Capitolo 2

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"Sono andato al Giardino dell’Amore,
ho visto ciò che non avevo mai visto:
una Cappella era costruita nel centro,
nel luogo in cui io ero solito giocare sull’erba (verde).

E i cancelli di questa Cappella erano chiusi,
e ‘Tu non devi’ era scritto sull’ingresso;
così sono tornato al Giardino dell’Amore
che è fecondo di così tanti e dolci fiori;

e ho visto che era pieno di tombe,
e pietre sepolcrali dove avrebbero dovuto esserci fiori,
e Preti in vesti nere vi giravano attorno,
E incatenavano con rovi le mie gioie e i miei desideri.

-Whitman



















Armonia pov's.
Il giorno seguente,la pioggia milanese non lascia tregua al mio sonno profondo,quindi sono costretta a svegliarmi.
Ieri sera alla fine,dopo quel cliente Raffaele ha detto che deve parlarmi per un contratto di lavoro,nel quale guadagnerei più soldi.
Ovviamente ho accettato immediatamente l'incontro,senza pensarci due volte.
Insomma,abitare a pochi passi dal lavoro è comodo,ma le bollette e le spese condominiali un po' meno.
Mi sveglio e dopo aver dato da mangiare al mio gattino,mi vesto,andando a fare visita a Francesco,il mio vicino di casa.
È un uomo sulla ottantina,i classici operai che dopo una vita di lavoro si godono la pensione.
È originario delle marche ma ha sempre lavorato a Milano come operaio tessile.
Sua moglie purtroppo è deceduta per una grave malattia ai polmoni e lui,a soli quarant'anni è rimasto vedovo e solo,in una Milano che non gli apparteneva.
Ma nonostante questo ha continuato a lavorare e stringere i denti,non demordendo mai.
Non ha più cercato l'amore, perché mi dice sempre che non riuscirebbe a sostituire la sua amata con un'altra donna.
Forse questo, è vero amore.
Io non ho mai avuto un primo amore.
Proprio mai,inesperta fino al midollo.
Ho dato il mio primo bacio quando avevo quattordici anni,su una spiaggia della riviera romagnola ad un certo Alessandro....e poi basta.
Non ho mai più avuto nessuno.
Ed è ridicolo per una spogliarellista ma,non ho mai trovato un ragazzo che facesse al caso mio.
O troppo elaborati.
O troppo stupidi.
Insomma,forse devo cambiare genere e mettermi con una donna,come dice Maria.
In realtà l'idea non mi dispiacerebbe ma vorrei capire.
Mi sento abbastanza confusa in questo periodo.
Bacerei sia un uomo,ma anche una donna,senza farmi problemi.
Dicono che per placare ogni dubbio bisogna provare....e io penso che vista la mia esperienza minuscola con un uomo,vorrei tentare con una donna.
Tanto non ho nulla da perdere.

I miei pensieri vengono interrotti da Francesco che,come ogni mattina mi prepara la colazione.
<<Ciao farfallina,entra pure>>dice,mentre io mi fiondo in cucina,guidata da un buonissimo odore di biscotti.
<<Come sempre mi stupisci Fra! Come stai?>>chiedo mentre si siede di fronte a me.
<<Bene. Ieri la dottoressa mi ha cambiato le pastiglie della pressione e ora sembra che vada meglio! Comunque mi ha chiamato mio figlio....viene a passare il week-end qui e volevo chiederti un favore...>>inizia,mentre io sorseggio il mio amato te<<....potresti venire domani a darmi una mano a pulire? Non pulisco la sua cameretta da un po' e non volevo...sai,non ho la possibilità di pagare una donna delle pulizie...>>dice imbarazzato.
Quest'uomo mi fa tenerezza,davvero.
<<Non preoccuparti Fra! La tua cara e buona Armonia ci sarà! Dovrò ricambiare il favore di tutte queste colazioni favolose!>>sorrido,e lui mi imita.
<<Grazie mille! Comunque cambiando argomento:come va il lavoro?>>chiede.
<<Tutto bene....mi sto ambientando molto bene e devo dire che le ragazze sono fantastiche! Stasera il mio datore di lavoro ha bisogno di parlarmi per prolungare il contratto...spero vada bene>>dico,posando poi la tazza nel lavandino.
<<Tesoro,quell'uomo non vuole perdere il suo amato angelo....sono sicuro che saranno solo ottime notizie!>>esclama mentre io prendo la borsa e lui mi accompagna alla porta.
<<Grazie mille Fra! Ti aggiorno domani mattina>>lo saluto,mentre lui con uno dei suo sorrisi smaglianti chiude la porta.

