io abbia mai provato. Un dolore indescrivibile,troppo grande per essere definito a parole. Indecifrabile,lacerante. Non mi accorgo nemmeno del tempo trascorso,fino a quando la voce del mio migliore amico non mi richiama.

-"Non hai risposto alle mie chiamate ieri sera.." mormora chiudendo piano la porta alle sue spalle. Non gli rispondo,non ne ho la voglia. Chiudo piano gli occhi serrando le labbra in una linea sottile.
-"Mi hai fatto preoccupare,dove sei stato?" Si avvicina riprovando a istaurare una conversazione.

-"Tana." Freddo,apatico.

-"Ian,che hai fatto? Hai bevuto?" Non mi tocca. Lo sa. Sa a cosa andrebbe incontro.

Let The Game Begin 2 Where stories live. Discover now