Capitolo 13

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"Uomo avvisato,mezzo salvato"


Armonia.
I post sbornia li ho sempre odiati:in realtà è il mio primo e già  vorrei rinunciare agli alcolici per sempre.
Apro gli occhi,mentre un martello pneumatico mi uccide ogni neurone .
<<Fil?>>chiedo mentre mi tiro a sedere.
<<Buongiorno signorina>>sento che spadella.
Mi alzo e a fatica vado in bagno,ho ancora l'abito di ieri sera,i tacchi sono messi ai piedi del letto e la mia borsa è per terra.
Mi lavo il viso,mentre per qualche istante vedo la stanza girare.
Nemmeno due minuti dopo sto vomitando l'anima e non sto neanche in piedi.
<<Che schifo>>mormoro.
Esco dal bagno,indosso le scarpe e prendo la borsa.
Cerco la cucina e quando la trovo,noto due tazze di caffè fumanti sul tavolino centrale,due arance e qualche barattolo di marmellata con del pane.
<<Oh ma buondì>>sorride Filippo,vestito in tuta da ginnastica mentre rientra dal balcone.
Avrà sicuramente fumato una sigarettina mattutina,lo conosco benissimo.
<<Buondì>>sorrido,mentre spalmo con un coltello la marmellata sul pane.
Ne mangio metà,mentre sorseggio dell'acqua,il caffè non mi va.
<<Il mio regalo di compleanno è questo qui...spero ti piaccia>>sorride,porgendomi una scatoletta rettangolare di tessuto rosa.
Sopra ci sono incise delle lettere che però non riesco bene a distinguere.
Non appena apro il pacchetto,rimango scioccata.
È un bellissimo bracciale,fine,con delle piccole pietre blu.
<<Ricordo che a te il blu piace da morire...così,ero passato davanti ad una gioielleria prima dell'evento ieri sera...Lorenzo mi ha aiutato,lo devo ammettere>>sorride imbarazzato.
<<Grazie, grazie mille,non me lo merito affatto>>sospiro,mentre chiudo il pacchetto che spingo verso di lui.
Il giovane sposta il pacchetto sotto la mia mano,mi guarda.
<<Hai perfettamente ragione:non te lo meriteresti ma,ma io come facevo a dire di no ad un emozione che avevo nel cuore? Nemmeno volevo metterci piede in quella gioielleria,nemmeno volevo chiedere il costo,non volevo...ma l'ho fatto e non me ne pento. Non mi pentirò mai del tempo trascorso insieme a te piccola,dolce, Armonia. Perché lo sappiamo entrambi che stiamo rischiando ogni giorno la pelle ma,quando siamo insieme,respiriamo la felicità. Non sei contenta?>>trattengo il fiato mentre quelle meravigliose parole arrivano direttamente sul mio cuore.
Senza nemmeno pensarci,gli lascio un bacio sulle labbra.
Uno solo,semplice e piacevolmente morbido.
Distolgo lo sguardo dal suo e torno a mangiucchiare il mio panino,mentre il suo cellulare squilla.
<<Si?>>
<<Filo! Come sta Armonia,tutto bene?>>
<<Sisì,sta ancora dormendo>>
<<Per mezzogiorno me la fai trovare al lavoro?>>
<<Nessun problema>>
<<Salutamela appena si sveglia>>
Due sospiri coincidenti.
<<Se vuoi,vai a lavarti così tra un'oretta ti porto a casa>>sorride.
Gli lascio un bacio sulla guancia,lo stringo forte a me:so quant'è difficile sopportare questa situazione ma...cosa ci possiamo fare?
La mia doccia dura dieci minuti,mentre mi sento rigenerare ogni cellula del mio corpo. Purtroppo sono costretta ad indossare i panni di ieri sera,finché,non uscendo dal bagno,noto Filippo con l'armadio spalancato.