La sera,corro al locale mezz'ora prima,pronta a sentire quello che ha da dire Raffaele.
<<Ehi piccolina! Vieni qui>>dice abbracciandomi calorosamente ed io ricambio.
Ci sediamo ad uno dei tavolini neri,mentre versa dell'acqua fresca in due bicchieri.
<<Di cosa dovevi parlarmi?>>chiedo.
<<Tesoro,io non posso lamentarmi di te! Da quando sei al locale,il guadagno è aumentato del quasi,venti per cento ed io non so come ringraziarti. Devo baciare per terra ogni volta che entri qui. Per questo ho deciso di trovare un accordo che faccia guadagnare entrambi...>>dice porgendomi un foglio.
<<Vedi qui....>>indica delle frasi<<...il contratto ti fa guadagnare del dieci per cento in più:e non solo. Hai delle agevolazioni fiscali che magari,in futuro potranno esserti utili!>>esclama ed io sorrido.
I soldi in questo periodo mi servono,e anche tanto.
<<Ci sto,ma qui dietro c'è un altro foglio...>>dico.
<<Massì tesoro...dice semplicemente che devi avere rapporti insieme ai clienti. Niente di che>>dice con nonchalance.
Ah beh,certo.
E come glielo spiego ad un cliente che sono vergine?
<<Ehm...non so,sai Raffaele io non ho mai avuto un'esperienza e...vorrei aspettare almeno un paio di mesi>>dico e lui ride.
<<Tesoro qui si parla di ore:o trovi quello giusto e firmi il contratto,oppure ti accontenti dei tuoi soldi mensili....fammi sapere entro fine serata>>dice per poi alzarsi.
Alla faccia che dovevano essere buone notizie!







Filippo pov's.
Come ogni sera mi ritrovo al locale: è gremito di persone,si sta esibendo l'angelo custode del posto.
La vedo un po' spenta stasera....mi dà l'idea di una malinconica espressività.
<<Ale ma,cos'ha il nostro angelo stasera?>>chiedo mentre sorseggio la mia birra.
<<Ho sentito dire dalle ragazze che entro serata deve accettare un contratto un po'scomodo...>>risponde,guardando il soggetto ballare con le sue solite ali colorate.
<<Del tipo?>>chiedo,curioso.
A volte dovrei farmi gli affari miei ma ...non so perché,sono attratto da quella ragazzina.
<<Caterina mi ha detto che deve avere rapporti insieme ai clienti,ma quella povera ragazza è ancora...pura,no? E così,deve cercare qualcuno con cui perdere la sua purezza e accettare il contratto. Il tutto entro stasera>>dice Ale, scuotendo la testa.
<<Brutta storia amico>>commento.
<<Poverina,mi si stringe il cuore: è una ragazzetta,e deve per forza farlo con qualcuno....>>dice pensando ad alta voce.
<<Quasi quasi le tolgo il problema io>>dico con un sorrisino sgembo in volto.
<<Eddai Filo! Sii serio per una volta!>>mi rimprovera.
<<Vedremo....io ero serio, comunque>>ribadisco.
Nel frattempo Armonia finisce di esibirsi e poco dopo,io inizio a suonare un mio pezzo.
Sinceramente l'idea di prima mi balena in testa già da qualche istante...non sarebbe male.
Almeno,non per me.
Presto,veloce e meccanico.
E poi tanti saluti.

Marika questa sera non c'è,quindi nessuno mi versa da bere,se non la mia mano destra.
Fedele nel farmi scolare bottiglie in un nano secondo.
Entro in cucina per riporre i bicchieri vuoti che ho raccolto da tutti i tavoli e vedo la esile  sua figura intenta a lavare i piatti.
Non mi ha ancora sentito, nonostante io indosso le scarpe da ginnastica.
La vedo immersa completamente nei suoi pensieri e,devo dire la verità,mi fa quasi impressione vederla vestita come una ragazza della sua età:jeans larghi e una maglietta colorata.
Poso i bicchieri nel lavandino e lei sobbalza.
Spegne di colpo l'acqua e si strofina il viso pallido.
<<Scusa,mi spavento facilmente>>dice,quasi in un sussurro.
Sorrido,porgendole la mano.
<<Piacere, Irama>>
<<Armonia. Tu sei il ragazzo che suona sempre qui la sera,giusto?>>chiede,riprendendo a lavare le stoviglie.
<<Sì e tu sei il famoso angelo...devo farti i miei personali complimenti. Sei davvero brava>>ammicco,vedendola arrossire.
<<Grazie ...ehm,ora se non ti dispiace finisco di pulire così vado a casa.....>>dice,ponendo i piatti da asciugare in un colapiatti.
<<Che c'è? Ti imbarazzi?>>chiedo,avvicinandomi ancora di più a lei.
Voglio solo divertirmi un po',insomma,vedere di che pasta è fatta.
Indietreggia,finché la sua schiena non tocca la porta sul retro.
<<Non ti spogli più?>>chiedo,mentre lei è evidentemente agitata.
Mi viene da ridere.
Mi sa di infantile.
Ma prima che io potessi continuare a prenderla in giro,mi arrivano cinque dita.
Stampate sulla guancia destra.
<<Siete tutti uguali!>>dice con rabbia,mentre sguscia via dalle mie braccia e corre in camerino.
Beh,forse non è così bambina come credevo.

Armonia pov's.
Rientro in camerino,cercando di vestirmi il più velocemente possibile per andare via di qui.
Sono destinata ad essere un manichino.
Da mostrare e senza emozioni.
<<Ragazze passo un secondo da Raffaele e corro a casa,ci vediamo domani sera>>saluto,correndo dal mio datore di lavoro.
Lo trovo sdraiato su un divano con un sigaro in bocca.
Appena mi vede sorride.
<<Pasticcino,hai deciso?>>chiede e per qualche secondo mi muore il cuore.
<<S-si. Accetto il contratto>>

Armonia//Irama PlumeWhere stories live. Discover now