<<Che dilemma ha signorina?>>lo canzono,mentre lui scuote la testa.
<<Volevo regalarti una mia camicia...ma non so quale...>>risponde.
Mi siedo accanto a lui ai piedi del letto,mentre osservo la quantità sconvolgente di camicie all'interno del suo guardaroba. Veramente notevole ragazzi.
<<Questa,eccola!>>esclama come se avesse avuto un colpo di genio.
Rivela una camicetta con fantasie floreali rosa e arancioni<<provala>>.
<<Mi hai già regalato il bracciale...non mi sembra il caso...>>mormoro.
Lui mi lascia un bacio sulla fronte,mentre fa scontrare il naso con il mio:può essere visto come un gesto infantile ma io lo trovo assolutamente dolce e piacevole.
Torno in bagno e indosso la sua camicia, ovviamente è moto più aderente sul seno ma non mi sta male.
<<Come sto?>>chiedo.
<<Sei sempre stupenda>>sorride.
<<Non prendermi in giro! Sii sincero!>>
<<Ma te lo giuro! È stupendo,cioè,sei stupenda>>
Mi sento veramente bene. Con Filippo è sempre stato così. Dopo un quarto d'ora siamo sdraiati sotto il piumone di camera sua,manca mezz'ora e dobbiamo andare...via.
Scomparire per chissà quanto altro tempo.
<<Com'è fare l'amore?>>mi esce di getto,non sono riuscita a trattenermi.
<<Beh..vedi...>>inizia,tracciando delle linee sul tessuto che ci copre<<... è vero. Nel senso,ti senti vero,senti che la tua esistenza un senso a tutto questo casino ce l'ha. Senti l'adrenalina mandarti fuori di testa e il cuore uscire dal petto,dalla gola,dalle mani...senti il cuore ovunque>>sorride.
<<Tu faresti mai...l'amore con me?>>lo chiedo,mettendo in conto che potrebbe ridere e chiedermi se ho fumato una sigarettina particolare,oppure potrebbe succedere proprio ora.
Pensando alla seconda possibilità inizio a sudare e blaterare parole sconnesse fra loro per coprire la domanda di prima...lui ride.
<<Beh... sì,se mi capiterà l'occasione buona>>mi ruba un bacio sul naso,mentre io mi nascondo fra quelle braccia grandi ma incredibilmente buone.
E mi ci perdo,addormentandomi per qualche minuto.
Venti minuti dopo siamo in auto:finestrini rigorosamente alzati,aria condizionata calda al massimo,musica a palla e Filippo che ogni tanto mi lascia un tiro di sigaretta.
<<Quando ci rivedremo?>>chiedo a malincuore.
<<Non lo so,davvero. Adesso parto con dieci concerti,uno dietro l'altro...se vuoi puoi venire ad uno di questi>>sorride.
<<Accetto volentieri>>
Dieci minuti dopo siamo nel parcheggio del posto di lavoro di Andrea.
Spegne l'auto e si volta verso di me.
<<Arrivederci?>>chiedo.
Lui scuote la testa,mi lascia un morbido bacio sulla bocca, accarezzando i miei capelli disordinati<<....ora sì che posso dirti "arrivederci">>sorride.
Gli lascio un ultimo bacio,mentre lui ridacchia rubandone almeno altri tre alle mie labbra che non riescono ad evitare ciò.
<<Dai che altrimenti non ti lascio più andare>>sussurra.
<<Non ci credi neanche tu>>lo prendo in giro,mentre mi dà un pizzicotto sul fianco,facendo sussultare la mia gamba destra.
<<Ciao piccolina,chiamami se hai bisogno>>dice,raccomandandosi.
Lo saluto con un sorriso,uscendo dall'auto e chiudendo lo sportello.
Faccio un enorme respiro,sistemandomi i capelli,mentre Filippo suona il clacson e sfreccia via.

Armonia//Irama PlumeKde žijí příběhy. Začni objevovat